Capitolo 61

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"Ma da quante profonde ferite
usciranno farfalle libere"
A.Merini

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Guardo con attenzione le gocciole d'acqua scivolare lente contro il vetro del finestrino.
Vedo in secondo piano il bosco e il cielo grigio, che non fanno che aumentare il mio malumore.
Sembra tutto così...triste.

Respiro lentamente mentre vedo Brandon accanto a me sospirare.

Non ci siamo parlati tanto nelle ultime ore, dopo aver letto quello strano messaggio nella chat di Marcus non ho la forza di chiedergli nulla.
Mio padre è all'ospedale, non sta bene, e litigare con Brandon adesso, è l'ultima cosa che voglio.
Devo sicuramente informarmi meglio, anche il messaggio mi sembra fin troppo ovvio.
Devo ricordarmi, in ogni caso, di non fraintendere subito tutto, come purtroppo ho già fatto in passato.

-Ti vedo spenta...- Brandon appoggia una mano sulla mia coscia, stringendola leggermente e prendendomi alla sprovvista.
-È tutto okay...- dico senza guardarlo negli occhi, perché non riuscirei mai a mentirgli e lo noterebbe subito.
-Hai fame? Ti porto a mangiare qualcosa...-
-No, no- lo rassicuro.
Non ho il minimo appetito in questo momento.

Sono sicura che per avere delle risposte concrete dovrò, pur controvoglia, rivolgermi a Marcus.
So che questa cosa farà infuriare Brandon ma ho bisogno di chiarimenti, e per quanto io mi fidi di lui, in questo momento so che non mi darà delle risposte concrete.
Che sia per non ferirmi, o per questioni personali, non mi interessa.
Io capirò quello che è successo, e non lascerò che i pensieri negativi rovinino la nostra relazione.
Prima di prendermela con lui, stavolta, avrò le idee chiare.

Quindi, appoggio una mano sulla sua, e lo vedo rilassarsi sullo schienale del sedile.
Lo guardo con la coda dell'occhio.

So che Brandon è una persona irascibile, talvolta fin troppo violenta ed egocentrica, ma sarebbe davvero in grado di commettere un omicidio?

E soprattutto, se fosse vero, perché non ne ha mai parlato con me?
Era a quello a cui si riferiva Marcus quando ha detto che dovrei stare attenta a lui?

Io non ho paura di Brandon.
So che non mi farebbe mai del male.

-Ascolta ho visto un fast food qui vicino...so che dici di non avere fame ma ti conosco, una volta entrati ordinerai tutto il menù...perciò direi di entrare...- dice con un mezzo sorriso, parcheggiando la macchina.

Sorrido a mia volta, perché ormai mi conosce fin troppo bene.

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-Pensavo ci fosse meno gente...- sento Brandon tenermi stretta accanto a lui mentre osserva con attenzione tutte le persone presenti all'interno del fast food.
-Già, anche io...- mormoro sorprendendomi.
Il giorno dopo Natale cosa ci fa qui tutta questa gente?
È un po' strano.
Nonostante ciò non posso fare a meno che si tratta principalmente di famiglie.

Una volta seduti al tavolo mi levo il pesante giaccone che avevo addosso.
Mi sistemo un po' i capelli e mi guardo intorno.
Quando punto di nuovo lo sguardo davanti a me noto che Brandon mi sta fissando, analizzandomi attentamente.

-Cosa c'è?- domando arrossendo sotto ai suoi occhi.
-Sei bellissima- dice senza staccare lo sguardo.
Io lo distolgo.
Ho ancora indosso il vestito per la cena di Natale, nonostante i capelli palesemente arruffati devo dire che i suoi complimenti mi fanno stare realmente meglio.

-Grazie...- dico iniziando a leggere il menù.
Ho voglia di qualcosa di caldo...

-Ti prendo una cioccolata calda, okay?- domanda lui, come leggendomi nel pensiero.
Sorrido -Te non la prendi?-
-Mi basta un caffè, Natalie...- scuote la testa.

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