// Perché proprio Malfoy ? //

Capitolo 57: prometto che ci proverò

Non so cosa sia successo dopo l'episodio nel bosco. So solo di essermi svegliata nella mia tenda, stordita e stanca.

Hm: "È sveglia!" urla vedendo che mi stavo alzando.

E: "Oh grazie al cielo" corre ad abbracciarmi.

Cerco immediatamente Draco con lo sguardo ma non lo vedo.

I: "Dov'è Draco?" chiedo preoccupata. "Come sta?"

P.M: "Adesso una delle tue amiche andrà a chiamarlo. Sta bene"

I: "C-cosa è successo? Chi era quell'uomo?"

P.M: "Non ha importanza ora. L'importante è che tu stia bene"

D: "Sara!" urla entrando "Sara, grazie a Dio stai bene" dice prendendomi la mano.

P.M: "Vi lascio soli"

I: "Sì sto bene, tu come stai?" chiedo ricostruendo sempre di più ciò che è successo.

D: "Ora che sei sveglia molto meglio" mi dice mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Noto che i suoi occhi azzurri risaltano particolarmente, circondati dalla cornea arrossata a causa delle lacrime.

Gli accarezzo la guancia e lo avvicino a me per baciarlo.

H: "Sara!" entra nella stanza interrompendo il momento. Anche Ron e Ginny entrano a seguito.

I: "Ei ragazzi"

G: "Per fortuna stai bene" dice tirando un sospiro di sollievo che tratteneva da non so quanto.

Ora mi sento bene, sono stanca ma non è un problema. Anche se al solo ripensare al dolore che ho provato ieri mi sembra quasi di risentirlo.

I: "Cosa è successo?" chiedo guardando Draco negli occhi per capirci di più.

Immediatamente gli altri se ne vanno per lasciarci di nuovo soli.

Draco cambia immediatamente sguardo e si incupisce cercando, come fa sempre, di nasconderlo.

I: "Draco" lo rimprovero cordialmente "cosa è successo?" chiedo con più fermezza.

Prende un lungo respiro.

D: "Sara dobbiamo parlare" si fa sempre più serio.

Lo guardo confusa.

Fa fatica a parlare, o meglio, a iniziare il discorso. Il che non promette nulla di buono.

Continua a muoversi e a guardarmi in modo vago. Deve dirmi qualcosa di importante. Sta per far esplodere una bomba e non trova le parole giuste per farlo.

Inizio a pensare a mille alternative per cercare di prepararmi, e ogni idea che mi balena in mente mi fa più male delle altre.

I: "Non girarci intorno, dimmelo" lo supplico con gli occhi lucidi.

Se deve dirmi qualcosa che mi farà star male tanto vale che strappi subito il cerotto.

Draco mi prende per mano e si siede più vicino a me, pur continuando a non guardarmi negli occhi.

D: "Me ne devo andare" dice tutto d'un fiato.

Una lacrima scende sulla mia guancia mentre il labbro inferiore comincia a tremare.

I: "No che non devi" lo rimprovero.

D: "Sì, invece" continua incrinando la voce. 

Stringe i denti rendendo la sua mascella più marcata per evitare di scoppiare a piangere.