Capitolo 13: non voglio crederci

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P.F. "Vedo che ve la state cavando abbastanza bene. Ma ora vorrei farvi vedere i rischi che Legilimens può provocare. Per fare ciò in modo che capiate al meglio quanto pericoloso può essere questo incantesimo vorrei, con il loro permesso fare un azzardo."

Silenzio.

"Potter, Malfoy... vorrei che ve lo lanciaste reciprocamente a turno. Siete, io credo, i due maghi con il passato più contorto in questa stanza e quindi con i pensieri più affascinanti- sia in positivo che in negativo.- Vi do il tempo per prepararvi se volete, così sarete maggiorente in grado di difendervi con l'Occlumanzia."

Entrambi si alzano di scatto e si mettono al centro dell'aula. Non so chi dei due sia più voglioso di leggere la mente dell'altro.

P.F. "Bene Malfoy. Siediti e prenditi il tempo che ti serve. Inizierai tu." Si siede spavaldo e si concentra un paio di minuti. Poi fa un cenno con la testa. Gli sguardi di sfida che si lanciano mi spaventano. L'azzardo di Follein non promette nulla di buono.

H: "Legilimens"
Harry è immobile, la bacchetta fissa su Draco e il corpo rigido. Draco sfodera uno dei suoi soliti ghigni sul volto. Chissà a cosa diavolo sta pensando. Sembra soddisfatto e fiero di sé; i suoi pensieri scorrono e il suo volto si adatta a loro. Capiamo le sue emozioni ma non il motivo che le provoca. In un istante un'espressione provocante si palesa su di lui.
Harry sembra riprendere improvvisamente vita "Stai lontano da lei!" Non possiamo capire a chi si riferisce, probabilmente a Ginny, anche se mi sembra di vedere Draco guardarmi. Probabilmente è solo una mia fantasia.

P.F. "Vedete? Sembrava quasi che i due fossero fuori dal mondo. Per questo è molto pericoloso. Non ci si rende conto di quello che succede attorno. E più i pensieri sono coinvolgenti, più è facile perdercisi. Ma ora fate cambio. Potter, quando vuoi"

Anche Harry fa un cenno di consenso. Draco esordisce: "Legilimens". All'improvviso uno scudo si crea dalla punta della bacchetta di Harry mentre l'incantesimo di Malfoy gli rimbalza addosso. Ha usato Protego. Harry, avendolo preso alla sprovvista, riesce a controllare con più facilità i pensieri di Draco. Il suo volto ora trasmette terrore. Non ho mai visto tanta paura nello sguardo di una persona. In un secondo la paura si trasforma in dolore. Sta soffrendo terribilmente. Il professor Follein interviene e interrompe il flusso dei pensieri di Draco.

P.F. "Potter, non è quello che ti ho chiesto di fare. 70 punti in meno a Grifondoro"

Draco è ancora immobile, gli occhi che guardano nel vuoto e il respiro affannoso. Cosa diavolo stava succedendo nella sua testa? Cosa, nei suoi pensieri, lo aveva spaventato così tanto?
La campanella segna la fine dell'ora e lui ne approfitta per schizzare fuori dall'aula.

H: "Piangeva come una bambina, dovevate vederlo..." racconta ciò che ha visto a un gruppetto di Grifondoro che sembrano colpiti e lo apprezzano nonostante i numerosi punti che hanno appena perso per colpa sua.

I: "Harry ti sembra il caso?" intervengo. Non è giusto che racconti gli affari di Malfoy in giro, a maggior ragione se li ha scoperti con l'inganno.

H: "Rilassati Sara. Non sto facendo nulla di male"

I: "Non sapevo che raccontare i fatti degli altri in giro non fosse nulla di male." mi irrigidisco. Tento di mantenere un tono calmo ma è particolarmente difficile.

H: "Ma dai, è Malfoy."

I: "E allora? È una persona, e tu hai invaso la sua privacy senza il suo permesso. Non ti senti minimamente in colpa?"

H: "No"

Sono scioccata. "Sei incredibile!" sbotto "Dai, se fosse stata una qualsiasi altra persona non lo avresti mai fatto. E se lo avesse fatto lui a te saresti diventato matto" Sono veramente senza parole. Non si è reso conto di averlo fatto stare male? Solo io l'ho visto morire dentro davanti a tutti?

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