Capitolo 2: il nuovo volto di Hogwarts

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Una volta scesi dal treno ci incamminiamo verso le carrozze trainate dai Thestral che di solito ci portano a scuola. Dovremmo esserci abituati ma quest'anno è difficile salire e sedersi come niente fosse. Quasi tutti siamo in grado di vedere l'enorme cavallo nero che traina la carrozza, il che è spaventoso. Ma d'altronde eravamo preparati. "Solo coloro che hanno visto in faccia la morte sono in grado di vedere queste creature", e la morte noi l'avevamo vista eccome. 

L: "Non dovete avere paura di loro, sono innocui" 

R: "M-m-ma se dicono che portano sfortuna"

H: "Io posso vederli da due anni e sono riuscito a trovare tutti gli Horcrux e sconfiggere Voldemort. Direi che fanno l'opposto" 

G: "E ringrazia che sono dei cavalli e non dei ragni enormi fratellino" 

Incredibile come Ron sappia essere valoroso e pieno di coraggio in circostanze ben più inquietanti ma poi si spaventi così tanto per delle creature magiche. Certo, lo rende molto umile e tenero. E Hermione è della stessa idea, infatti gli sorride e fa in modo che le loro dita si intreccino guardando noi altri con occhi rassegnati.

Percorriamo la solita stradina sterrata nel bosco e dopo una mezz'oretta raggiungiamo finalmente Hogwarts. 

Le rovine che ricoprivano tutto lo spazio circostante al castello l'ultima volta che sono stata qui sono sparite: il castello è già stato in gran parte ricostruito e ristrutturato anche se l'ala est è ancora in fase di riparazione. Ci sono delle lievi modifiche rispetto a quanto ricordavo ma la scuola trasmette lo stesso senso di magnificenza e potenza di sempre.

 Anche l'interno è piuttosto verosimile al precedente, anche se i colori delle pareti sono più sgargianti e c'è un odore di nuovo in tutto il castello. Le finestre sono più grandi, e di conseguenza c'è molta più luce. O meglio ci sarà durante il giorno. Ora i corridoi sono illuminati dalla solite torce sul muro, quest'anno un po' più grandi. In fondo è la stessa Hogwarts di sempre ma con un tocco di brillantezza e luminosità in più.

I: "Finalmente a casa" 


Io e gli altri ci dividiamo per andare nei nostri dormitori.

Sono in stanza con Eveline Killet. Ho parlato molto spesso con lei ma non si può dire che siamo mai state veramente amiche. Avevamo giri diversi gli anni scorsi. 

Quando entro nella stanza la trovo già lì che disfa i bagagli. 

I: "Ciao"

E: "Oh ciao Sara, finalmente sei arrivata!"

I: "Si scusa, mi sono fermata a parlare con un po' di gente"

E: "Nessun problema. Io intanto mi sono appropriata del letto e sto facendo lo stesso con l'armadio ma se per caso vuoi cambiare postazione dimmi subito e mi sposto"

I: "Oh no no grazie, qui andrà benissimo" dico buttandomi sul letto a baldacchino posizionato vicino alla porta. 

È strano qui. La Sala Comune è cambiata completamente: ci sono nuovi divani, nuove tavolate, nuove sedie, nuovi tappeti ed è tutto sistemato in modo diverso. Farò super difficoltà a riabituarmi alla disposizione dei mobili. Anche i dormitori sono stati modificati: fino all'anno scorso erano più grandi e ospitavano fino a 5 persone. Quest'anno sono stati adattati per fare in modo che ci siano solo due ragazzi per stanza, anche se non mi dispiace: è più accogliente e più intimo. Inoltre la metà delle persone equivale alla metà del disordine, quindi tanto di guadagnato per una ossessiva compulsiva come me.
Svuoto la valigia e chiacchiero un po' con Eveline, poi ci avviamo assieme verso la Sala Grande.

Le tavolate continuano ad essere ben apparecchiate e pronte ad essere riempite per l'inizio del banchetto, e anche le candele che scendono dal soffitto sono immancabili. Vedere così tanti studenti assieme il primo giorno di scuola mi scalda il cuore. È questa la Hogwarts che conosco e che voglio ricordare: un chiacchierio continuo di persone che si raccontano come sono andate le vacanze, lo scambio di aspettative per il nuovo anno, i nuovi arrivati che si guardano attorno meravigliati ma anche un po' spaesati ,con gli occhi increduli e pieni di gioia. Prendiamo posto al nostro tavolo e ci aggiungiamo ai discorsi che stanno facendo i nostri compagni.
"Mm mm" si schiarisce la voce la professoressa McGranitt. "Silenzio, silenzio prego" dice dando dei leggeri colpi con la bacchetta sul leggio davanti a lei. Improvvisamente tutti tacciono. "Salve a tutti, e ben tornati. Prima di procedere con lo smistamento dei nuovi arrivati vorrei ringraziare tutti della vostra presenza e della fiducia che avete riposto in questa scuola. I vostri professori ed io ci siamo impegnati negli ultimi mesi per riprendere al meglio le lezioni e farvi sentire il più possibile a vostro agio. Vi siamo veramente grati per non aver reso i nostri sforzi vani. Noterete che abbiamo cercato di non stravolgere eccessivamente le vostre abitudini ma allo stesso tempo, visti i recenti avvenimenti, siamo stati obbligati a fare dei cambiamenti. Speriamo siano di vostro gusto e vi ricordo che ogni vostro consiglio sarà ben accetto. Senza farvi perdere ulteriore tempo in seguito con un secondo discorso, colgo l'occasione per ricordarvi che addentrarsi nella Foresta Proibita è severamente vietato e vi chiedo anche di non utilizzare l'ala est se non per le lezioni ed altre occasioni strettamente necessarie fino a nuovo ordine, altrimenti rallenterete i lavori che interessano quella zona del castello. Vi presento inoltre il nuovo professore di Difesa Contro le Arti Oscure, il noto Auror Kevin Follein che si è reso disponibile anche per insegnarvi Pozioni finché non troveremo un sostituto fisso. Detto questo procediamo con lo smistamento."
Il coro delle rane, diretto dal professor Flitwick, intona il solito canto di inizio anno e successivamente il Cappello Parlante inizia a smistare i novellini nelle varie casate. Dopo la cerimonia di iniziazione cominciamo a mangiare e riprendiamo i discorsi abbandonati in precedenza.

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