Capitolo 45: piccoli passi avanti

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Negli ultimi giorni, dopo l'episodio in bagno, l'atteggiamento di Draco non è più lo stesso. È molto più razionale e contenuto. Non dico che la cosa mi dispiaccia, forse stavamo esagerando, ma non ho ancora capito il perché di questo cambio repentino.

Ho deciso di non proferire parola in merito. Già lo vedo abbastanza strano così. Per certi versi è tornato a chiudersi come faceva all'inizio, come fa con tutti gli altri.
Continua ancora a parlarmi e a trattarmi bene, però percepisco come dei paletti nei miei confronti.

I: "Non lo so, secondo te ho sbagliato a fare qualcosa?" chiedo ad Ev nel panico.

E: "No tranquilla. Ci sarà un motivo esterno. Non dipende da te" mi rassicura guardandomi come di solito si guarda un bambino che descrive il mondo con estrema innocenza.

Mi mette a disagio quando mi guarda così. È una domanda lecita. Alla fin fine faccio tanto la gradassa ma Draco è la mia prima storia seria. Non ho mai fatto niente con un ragazzo prima di lui e nessuno nasce imparato. È possibile che io abbia sbagliato qualcosa e il fatto che Eveline mi guardi come se fossi una bambina mi fa un pesare ulteriormente il mio essere alle prime armi in queste situazioni.

E: "Non prendertela, dico solo che per quanto tu possa essere inesperta non si sarebbe fermato. Ti avrebbe solo indirizzata meglio. Dev'esserci un'altro motivo. Ne sono certa"

I: "E ma quale? Non sembra intenzionato a parlarne di sua spontanea volontà e se provo a chiederglielo ho paura che si chiuda ulteriormente"

E: "Lascia stare. Magari aveva solo paura di correre troppo. Harry non ti parla, e se qualsiasi cosa avreste fatto fosse venuto fuori sareste morti. Entrambi. Magari vuole solo aspettare che le cose si risolvano perché non vuole che tu stia male ulteriormente"

I: "Si boh. Non lo so, forse hai ragione"

Il suo punto di vista ha senso, eppure non mi convince. Se il pensiero di Harry non ha frenato me, perché avrebbe dovuto frenare lui?
Ma è inutile scervellarsi troppo. Alla fin fine il bagno di Mirtilla non era il posto più adatto a prescindere, quindi forse meglio che sia andata così. 

Anche Ginny ed Hermione mi dicono di non preoccuparmi troppo.

H: "I ragazzi sono strani. Ogni tanto se ne escono con atteggiamenti assurdi. Non farci caso. Non ne vale la pena. Sono più bipolari di noi" 

G: "Confermo. Non hai idea delle litigate con Harry. Ogni tanto si fa problemi assurdi e inesistenti. Gli prendono periodi in cui sembra irriconoscibile ma poi torna sempre in sé."

I: "Se lo dite voi, mi fido" è vero, mi hanno tranquillizzata...eppure continuo ad avere una strana sensazione che non mi convince. Probabilmente mi sto solo facendo film inutili. 

Saluto le ragazze e vado verso la serra 4, la professoressa Sprout mi ha chiesto di aiutarla a fare l'inventario. 

Cammino senza guardare dove vado, ancora persa nei miei pensieri e sbatto contro qualcuno.

I: "Oddio scusa" dico alzando gli occhi. 

X: "Nessun problema" mi risponde il ragazzo che ho colpito soprappensiero girandosi verso di me.

Un gelo cala su di noi non appena incrociamo lo sguardo. 

I: "Harry" lo saluto accennandogli un sorriso imbarazzato. 

H: "Ciao" mi risponde contro ogni aspettativa. Sembra combattuto. È indeciso se continuare a parlarmi o andarsene e ignorarmi come fa di solito. 

Lo guardo supplice ma non gli dico, né gli chiedo nulla. Deve essere lui a scegliere. 

H: "Come stai?" mi chiede contro ogni aspettativa. Ultimamente mi sono abituata ad aspettarmi sempre il peggio. 

