Capitolo 48: il segreto oscuro

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Finalmente, dopo giorni e giorni, mi sveglio completamente di buon umore. La mia relazione con Draco sta andando davvero bene, io e Harry siamo tornati amici, le lezioni durante questo periodo dell'anno non sono toppo pesanti... tutto è tornato alla normalità.

E: "Forse ti preferivo quando eri mezza depressa, la tua felicità mi dà il voltastomaco"

I: "Non ti accontenti mai di nulla Ev?"

E: "Lo sai che non lo faccio. Lamentarmi di prima mattina mi fa iniziare bene la giornata"

Stiamo scendendo per fare colazione e, come ormai so, se Ev non beve il suo caffè non è in grado di essere gentile. Di solito resto in silenzio e mi nascondo nella sua ombra finché non è abbastanza sveglia da non assalirmi, ma ultimamente non riesco a nascondere il mio stato d'animo.

E: "E comunque è passata già una settimana. La tua gioia dovrà pur diminuire prima o poi"

I: "Ti piacerebbe, ma devo esternare ore di spensieratezza. Non ne potrai più di me" le dico sedendomi al solito posto in Sala Grande.

E: "Non ne posso già più di te" afferma bevendo finalmente la sua dose i caffeina e cambiando atteggiamento, come per magia, subito dopo.

Mangiamo e andiamo verso la classe per fare lezione. Arriviamo prima del solito. Draco è già in classe e viene a sedersi un attimo vicino a me. 

D: "Buongiorno"

I: "Buongiorno a te"

La cupezza che aveva ultimamente sta lentamente scomparendo, credo che il fatto che io e Harry siamo tornati amici abbia aiutato.

D: "Pomeriggio vieni da me per studiare?"

I: "Si va bene, per studiare..." 

D: "Vieni lì per quello, poi vediamo" mi dice con uno dei suoi soliti ghigni compiaciuti.

Gli sorrido e lo bacio. 

X: "Mm-mm" ci interrompe un colpo di tosse fin troppo finto.

Ci stacchiamo. Harry.

I: "Ciao Harry"

H: "Ciao Sara" mi saluta "Malfoy" dice rivolgendosi verso di lui. È gentile, o almeno ci prova. Anche se non smette di giudicarlo con gli occhi...ma penso più perché voglia essere protettivo nei miei confronti che per altro.

D: "Buongiorno Potter" lo saluta andandosene dal posto che aveva occupato e lasciandolo libero per Harry.

D: "Ci vediamo dopo"

I: "A dopo"

Harry si siede con noncuranza, fingendo di essere indifferente, ma noto un briciolo di curiosità-

I: "Rilassati, studiamo solo assieme"

H: "Si si, non mi interessa. Potete fare quello che volete."

I: "Non sei credibile lo sai?"

H: "Prima o poi ce la farò. Dammi tempo" mi dice semplicemente. 

Seguiamo la spiegazione della McGranitt e, come al solito nelle lezioni in cui decide di fare solo teoria, finiamo a giocare a nomi, cose e città. 

H: "Fierobecco" mi sussurra. 

I: "Fierobecco non vale, non è un animale del mondo magico... è un nome proprio" gli rispondo ridacchiando. 

H: "E allora Fenice"

I: "Sì ma non vale ormai. Ho vinto io"

P.M. "Donnor, Potter mi dispiace interrompere il vostro gioco ma starei spiegando" ci riprende la professoressa. 

Chiediamo scusa e ci tiriamo un'occhiata divertita per poi iniziare a seguire la lezione come si deve.

Al suono della campanella cerchiamo di scappare fuori dalla classe velocemente, ma la voce della McGranitt ci blocca con tempismo perfetto: "Signorini dove credete di andare?"

H: "A lezione con Hagrid professoressa"

P.M: "Oh fai poco lo spiritoso signor Potter. Sono felice che abbiate risolto i vostri problemi,  ma se vi vedo ancora una volta distrarvi durante le mie lezioni vi do una punizione che vi resterà nella memoria per sempre." 

I: "Non succederà più professoressa, glielo prometto" 

Ci lascia andare con un mezzo sorriso e capisco che in realtà ci ha trattenuti solo per farci sapere che è grata del fatto che siamo riusciti a mettere da parte le divergenze a vantaggio della nostra amicizia. 

I: "Grazie a Dio che sei il pupillo della prof. Saremmo nei guai fino al collo altrimenti"

H: "Io non sono il pupillo della prof"

I: "Si si, non ci credi nemmeno tu" 

X: "Cosa ci fate qui soli soletti?" ci affianca  Hannah con la sua solita voce irritante "Draco lo sa che ora che sei tornata ad essere amica di Potter non ci hai pensato due volte a tradirlo?"

I: "Lasciaci in pace Hannah, non sei  furba nemmeno la metà di quanto pensassi se davvero credi che Draco crederà ad una storia del genere"

Mi sorride divertita: "Riponi troppa fiducia in lui. Dubita degli altri più di quanto gli altri dubitino del suo passato "

I: "Non di me, non gliene ho mai dato motivo. Forse è abituato alle persone come te" le sputo velenosa in faccia. Sta veramente superando il limite, e per quanto sia una persona paziente, c'è un limite tra l'essere buona ed ingenua...e Hannah ha già superato quel limite da troppo. 

Harry mi guarda sorpreso ma non interviene. 

Hn: "Hai ragione, è abituato alle persone come me. Ma tu non hai neanche idea di cosa significhi" fa un ghigno e cambia strada.

H: "Da quando hai le palle di rispondere così alle persone?"

I: "Da quando fanno di tutto per mettersi tra me e Draco. Non la sopporto. Continua ad istigarci sperando di ottenere non so bene cosa e questo suo atteggiamento, oltre a farmi impazzire, fa male a Draco. E non lo accetto"

H: "Gli fa male?"

I: "Ogni volta che parla con lei, Draco si rattrista e si chiude in sé stesso, come all'inizio dell'anno. Si tocca quel cavolo di braccio e mi allontana" 

H: "Si tocca il braccio?" mi chiede allarmato. 

I: "Sì, ogni volta che Hannah gli si avvicina e gli parla. A maggior ragione se nomina qualcosa che fa riferimento al passato"

H: "Oh cazzo, come ho fatto a non pensarci prima? Sono un'idiota!"

Lo guardo confusa.

H: "Eppure chi se non lei, davvero come ho fatto a non arrivarci!"

I: "Non credo di seguirti"

H: "Quella sera, a Villa Malfoy. Ti ricordi che ti ho raccontato della nostra fuga?"

I: "Si"

H: "Ecco, mentre Dobby ci smaterializzava ho intravisto una strega entrare. Sapevo di averla già vista ma non ero riuscito a capire chi..."

I: "Aspetta stai dicendo che..."

H: "Hannah, è stata una Mangiamorte."


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