Capitolo 23: buon compleanno

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Oggi è il 27 dicembre ed è il mio diciannovesimo compleanno. Adoro questo giorno, fin da piccola lo collego a qualcosa di estremamente bello. Essendo nel periodo delle vacanze i miei genitori sono sempre a casa quindi mi hanno organizzato feste bellissime. Negli ultimi anni si sono accontentati di fare una cosa in piccolo tra noi la mattina per poi lasciarmi fare qualcosa con i miei amici il pomeriggio. Elisa mi sveglia buttandosi nel mio letto

E: "Buon compleanno scema"

Scendiamo in salotto e, come sempre, vedo la mia famiglia attorno ad un tiramisù che inizia a cantare tanti auguri appena mi vede sbucare dalle scale. Soffio le candeline, facciamo colazione con la torta e poi mi danno il regalo: una borsa con un incantesimo di estensione incluso.

Passiamo la mattinata a sfidarci a giochi da tavolo. Mentre facciamo una partita a Spara Schiocco qualcuno mi copre gli occhi con le mani.

X: "Chi sono?" mi chiede con voce calma.

I: "Harry" grido togliendomi le sue mani dal viso e girandomi per abbracciarlo.

H: "Buon compleanno Saretta". Dietro di lui ci sono anche Ron, Ginny ed Hermione che si aggiungono agli auguri.

I: "E voi precisamente cosa ci fate qui? Dovevate arrivare per le 16.30"

G: "Piccolo cambio di programma. Ti portiamo in un posto speciale"

Guardo i miei che, ovviamente, sapevano già tutto.

I: "E dove andiamo?"

H: "È una sorpresa... ti dico solo che ti conviene vestirti pesante"

Salgo in camera e mi metto i jeans e il maglione che mi aveva regalato la signora Weasley. È il più pesante che ho, in più ho notato che anche gli altri lo indossano e ho pensato che sarebbe stato troppo carino se ci fossimo vestiti tutti uguali.

Scendo, saluto la mia famiglia ed esco di casa. Andiamo a piedi in questo posto misterioso.

X: "Tra dieci metri svoltare a destra" annuncia la buffa mappa di Hermione. Funziona come un navigatore babbano. Seguiamo il tragitto che ci indica, passiamo per stradine di cui non sapevo minimamente l'esistenza, in mezzo a un boschetto poco vicino a casa mia e dopo qualche minuto sbuchiamo in una radura con un bellissimo lago ghiacciato. È uno scenario davvero mozzafiato: gli alberi che creano una barriera attorno a noi e ci nascondono, il sole che si intravede dai rami, un leggero venticello invernale che riempie i polmoni... si respira serenità e calma.

H: "Bello vero?"

I: "Spettacolare"

R: "Ed è tutto per noi, non ci viene praticamente nessuno."

G: "Si ma bando alle ciance, non siamo qui per ammirare il paesaggio... non solo" dice facendo comparire dei pattini con la lama e passandomene un paio del mio numero.

Gli occhi mi si illuminano improvvisamente. Adoro pattinare sul ghiaccio. Mi infilo i pattini e mi lancio sul lago. Dopo qualche ora ci raggiunge anche Eveline.

E: "Scusate il ritardo, mi sono persa tipo tre volte. Prossima volta facciamo in un posto più conosciuto grazie."

Faccio su e giù per il lago chiacchierando con i miei amici. Ron è una frana, è caduto almeno venti volte, ed Hermione gli corre dietro per aiutarlo a rialzarsi. Harry se la cava, ma come sempre è un temerario e si crede più bravo di quanto non sia. Ginny ha un talento naturale: riesce a pattinare in avanti, indietro, a fare giravolte come se niente fosse. La invidio. Io e Eveline ce ne stiamo tranquille, pattinando con calma e senza strafare.

R: "Ok io ci rinuncio." esordisce Ron dopo la millesima caduta. Si toglie i pattini e si siede su una roccia vicino al lago, accende un fuoco con la magia e prepara del te caldo con una teiera che si è portata dietro Herm.

R: "Qualcuno ne vuole una tazza?"

Accettiamo tutti. Abbiamo pattinato abbastanza e decidiamo di fare una pausa. Ci sediamo accanto al fuoco di Ron per scaldarci. Ho i piedi congelati e non sento più il naso.

Harry fa comparire sei tazze e, dopo averci versato l'acqua calda ce le passa. Hermione nel frattempo tira fuori delle bustine di vari gusti e una torta. Mi cantano tanti auguri e poi facciamo una sorta di brindisi con le tazze.

Tra una cosa e l'altra si sta facendo buio quindi decidiamo di tornare a casa. Mi accompagnano e li faccio accomodare. Come immaginavo mia mamma ha preparato la cena per tutti quindi si fermano a mangiare. C'è anche Reed, che a passato il pomeriggio a casa nostra con Elisa. Dopo ulteriori lunghe chiacchierate tornano tutti a casa.

È stata una giornata semplice, nulla di troppo spettacolare ma l'ho adorata. Passare bei momenti con questi ragazzi mi rende davvero felice. Sono la cosa migliore che potesse capitarmi. Non so come farei senza di loro. Il miglior compleanno del mondo.

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