Capitolo 29: scherzo del destino

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Hannah continua a guardarmi male ogni volta che parlo con Draco e questo suo fissarmi mi fa venire una voglia assurda di dare motivo alla sua infondata gelosia. Per fortuna che la mia moralità supera la mia cattiveria e che quindi, ogni volta che il pensiero di flirtare con Draco mi passa per la testa, lo reprimo e continuo a comportarmi normalmente. Anche perché sarebbe inutile alimentare la convinzione di Hannah che la quella tra me e Draco non sia una relazione di amicizia vera ma semplicemente un gioco con secondi fini.

D: "Mi dai ancora buca per stare con quello sfigato di San Potter?"

I: "Sì, e vedi di non usare questi nomignoli in mia presenza o mi farai cambiare idea sul tuo conto"

D: "Si sì, dici sempre così ma ormai non riesci più a fare a meno di me Tassorosso. In fondo in fondo sei d'accordo con quello che dico quando lo prendo in giro, inutile negarlo"

I: "Smettila Malfoy" gli rispondo alzando gli occhi al cielo ma allo stesso tempo accennando un sorriso.

L'ho inquadrato ormai, e se parla male di Harry lo fa più per abitudine che per altro.
Da quando parliamo spesso e passiamo del tempo assieme sto completamente dimenticando il lato oscuro e cupo di Malfoy che tutti vedono. Quando impari a conoscerlo è quasi spiritoso e allegro.
Certo guarda ancora tutti male e pretende di avere sempre ragione, ma con me è quasi irriconoscibile. Ho deciso di non insistere troppo con lui, di non cercare di cambiarlo. Mi accontento del fatto che con me sia diverso e mi concentro su questo. Tutto il resto non mi riguarda.

Lo saluto e raggiungo il mio migliore amico. È seduto in Cortile con una scacchiera dei maghi davanti. Ha deciso che vuole provare a battere Ron quindi ogni scusa è valida per allenarsi.

H: "Ciao bellezza"

I: "Ciao scacchista" gli dico sedendomi di fronte a lui.

I: "Sappi che gioco con te solo perché altrimenti non ci parliamo mai, non sopporto sti cosi" dico mentre la mia regina si gira verso di me e mi guarda altezzosa.

Per fortuna Harry si degna di rivolgermi qualche parola nonostante la concentrazione con cui sta giocando. In realtà è divertente vedere quanto si impegna arricciando il naso e aggrottando la fronte o tirando fuori la lingua mentre studia la mossa successiva. A maggior ragione perché io, non sapendo giocare, muovo i pezzi praticamente a caso quindi tutto questo impegno è inutile: mi batterà a prescindere.

H: "Comunque Ginny è assurda, dice che le do poche attenzioni, ti rendi conto?"

I: "Non ci credo, ma come si permette!" lo prendo in giro.

H: "Anche tu dalla sua parte? È importante per me vincere contro Ron"

I: "Quando mai per te non è importante vincere qualcosa?"

Nel bel mezzo del nostro discorso sentiamo una serie di urla e vediamo un'ondata di ragazzi precipitarsi fuori dalla scuola terrorizzati.

X: "Che schifo, è pieno di rane ovunque!"

X1: "Bleah, io li non ci dormo. Non esiste!"

Uno schiamazzo generale si crea in tutto il castello.

P.M. "Ragazzi!" interviene la preside urlando "cosa sta succedendo? Vi sembra il modo?"

P: "Lo sapevo, gli scherzi migliori sono quelli più vecchi. Peeves trionfa ancora! AHAHAH"

Peeves è un poltergeist che gira per Hogwarts da secoli. È talmente divertente da essere irritante. Ha una passione smisurata per gli scherzi e fa impazzire tutti quando ne combina una delle sue. Gazza è la sua vittima principale ma non si ferma davanti a nessuno, neanche il preside e i professori. L'unico in grado di tenerlo sotto controllo è il Barone Sanguinario. Ma come fantasma di Serpeverde ha cose più importanti da fare che correre dietro a lui, quindi quando il Barone è impegnato Peeves ne approfitta per creare scompiglio.