I: "Non mi lamento" gli rispondo cercando inutilmente di non far trapelare troppo la gioia che provo in questo momento. "Tu come te la passi?"

H: "Abbastanza bene dai, grazie" mi risponde guardandosi le scarpe e grattandosi la testa imbarazzato. 

Resto lì in completo silenzio. Sono tardi e dovrei andarmene ma non ho il coraggio di farlo. Non posso sprecare l'occasione. Solo che non ho la minima idea di cosa dirgli.

Attendo nervosamente nella speranza che mi comunichi in qualche modo cosa fare. 

H: "Beh, ci si vede in giro" mi saluta alzando finalmente la testa. "Ho gli allenamenti" si scusa. 

I: "Oh, si certo. Ciao" dico tornando sui miei passi. Sono al settimo cielo. È la cosa più vicina ad una conversazione che abbiamo da settimane. Ed è meglio di qualsiasi cosa io mi aspettassi ad essere sincera. 

H: "Sara, magari uno di questi giorni ci vediamo?" mi chiede da lontano tutto d'un fiato. 

I: "Volentieri" gli rispondo sfoderando un sorriso enorme. 

Sento il cuore battere all'impazzata e le gambe quasi tremarmi per la felicità. Forse l'attesa è finita. Forse riuscirò a risolvere le cose con Harry. Forse è finalmente arrivato il momento. Non so  nemmeno come definire la gioia che provo. 

Raggiungo la professoressa e la aiuto a contare gli attrezzi da giardino e a fare una lista dei semi e delle piante che abbiamo in classe. 

P.S. "Ti vedo particolarmente radiosa oggi. Mi piace la tua positività, la tua energia" inizia a fare conversazione mentre risistemiamo tutto quello che abbiamo tirato fuori. 

I: " È una bella giornata" le rispondo in tutta onestà.

P.S. "È da un po' che non vedo un sorriso così smagliante sul tuo volto. Sono felice che abbia ritrovato te stessa." 

I: "È stato un periodo un po' strano, ma penso che le cose stiano per tornare al loro posto." le comunico senza nascondere un ulteriore sorriso. 

P.S: "Lei e il signorino Malfoy siete in sintonia?" mi domanda contro ogni mia aspettativa. 

La guardo imbarazzata e arrossendo. 

P.S. "Oh scusami, lo so che non sono affari miei ma le voci girano e non posso fare a meno di ascoltare" ridacchia. 

I: "Em si, tra me e Draco va a gonfie vele" le rispondo senza alcun timore. Non parlo spesso con la professoressa Sprout ma quando lo faccio è sempre piacevole. Forse perché è a capo della mia casa o forse perché mi trasmette sicurezza e protezione, non lo so ma sicuramente mi sento a mio agio a parlarle, di qualsiasi cosa. 

P.S: "Ed è per merito suo che sei così felice oggi? Ti ha fatto qualche bel regalo?"

I: "Ad essere sincera oggi sono felice perché ho appena parlato con Harry" le dico.

P.S. "Harry? Vi parlate di nuovo?"

I: "Non ufficialmente, ma ci sono buone probabilità che succeda. Mi ha chiesto di vederci" 

P.S "Oh che gioia. Ho sempre saputo che un'amicizia come la vostra sarebbe durata a prescindere." 

Non so cosa risponderle e la guardo confusa. È imbarazzante e divertente allo stesso tempo avere questo tipo di conversazione con lei.

P.S. "Oh, ti chiedo di nuovo scusa. Ma ormai sono anziana e queste cose non mi succedono più. Mi piace seguire le faccende degli studenti, mi ricorda i tempi in cui ero studentessa. Nel fiore degli anni, quando la vita aveva un sapore di libertà e freschezza che ora non ricordo neanche più..."

I: "Se ci tiene la terrò aggiornata" 

P.S. "Mi renderesti davvero felice" mi sorride. 

Finiamo di sistemare e mi dirigo verso la Sala Grande per la cena. Sono piena di energie e di positività. 

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