Capitolo 44: il bagno di Mirtilla

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D: "Bellezza che ti va di fare?" mi chiede prendendomi alla sprovvista.

I: "Draco Malfoy! Mi hai spaventata" lo rimprovero mentre raccolgo la borsa che ho fatto accidentalmente cadere a terra sobbalzando.

Mi prende per la vita, mi avvicina a lui e mi bacia ridendo.

D: "Ti spaventi per così poco?" mi chiede con lo sguardo da superiore e accennando un ghigno.

I: "Oh si, sei una persona terribile. Hai sentito cosa si dice in giro di te? Come osi toccarmi" lo prendo in giro.

D: "Sono ufficialmente offeso" dice mollando la presa e facendo per andarsene.

I: "No Draco, non te ne andare. Ti prego" lo imploro scherzando. Si ferma in mezzo al corridoio.

D: "No, è inutile. Hai perso la tua occasione. Non sei più degna di me" continua teatralmente.

Non so perché ma ci ritroviamo sempre a fare questi giochetti. Inutili direi, ma mi diverte un sacco ahahaha.

I: "Dai ti prego, lasciami rimediare" lo supplico con un sussurro dopo averlo raggiunto.

Si gira verso di me e mi guarda incuriosito. Esattamente la reazione che mi aspettavo.

D: "E cosa hai intenzione di fare?" mi domanda eccitato.

Mi bagno le labbra e mi mordo il labbro inferiore.

I: "Lo vedrai"

Lo prendo per mano e faccio in modo che mi segua. Siamo in primo piano quindi so esattamente dove portarlo. Faccio per oltrepassare la porta ma si blocca.

D: "Io non ci entro nel bagno delle ragazze, nonostante la cosa sia molto intrigante mi rifiuto di entrare." mi dice restio.

I: "Non entrerà mai nessuno, fidati" gli dico per convincerlo. Solitamente ci si aspetterebbe il contrario, ma in questa relazione le cose non sempre vanno come ci si aspetta. Anzi, l'esatto opposto direi.

Mi guarda ancora poco convinto.

I: "Voglio solo restituirti il favore dell'altro giorno" gli dico con tono ammiccante entrando e chiudendo la porta dietro di me.

Neanche il tempo di accostarla del tutto che sento uno scricchiolio e un vuoto sotto i miei piedi.

Draco è entrato e mi ha presa in braccio. Ha iniziato a baciarmi e mi sta portando verso i lavandini, dove mi fa sedere.

Tra un bacio e l'altro lo sento ansimare qualche parola.

D: "Come fai ad esser certa che non verrà nessuno qui dentro?"

I: "Mirtilla Malcontenta" gli rispondo prima di rifiondarmi sulle sue labbra.

Non penso abbia capito a cosa mi stia riferendo ma capisco che non gli importa più dal modo in cui inizia muovere le sue mani sul mio corpo. Lo sento risalire dal mio fianco fino al collo facendo aderire la mano ad ogni centimetro che tocca. Fa in modo che i nostri corpi entrino completamente in contatto e mi stringe più forte che mai.

Sorrido sentendo l'effetto che gli faccio contro di me.

I: "Datti un contegno Malfoy" lo istigo guardando verso il basso.

D: "Non sei nella posizione di parlare Tassorosso. Fai ciò che hai detto oppure non credo che potrò perdonarti." dice staccandosi da me e abbassandosi la zip dei pantaloni.

Lo guardo sorpresa e divertita. Mi piace vedere quanto mi voglia e mi piace il fatto che non si sforzi neanche di contenersi. È sfacciato e sicuro di sé. La combinazione perfetta.

Senza pensarci due volte mi alzo e mi avvicino a lui. Mi metto in ginocchio e faccio ciò che gli ho promesso.

Durante ogni movimento continuo a guardarlo dal basso. È così affascinante mentre si concentra su quello che faccio. Mi fa letteralmente impazzire.

D: "Oh mio Dio" sospira senza forze dopo qualche minuto.
Mi rialzo leccandomi il labbro superiore soddisfatta mentre si chiude i pantaloni.

D: "Ci sai davvero fare" dice facendo pressione con  il pollice sulla mia bocca.

I: "Lo so" dico semplicemente.

Sono più maliziosa di quanto avessi mai potuto neanche lontanamente immaginare. A volte mi meraviglio di me stessa. Eppure con Draco mi riesce tutto così naturale. Non mi faccio problemi, in nessun senso. Mi lascio semplicemente trasportare. E non mi sono mai sentita più libera e a mio agio con me stessa.

X: "Oh no, mi sono persa lo spettacolo" ci interrompe una voce particolarmente odiosa. Mirtilla.

I: "Ciao Mirtilla" la saluto semplicemente.
Draco si stacca da me agitato ma si rilassa non appena vede il corpo argentato fluttuare davanti a noi e ridere tra sé e sé.

M: "Cosa ci fate qui?"

I: "Niente di che" stronco il discorso. Non mi è mai stata particolarmente simpatica.

M: "Come no... Ho sentito le voci che girano su di voi. Dalle tubature si sente di tutto" ridacchia compiaciuta.

D: "Non sono affari tuoi in ogni caso" sbotta. Non la sopporta. Lo si capisce al volo.

M: "Ma certo" cambia tono abbandonando il suo sorrisetto soddisfatto e tornado alla solita voce lagnosa "usiamo il bagno di Mirtilla per fare porcherie...tanto non entra nessuno! E poi non vi degnate neanche di rendermi partecipe." se ne va in lacrime indispettita.

D: "Suscettibile la ragazza"

I: "Lo è sempre stata...basta farci l'abitudine." alzo le spalle "Ma non è importante ora." dico ricominciando a baciarlo dolcemente.

Risponde senza fare troppe domande e inizia a sbottonarmi la camicia della divisa. Lo lascio fare. Mirtilla non dovrebbe tornare per un po' .  Mi mette una mano dietro la schiena nuda e sussulto quando gli anelli gelidi mi sfiorano nel suo tentativo di avvicinare i nostri corpi.

Mi guarda il seno pieno di desiderio, che trasmette con un ghigno a trentadue denti, e poi ricomincia a baciarmi. Ogni mio movimento è dettato dall'istinto. Nessun muscolo connette al cervello prima di agire, lo fa e basta.

Gli tolgo la cravatta e gli sfilo il maglioncino. Nel mentre inizia a baciarmi il collo facendomi perdere ogni senso del pudore.
Gli apro la camicia e inizio a lasciargli teneri braci sul collo fino al petto. Lo guardo negli occhi e noto che l'iride azzurra è quasi invisibile, sovrastata dal nero delle pupille dilatate.
Tento di sfilargli la camicia ma il suo sguardo cambia in mondo repentino.

Da pieni di desiderio i suoi occhi si fanno freddi e distaccati, trasmettendo prima un breve attimo di debolezza. Molla lentamente la presa e si allontana da me quel tanto che basta per far disperdere l'energia che ci aveva travolti.

Sono molto confusa e delusa in un certo senso. Perché non vuole spingersi oltre?

D: "Non è il momento"  mi dice semplicemente sistemandosi accuratamente la camicia. Mi sembra dare particolare attenzione alla manica sinistra.

Non ci penso e mi rivesto, mi sistemo i capelli e poi esco assieme a lui.

Strano, davvero strano.

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