Capitolo 46: ti amo

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Durante la cena racconto a Eveline del breve ma intenso discorso con Harry e noto, dagli sguardi che mi lanciano, che lui fa lo stesso con Hermione, Ginny e Ron.

Devo dirlo a Draco.

Finito di mangiare mi fiondo da lui.
I: "Devo dirti una cosa" gli annuncio al settimo cielo.

D: "Dimmi" risponde al mio entusiasmo con il solito tono freddo e menefreghista che ha ultimamente. Non perché non gli interessi, me ne rendo conto, ma perché ha sempre altri pensieri per la testa.

Mi dimentico momentaneamente cosa devo dirgli. Non è importante in questo momento. Devo capire cosa gli succede. Non posso essere felice se Draco è così giù.

I: "Non finché non mi dici cos'hai"

Draco serra la mascella e toglie lo sguardo da me, soffermandosi a fissare un punto a caso sullo sfondo. È arrabbiato perché mi sto intromettendo. Vorrebbe che continuassi a far finta di niente ma la situazione è diventata insostenibile così. Se ne rende conto e infatti lo vedo abbassare le difese: un velo di lucentezza gli inumidisce occhi anche se, dopo aver chiuso lentamente le palpebre, torna ad avere lo sguardo fermo.

D: "Non è niente di importante" mi dice, ancora senza guardarmi.

Davvero non riesco a vederlo così. È evidente che si stia tenendo qualcosa dentro. Qualcosa di enorme.
Pensavo che ormai avesse capito che può fidarsi di me. Non dico che sia obbligato a dirmi tutto, ma in questo momento gli fa bene parlare. Di qualsiasi cosa sia. E sa che con me può farlo.

Gli metto una mano sulla guancia e lo costringo a rivolgere gli occhi verso di me. Muovo il pollice delicatamente come per accarezzarlo.

I: "Lo sai che con me puoi parlare?" gli chiedo apertamente. È inutile che finga di non essermi accorta che qualcosa lo tormenta. Inutile fingere che non abbi un tornado dentro in questo momento.
Voglio essergli utile. E se anche non vuole parlarmene, voglio si ricordi che io ci sono per lui.

Annuisce e mi stringe in un abbraccio per evitare di farmi vedere la lacrima che elegantemente gli scende sul viso. Nonostante ciò la sua voce leggermente rotta lo tradisce.

D: "Non voglio, non riesco a parlarne ad alta voce"

Lo stringo più ancora più forte, perché è l'unico modo in cui posso aiutarlo in questo momento.
Dopo qualche minuto sembra tornare in sé e scioglie l'abbraccio.

D: "Allora, cosa dovevi dirmi di tanto bello?"

I: "Ah, si" dico ricordandomi il motivo iniziale per cui sono andata a parlargli. "Uno di questi giorni mi vedo con Harry. Penso che riusciremo a chiarire, o che quanto meno ci proveremo" gli dico cercando di nascondere un po' le mie emozioni. Mi sentirei un'ipocrita a sputargli in faccia la mia felicità quando lui si sente a pezzi.

D: "Sei bella quando sorridi" mi dice sollevandomi il mento con due dita e guardandomi con occhi sinceri.
Arrossisco e mi mordo il labbro. Con lui non sono abituata a tanta dolcezza ma mi fa davvero piacere. Riesce a farmi sentire davvero bella.
Mi alzo in punta di piedi e gli lascio un tenero bacio sulla guancia.

Un applauso lento e irritante ci interrompe. Entrambi ci giriamo verso la fonte del rumore. Hannah, ovvio.

H: "Ma guarda guarda, la coppietta felice." dice innervosendomi.

D: "Cosa vuoi Hannah?" si mette sulla difensiva. Ha già troppi problemi per la testa, Hannah che ci stuzzica non deve aggiungersi alla lista.

H: "Deponi le armi tesoro, volevo solo congratularmi con voi. Siete davvero belli insieme" risponde con il tono più falso che le abbia mai sentito usare. "Quasi più belli di quanto fossimo noi, Malfoy...ti ricordi?". Lo sta mangiando con gli occhi e questo suo atteggiamento sta facendo nascere un misto di immensa gelosia e rabbia dentro di me.

La fulmino con gli occhi e faccio per risponderle ma Draco mi precede.

D: "Preferirei dimenticarlo" le dice portandosi di nuovo la mano all'avambraccio sinistro...come aveva fatto in bagno.

H: "Non essere così duro con te stesso. Accettalo. Tanto lo sai meglio di me, certe cose non possono cambiare". dice prima di andarsene. Il suo tono si è fatto improvvisamente duro e crudele, sembrava quasi divertita.

A prescindere da quale fosse, sicuramente il suo intento è riuscito perché in pochi secondi Draco torna ad avere l'espressione vuota e triste di prima. Come se Hannah gli avesse appena dato una notizia terribile. La più terribile che potesse aspettarsi.

I: "Non stare ad ascoltarla." cerco di aiutarlo, per quanto mi sia possibile. Se conosco Hannah come credo, e purtroppo la conosco, gli ha appena sputato addosso la sua paura più grande facendola apparire pericolosamente vera. "Parla a sproposito, solo per fare del male alle persone" cerco di tranquillizzarlo.

Draco annuisce assecondandomi ma percepisco dalla sua espressione che le parole di Hannah hanno riscatenato una serie di pensieri nella sua testa. Pensieri che lo tormentano da troppo tempo.

Mi distrugge vederlo così e non poterlo aiutare. Spero davvero che non permetta ad Hannah di entrare nella sua testa e di scombussolargli ulteriormente la vita. Spero che sappia distinguere chi era da chi è diventato.

I: "Beh ricordati solo che ti amo così come sei, a prescindere da quello che dice o pensa Hannah. A prescindere da quello che dicono o pensano gli altri" le parole mi escono talmente spontaneamente che solo dopo mi rendo conto di cosa ho detto.

Anche Draco ci mette un po' a realizzare. Si blocca e mi guarda esterrefatto, come se avessi detto la cosa più assurda del mondo. Poi si avvicina a me e mi bacia. Mi bacia dicendomi tutto ciò che a voce fa fatica a comunicare. Mi trasmette il suo dolore, la sua paura ma anche la sua gratitudine e il suo amore. Con un semplice bacio mi affida tutto se stesso.
Mente, corpo e anima.

D: "Prima o poi sarò meno incasinato."

Gli metto una mano tra i capelli e gli sorrido.

I: "A me basta che tu sia te stesso. Il resto non conta"

Incredulità. Ecco cosa che prova Draco ogni volta che dico o faccio qualcosa di positivo nei suoi confronti. Mi spiazza ogni fottuta volta. Mi guarda come se spostassi mari e monti per lui, quando in realtà faccio solo quello che per me è assolutamente normale fare in una relazione. Quello che è normale fare per le persone a cui si vuole bene.

D: "Ti amo" sussurra a fatica.

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