Capitolo 15: ci tengo a te

106 3 0
                                    




Sono passati cinque giorni e Harry non mi ha ancora rivolto la parola. Ginny e Herm mi hanno detto di non preoccuparmi. "È solo troppo orgoglioso per chiedere scusa come si deve, a maggior ragione se sa di avere torto."

I pettegolezzi grazie a Dio sono diminuiti e altre mille storie sono sulla bocca di tutti, eppure ogni tanto delle occhiatacce passano da me a Harry e poi da me a Draco. Non ho avuto più nulla a che fare con nessuno dei due. Il mio unico pensiero ora è tornare ad avere il rapporto di prima con Harry, quando se la sentirà di parlarmi. Come previsto sento già la sua assenza: mi manca lanciargli occhiatacce durante la lezione, mandagli biglietti quando mi annoio, anche banalmente lamentarmi dei compiti o chiacchierare mentre ci spostiamo da un'aula all'altra. 'Porta pazienza' mi ripeto mentalmente in continuazione. Però non è così facile come sembra.

R: "Questo weekend c'è l'uscita a Hogsmade, ci andiamo?"

Harry è vicino a noi, in silenzio. Il fatto di avere lo stesso gruppo di amici non aiuta molto. Devo lasciargli il suo spazio gironzolandogli intorno. Di solito cerco di non incrociare il suo sguardo ma stavolta alzo gli occhi come per chiedergli il permesso. Non che ne abbia bisogno in realtà, ma posso fare a meno di un'uscita in centro se serve a dimostrargli che rispetto la sua decisione e che sto solo aspettando che se la senta di tornare a parlarmi.

H: "Per me va bene" risponde sia a Ron che, indirettamente, a me.

Ci organizziamo per l'orario.

Il giorno seguente arrivo in anticipo. Fa super freddo, ormai siamo già a metà novembre e un sole ormai flebile illumina il cielo. Per fortuna non ci sono nuvole quindi con il cappotto si sta abbastanza bene. Per sicurezza mi porto dietro anche una sciarpa ma non la uso. Dopo di me arriva Harry che mi fa un cenno con la mano. Gli sorrido. Facciamo passi da gigante. Un silenzio imbarazzante cala tra di noi mentre aspettiamo che gli altri ci raggiungano. Vorrei parlargli e sistemare tutto, dirgli di dimenticare tutto e tornare ad essere semplicemente lui ed io. Ma le parole non mi escono. Non so cosa vuole lui, quindi resto seduta sul muretto, in silenzio, facendo dondolare le gambe su e giù guardando in basso. Anche Harry evita di incrociare il mio sguardo, infatti rimane appoggiato conto la colonna con le mani nelle tasche della sua giacca di pelle. A ogni respiro una nuvoletta di vapore si crea davanti alla sua bocca, in contrasto con il suo naso, rosso per il freddo. Il tempo sembra non passare mai fino a quando Ron, Herm e Ginny ci raggiungono.

R: "Oh ciao ragazzi, scusate il ritardo"

Ci incamminiamo verso Hogsmade. Harry e Ron fanno strada mentre noi ragazze siamo indietro, un po' in disparte.

G: "Cioè mi stai dicendo che in 10 minuti che ci aspettavate non vi siete rivolti la parola?"

Faccio di no con la testa.

Hm: "Ti ho detto che gli avremmo solo fatto prendere freddo."

I: "Cioè? Siete arrivati in ritardo volontariamente?"

G: "Speravamo che almeno così avreste parlato un po'"

I: "Beh non ha funzionato"

Hm: "Ti giuro che vi chiudo in una stanza e non vi faccio uscire fino a che non risolvete. Smettere di parlarvi per una cazzata del genere? Davvero?"

I: "Non dirlo a me! Io ci ho provato ma non mi ha lasciata parlare"

Dopo essere andati a trovare George ai Tiri Vispi Weasley decidiamo di prendere una Burrobirra ai Tre Manici di scopa.

Madame Rosmerta: "Oh buon pomeriggio ragazzi in quanti siete?"

H: "Cinque"

M.R. "Mi dispiace deludervi ma ho il pienone oggi, se volete ho due tavoli divisi però..."

Faccio per rifiutare ma non ci riesco. Dopo essersi lanciate uno sguardo complice Herm e Ginny mi interrompono "Andrà benissimo, grazie"

Senza neanche lasciarci il tempo di accorgercene si avviano verso i bancone trascinando a forza Ron, e si siedono sugli unici tre posti liberi. Madame Rosmerta accompagna quindi me e Harry all'unico tavolo vuoto. Non ci posso credere. Che imbarazzo.

Ordiniamo e aspettiamo le nostre Burrobirre. Di nuovo non spiaccichiamo parola. Entrambi ci guardiamo intorno in cerca di una qualsiasi scusa per non iniziare un discorso, ma nonostante gli enormi sforzi la cosa diventa eccessivamente imbarazzante.

I: "Harry..."

H: "Lo so, anche tu"

Sorrido. Nonostante tutto sa ancora capirmi al volo.

Iniziamo a chiederci scusa in contemporanea e ci fermiamo entrambi scoppiando a ridere.

H: "Lascia che parli prima io. Sono stato un coglione e ho fatto una bastardata. Avevi ragione ad incazzarti e a difendere Malfoy. Sono caduto troppo in basso non dovevo..."

I: "A me dispiace di non averti dato modo di dirmelo e di averti aggredito subito"

H: "Ma hai fatto bene, cioè ho sbagliato io. Sono caduto proprio in basso, ma leggere la mente di Malfoy... insomma... è da quando l'ho visto che voglio capire cosa sia venuto a fare, e ovviamente non mi ha permesso di vedere nulla quando sapeva che gli avrei letto la mente. Ho fatto Protego per curiosità. Quando mai avrei avuto l'occasione di trovare una risposta? Ora lo so che non è una cosa corretta ma sul momento sembrava così semplice, quasi un dovere... Non so come dirlo, avevo semplicemente una vocina nella testa che mi diceva di farlo, che me lo doveva"

I: "Si posso immaginare, insomma la tentazione l'avrebbe avuta chiunque... e tu più di tutti. Però non è il modo corretto di avere risposte. È pur sempre una persona"

H: "Si lo so, ma dopo i pensieri che mi ha fatto vedere su di te non ci ho visto più. Quel minimo di umanità che gli riconosco, l'ha persa tutta"

Quasi mi va di traverso la bibita. Mi ero quasi dimenticata di quella parte. Avevo evitato di pensarci perché sapere che Draco aveva pensato a me in quel modo mi faceva uno strano effetto.

I: "Già, a proposito non è successo veramente"

H: "Avrei dovuto saperlo da subito, e in fondo lo sapevo. Ma ero incazzato e ti ho incolpata senza pensarci. Mi ha irritato particolarmente che tu fossi dalla sua parte."

Mi guarda perplesso, poi scrolla la testa e alza il boccale di Burrobirra.

H: "Vabbè, pace?"

I: "Pace" dico facendo scontrare il mio boccale con il suo.

Dopo una lunga chiacchierata in cui parliamo di tutto quello che non ci siamo detti in questi ultimi giorni Ron ci chiama e usciamo. Dobbiamo tornare al castello perché si sta già facendo tardi.

I: "Grazie ragazze" dico a Herm e Ginny tornando indietro. Sono al settimo cielo dopo aver risolto con Harry e saremmo ancora a punto e a capo se non fosse stato per loro.

// Perché proprio Malfoy ? //  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora