Capitolo 42: relax

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Dopo essermi rivestita restiamo un po' a coccolarci sul letto.

D: "Resti a dormire qui?"

I: "No, direi che abbiamo già dato abbastanza di cui parlare oggi."

D: "Va bene. Ma resta ancora un po'. Dammi una mano con i compiti almeno, dato che mi hai distratto"

I: "Non dare tutta la colpa a me, ti sei lasciato distrarre facilmente mi pare"

Lo aiuto a finire il suo compito di Divinazione, parliamo un po' e poi torno ufficialmente in camera.


E: "Alla buonora, bentornata" mi saluta la mia compagna di stanza.

I: "Scusami, ero da Draco"

E: "Ah bene, ora che tutti sanno della vostra relazione e non serve che ti copra non ti degni nemmeno di dirmi dove vai?"

I: "È stata una cosa improvvisata"

E: "Mm mm."

I: "Veramente!"

E: "Si si lo vedo, ti è rimasta un po' di eccitazione sulla faccia"

Scoppio a ridere per la battuta e un po' anche per l'imbarazzo. Per fortuna non mi chiede nulla. Non riesco a parlare di queste cose. Sono troppo personali.

I: "A gossip come siamo? Cosa hanno detto su di me in giro?"

E: "Come sempre di tutto e di più. Per quanto ne so si stanno concentrando sul fatto che stai con un Mangiamorte. Cioè, come osi? Una persona così spregevole, così terribile"

I: "Meglio di tutti loro messi insieme per quanto mi riguarda. Almeno si fa i cazzi suoi"

E: "Parole sante. Il problema è che ora parlano male di te davanti a Harry come per compiacerlo. Ovviamente si sta irritando. Scommetto che prima o poi sbotterà in tua difesa."

I: "Uuu, non esageriamo ora"

E: "Ginny mi ha chiesto di ringraziarti comunque. Le hai tolto una gran bella rottura di scatole attirando l'attenzione su di te"

Passiamo la serata a chiacchierare prima di andare a dormire. Ne avevo bisogno.

E: "A cosa stai pensando?" mi chiede dopo qualche minuto di silenzio.

I: "A quanto mi prenderebbe per il culo Cedric" rido.

'La mia piccolina fa le cose da grandi ora' riesco a sentirlo mentre ride di me per alleviare l'imbarazzo. Riesco a percepire il suo sorriso e la gioia nei suoi occhi per aver trovato qualcuno che mi faccia stare bene come fa Draco. Riesco a sentire il suo disappunto per essermi presa una sbandata del genere per un Serpeverde e la sua esasperazione per i miei gusti in fatto di ragazzi 'Certo che tu uno per bene neanche a morire eh?'

Quando gli avevo parlato della mia cotta per Fred mi aveva presa in giro per giorni. Con la sua solita gentilezza certo, ma facendomi capire che non avrei mai avuto molta speranza con lui. E in effetti aveva ragione. Non ho mai neanche parlato con Fred, era più grande di me e aveva ben altre cose per la testa. 'E poi perché Fred si ma George no? Sono uguali!'. mi ripeteva sempre.

Il suo ricordo torna un'altra volta vivido dentro di me e me lo immagino muovere la testa rassegnato e divertito.

Riesco anche ad immaginarmelo guardare Draco dall'alto in basso, guardarlo incutendogli quel senso di terrore che solo un fratello maggiore è in grado di trasmettere. Lo immagino fare il simpatico e ridere con lui davanti a me, ma rimproverarlo e guardarlo duramente ogni volta che io non presto attenzione. 'Trattala bene Malfoy, o te la vedrai con me'

Non ha mai avuto molto da dire su Malfoy. Non si conoscevano. Anche lui non ha mai dato troppo peso ai pettegolezzi perché preferiva conoscere una persona prima di giudicarla. Penso che sia stato lui a insegnarmelo, a trasmettermelo. O meglio, a farmi notare e soprattutto apprezzare questo lato di me. Io l'ho sempre considerato il suo più grande pregio. E continuo a pensarlo.

Racconto tutti i miei pensieri a Eveline ma lei non sembra farci troppo caso. Solo una parte minima del discorso attira la sua attenzione.

E: "Tu avevi una cotta per Fred Weasley?" mi domanda scioccata.

I: "Si" rido

E: "Fred. Weasley."

I: "Perché, non avrei dovuto?"

E: "No no, capisco benissimo il perché. Solo non pensavo fosse il tuo tipo. Ti ho sempre considerata una persona molto seria, e lui era tutto tranne che serio"

I: "Lo so. Penso fosse per questo che mi piacesse tanto."

E: "Vorrei esserti stata così amica in quel periodo. Sarebbe stato esilarante"

I: "Oh no, fidati. Per niente. Non parlavo di altro che non fosse lui, più che una cotta era un'ossessione"

E: "Ma gli hai almeno parlato almeno una volta?"

I: "Se comprare una quantità industriale di Crostatine Canarine solo per scambiare un due parole con lui lo consideri parlare allora sì, un sacco di volte"

E: "Adorabile" ride prendendomi in giro.

I: "Non c'è niente da ridere. Ero davvero persa di lui, nonostante no lo conoscessi. Avevo la tachicardia ogni volta che lo incrociavo nei corridoi e andavo a vedere le partite di Quidditch solo per guardarlo giocare"

E: "E riuscivi a distinguerlo da suo fratello in che modo esattamente?"

I: "Non lo so nemmeno io. So solo che Fred mi faceva uno strano effetto e George no. Lo sentivo nella pancia. Non so come dirlo"

E: "Passare da un Weasley ad un Malfoy. Hai davvero gusti strani per i ragazzi"

I: "La smettiamo di parlare di me? Tu non hai mai avuto una cotta a scuola?"

E: "Oh si, decisamente sì" mi dice con gli occhi a cuoricino.

I: "E intendi rendermi partecipe di ciò? Io ti ho raccontato la mia intera vita sentimentale!"

E: "Ho avuto una mega cotta per Baston i primi due anni, ma poi  ha concluso gli studi e mi ha lasciata con il cuoricino spezzato. Solo Dean Thomas è riuscito a farlo ribattere per un po', ma niente di paragonabile ai tuoi sentimenti. Ti fai prendere troppo dalle persone mia cara. Non tutti i ragazzi ne valgono la pena"

I: "Quelli giusti sì"

E: "Ma sentila!"

Spettegoliamo suo noi stesse fino a tardi, finché non andiamo a dormire. Avevo davvero bisogno di questa leggerezza. Voglio troppo bene ad Ev.

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