Capitolo 3: mantenere il segreto

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Il giorno seguente mi sveglio piena di energie. Non studiavo da talmente tanto da sentirne la mancanza. Me ne pentirò dopo poche settimane, lo so, ma iniziare le lezioni sembra la cosa più bella che possa accadermi in questo momento.
Sono le 5.17 ed Eveline sta, ovviamente, ancora dormendo ma l'adrenalina che mi circola in corpo mi impedisce di dormire e tantomeno di starmene distesa sul letto a guardare il soffitto. Quest'anno ci hanno consegnato l'orario durante il banchetto invece che durante la prima colazione. Gli do un'occhiata e preparo una borsa con il necessario. Prima ora Trasfigurazione, seconda ora Incantesimi, Cura delle Creature Magiche e infine Difesa Contro le Arti Oscure. L'orario della prima settimana è ridotto: facciamo solo le ore della mattina. Non penso che i libri serviranno già il primo giorno quindi porto dietro solo un paio di pergamene, la mia penna d'oca nuova di zecca e un po' di cibo per animali che non si sa mai mi tornino utili alla terza ora... Mi alzo per andare in bagno a prepararmi. Faccio una doccia veloce senza lavare i capelli, che raccolgo in due trecce alla francese, mi trucco leggermente e indosso la divisa.

I: "Buongiorno dormigliona" dico tornando nella stanza e notando che la mia compagna si è finalmente alzata.

E: "Non dirmi che sei sempre così allegra la mattina o mi faccio spostare di stanza" si lamenta guardando l'ora. Nel frattempo si sono fatte le 6.30.

I: "Tranquilla, da domani tornerò a dormire fino all'ultimo e sarò talmente scorbutica che non ti converrà rivolgermi la parola. Questo è solo l'effetto da primo giorno di scuola" le rispondo rassicurandola.

E: "Bene, allora andremo molto d'accordo"

Si prepara e arriva fino alla Sala Grande senza proferire parola. Dopo una mega tazza di caffellatte e qualche biscotto inizia a comunicare con me.

E: "Ok, sono pronta per iniziare la giornata adesso."

I: "Perfetto, perché capisco la stanchezza...ma se sei un morto vivente il cambio di stanza lo richiedo io"

E: "Se non mi rompi le palle fino a questo momento della giornata sarò la migliore amica che potrai mai avere... ma se per qualche motivo mi parli prima delle 7.45 del mattino ritieniti sulla mia lista nera ahaha" ride, ma sembra ugualmente molto seria. Un po' mi intimorisce ad essere sincera, quindi credo proprio che mi adatterò a questa sua richiesta. A dire il vero ci sono abituata però, mia sorella la mattina è anche peggio. Ci alziamo per dirigerci verso l'aula di Trasfigurazione. Stranamente sono tutti fuori ad aspettare e la porta è chiusa. Ci sono studenti di ogni casata perché da quest'anno, per motivi organizzativi, hanno deciso di unirci tutti.

Ron ci saluta da lontano e quindi ci avviciniamo a lui.

R: "Buongiorno ragazze, come state?"

E: "Tutto bene, grazie. Ma cosa sta succedendo?"

H: "Non lo sa nessuno. Sembra che la McGranitt stia parlando con qualcuno ma quando siamo arrivati la porta era già chiusa e nessuno ha visto di chi si tratta..." neanche il tempo di finire la frase che la serratura si sblocca e la professoressa sporge la testa permettendoci di entrare.

P.M. "Scusate l'attesa, adesso vi racconterò tutto. Vi chiedo solo, una volta entrati, di non fare baccano. Non voglio sentire volare una mosca: nessun commento, nessun bisbiglio e soprattutto nessuna occhiataccia."

Non so cosa stia succedendo ma di certo non è rassicurante. E ho ragione a preoccuparmi. Appena entrata noto che seduto su uno dei banchi c'è un ragazzo: la pelle chiara come la neve e i capelli di un biondo platino difficile da confondere. Istintivamente allungo la mia mano all'indietro per prendere quella di Harry. Non posso credere che Draco sia proprio lì davanti a noi. Ci guarda uno ad uno mentre entriamo e i suoi occhi color ghiaccio ci scrutano dall'alto verso il basso come hanno sempre fatto. Un ghigno di compiacenza prende vita sul suo viso ogni volta che incrocia lo sguardo terrorizzato di qualche studente. Harry varca la porta dell'aula subito dopo di me e lo sento irrigidirsi non appena posa gli occhi su Malfoy. Non posso credere che lo studente incappucciato che aveva visto Harry ieri fosse veramente lui. Se fino a quell'istante Draco aveva mantenuto uno sguardo orgoglioso e truce, non appena incrocia gli occhi di Harry si tradisce e fa trapelare per un secondo un briciolo di paura. Non appena tutti prendiamo posto la McGranitt richiude la porta e si mette davanti alla cattedra.

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