Capitolo 8: come non detto

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Dopo aver cenato torno in Sala Comune con Eveline, Chantal e Jenny. Ci sediamo sulle mega poltrone davanti al caminetto ancora spento (per fortuna le giornate sono ancora abbastanza calde) e parliamo di come sia andata la giornata.

E: "La lezione di Babbanologia oggi è stata super interessante. Incredibile come abbiano trovato mille soluzioni ingegnose per vivere senza magia. Voglio dire... gli impianti elettrici sono qualcosa di eccezionale!"
Ha una famiglia di soli maghi da generazioni quindi non ha mai saputo nulla del mondo dei Babbani. È davvero divertente vederla emozionarsi per queste cose. Io ormai ci sono abituata perché la migliore amica di mia mamma è una Magonò e ho passato molto tempo a casa sua da piccolina. "Amore mi raccomando, non usare la magia qui. Altrimenti zia Ginevra si rattristisce" mi diceva. È stato molto difficile all'inizio ma dopo un po' ci ho preso l'abitudine.

C: "Voi vi siete iscritte a qualche corso pomeridiano? Io non ho ancora scelto e ho sentito che alcuni sono già iniziati...Non so cosa fare!"

J: "Vieni con me a giornalismo. Ti ci vedo bene vista la tua passione per i gossip"

I: "Io ho fatto oggi la prima lezione di Duello, è divertente"

C: "Chi altro c'è con te?"

I: "Hermione, Haltin, Fredion e Malfoy" appena pronuncio il suo nome mi torna in mente la mia sfacciataggine nella risposta che gli ho dato e mi viene da ridere.

C: "Boh ci penserò"

Dopo una buona mezz'ora decidiamo di andare a dormire. Appena entriamo in dormitorio inizio a preparare la borsa per le lezioni del giorno successivo. Mentre mi sposto da una parte all'altra della stanza sento gli occhi della mia migliore amica puntati addosso, che mi seguono ovunque io vada. Mi giro verso di lei e alzo le sopracciglia stranita. Non dico nulla ma i miei occhi le chiedono cosa diavolo voglia da me.

E: "Non guardarmi così, sto aspettando una spiegazione"

I: "Cosa vuoi che ti spieghi. Domani abbiamo lezione e sto preparando i libri"

E: "Cosa? Ma no, non mi riferisco a quello che stai facendo!"

La guardo confusa.

E: "Malfoy"

I: "Eh?" non capisco cosa intenda.

E: "Sei arrossita prima dicendo il suo nome, e anche ora che l'ho nominato io... cosa mi nascondi?"

I: "Io non sono arrossita" le dico sentendo il mio viso più caldo di prima. Mi sono appena tradita.

Eveline continua a guardarmi con il sopracciglio alzato in attesa di una risposta.

I: "Ok" dico esasperata sedendomi sul letto. "Ma non è successo niente di che"

Le racconto l'episodio di poche ore prima nella Sala Grande e alla fine scoppia a ridere.

E: "Guarda guarda che monella. Non me lo sarei mai aspettato da te Saretta" mi prende in giro.

I: "Dai non scherzare, è stato imbarazzante e potevo benissimo evitarlo"

E: "Secondo me l'hai stupito... in positivo. I ragazzi impazziscono quando una non si fa problemi con i doppi sensi. A maggior ragione se a primo impatto sono delle santerelline"

I: "Se lo dici tu... a me continua a sembrare fuori luogo"

Andiamo ufficialmente a dormire.

Il giorno seguente mi sveglio un po' confusa. Ho fatto uno strano sogno, estremamente vago. Mi ricordo solo di alcuni elementi sparsi: sicuramente ero ad Hogsmade con alcuni amici. C'erano Harry ed Eveline ma gli altri non avevano un volto definito, sono quasi sicura del fatto che stessimo parlando di Quidditch e che siamo andati a vedere una partita. Però non ho idea né di chi giocasse, né dell'esito finale... ho solo il vago ricordo di uno dei giocatori. Capelli biondi e divisa verde, mi ricordava terribilmente Malfoy ma non sono sicura fosse lui. Forse parlare ieri sera con Eveline mi aveva dato alla testa...
Comunque mi ricordo anche di aver sognato mia sorella ad un certo punto, non so cosa c'entrasse nel quadro generale ma dettagli.

A proposito di mia sorella, oggi devo passare il pomeriggio con lei. Dobbiamo parlare, perché tra una cosa e l'altra non ci vediamo da troppo tempo. Le ultime due settimane abbiamo saltato il nostro solito incontro perché dovevamo entrambe studiare, ma questa volta non possiamo rimandare assolutamente. Arrivate in Sala Grande mi avvicino un attimo al tavolo dei Serpeverde per parlarle.

I: "Eli, dopo a che ora ci vediamo?"

E: "Ho lezione fino alle 14.00, quindi dimmi tu quando ti è più comodo. Basta che poi sia libera per le 17.00 io e Mackenzie ci troviamo con alcuni suoi amici. Mi ha detto che uno dei due le ha chiesto di me!"

I: "Boh facciamo per le 15.30 al solito posto"

X: "Ma guarda guarda" una voce fin troppo riconoscibile biascica alle mie spalle "solo perché ieri ti ho rivolto la parola non vuol dire che puoi stare al mio tavolo come niente fosse Tassorosso"

I: "Oh per l'amor del cielo Malfoy, si da il caso che il TUO tavolo è lo stesso di mia sorella. Non montarti la testa.... comunque non ti scomodare, me ne stavo andando"

Non so come ieri sera mi sia passata per la testa anche solo minimamente l'idea che ci stessi involontariamente provando con lui. Non c'è pericolo che mi prenda una cotta per una persona che ha un atteggiamento così scontroso.

Dopo le lezioni raggiungo Elisa sotto il portico dove ci siamo date appuntamento.

E: "Eccoti finalmente"

I: "Scusa mi sono persa a parlare con Harry"

E: "Che strano, non l'avrei mai detto" mi dice ammiccando. Da quando lo conosco passo molto tempo con lui e, se non siamo insieme, ci mandiamo lettere via gufo. Elisa si è fatta un'idea sbagliata del nostro rapporto ed è convinta che prima o poi lascerà Ginny e si dichiarerà a me. "Non è sano che tra voi ci sia una semplice amicizia. Qualsiasi cosa che fai devi raccontargliela, anche la più inutile. Se non si è ancora stufato di te l'unica opzione è che sia stra cotto".

Cambio discorso perché più provo a spiegarle come stanno le cose più lei si convince che tra Harry e me ci sia qualcosa.

I: "Quindi l'amico di Mackenzie  ha chiesto di te, eh? Merita?"

E: "Oh si, è un figo da paura. Ha i capelli biondo cenere, gli occhi verdi e l'apparecchio. Forse lo conosci pure, si chiama Reed."

I: "È quello di Corvonero di cui mi hai parlato all'inizio dell'anno?"

E: "Si quello"

I: "Mmmm, dovrai farmelo vedere prima o poi."

E: "Lo farò"

Parliamo del più e del meno, mi chiede di Malfoy e a cosa si stesse riferendo quella  mattina, mi tormenta ancora con Harry cercando di convincermi, inutilmente, che sono persa di lui e poi iniziamo a fare una lista di argomenti di cui avrebbe potuto parlare con Reed. Ad una certa guarda l'orologio e mi saluta.

E: "È tardi, vado. Ci vediamo"

I: "Si va bene. Ah, e mandami un gufo stasera. Voglio sapere come va!"

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