P.M. "Peeves, si può sapere cosa hai combinato?"

P: "Uno scherzetto innocuo, lo giuro. Ho solo fatto saltare tutti, ahaha"

P.M. "Cosa intendi?"

X: "Intende che ha messo delle uova di rana nei bagni dei dormitori. Sono infestati da rane, ovunque"

P: "Ahahahah"

Peeves e quella sua risata odiosa. Adesso dove ci mettiamo a dormire? Perché con un continuo gracchiare e quelle cose viscide ovunque mi rifiuto di entrare in dormitorio. Tutti si rifiutano.
Per fortuna la McGranitt ha sempre la soluzione a tutto e la Sala Grande è abbastanza grande per tenere tutti gli studenti.

P.M. "Durante questa notte noi professori ci organizzeremo per risolvere il problema, nel frattempo dormirete tutti in Sala. Sarete un po' scomodi nei sacchi a pelo ma vi prometto che sarà per poco."

Come se dover stare tutti ammassati non fosse abbastanza, ovviamente c'è il temporale quindi il soffitto magico è inquietante: ci sono nuvoloni grigio scuro che ogni tanto vengono illuminati da lampi accecanti. Insomma, sarebbe stato molto più entusiasmante dormire fuori dal letto caldo con una bella notte stellata di primavera.

Teoricamente dovremmo stare divisi tra casate infatti sistemo il sacchi a pelo vicino a quello di Eveline, Jenny e Chantal ma poi vado da mia sorella, tra i Serpeverde. Elisa è terrorizzata dai fulmini, e nonostante voglia fare l'indifferente, so che si sente più al sicuro se sto vicino a lei. Mi siedo vicino a lei e la distraggo parlando fino a che non è troppo stanca per accorgersi del tempo e si addormenta.

Gazza: "Mettetevi tutti a dormire! Oppure tirerò fuori le catene..." ci urla sfoggiando un ghigno malvagio alla fine della frase.

Magnifico, non posso più spostarmi o finirò in punizione. Se è Gazza a controllarci non ho scampo. Per qualsiasi scusa è buona per sminuire gli studenti in qualche modo, e se anche lui non mi vedesse ci penserebbe Mrs. Purr a beccarmi. Sbuffo il più silenziosamente possibile. Per colpa di Peeves e del suo divertentissimo scherzo mi toccherà dormire per terra e congelare. Non potevo desiderare di meglio.

D: "Vuoi che ti faccia un po' di spazio Tassorosso?"

I: "Draco?" non vedo nulla perché è tutto buio ma riconosco la sua vocce, e in più è l'unico a chiamarmi così.

D: "Come puoi anche solo pensare di confondermi con qualcun altro?"

I: "Ok si, Malfoy. Decisamente Malfoy."

D: "Quindi?"

I: "Ma non ci stiamo dai"

D: "Esiste una cosa chiamata incantesimo di estensione. E poi saresti tu quella brava a scuola tra i due? Pf"

I: "E va bene, grazie" dico infilandomi nel suo sacco a pelo. La situazione è particolarmente imbarazzante in realtà. Per quanto l'incantesimo abbia aumentato lo spazio stiamo ancora stretti, e l'ultima volta che siamo stati così vicini ho fatto difficoltà a controllarmi. La stessa rigità che sento in me la percepisco anche su di lui.

I: "Beh buonanotte allora"

D: "Notte"

Ci giriamo dai lati opposti dandoci la schiena, ovviamente siamo a contatto e faccio difficoltà ad addormentarmi sentendo la sua schiena alzarsi e riabbassarsi ad ogni respiro. I pensieri tornano a capodanno e a quanto mi sono sentita bene in quell'istante e continuo a rimuginarci sopra fino a che, per miracolo, riesco a dormire.

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