Capitolo 7

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"Contano due principi:
Non farsi mai troppo illusioni e non smettere di credere che ogni cosa che fai potrà servire"
I.Calvino

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"Svegliami alle 6, anche se la riunione inizia alle 10, voglio essere preparata"

Avevo detto la sera prima a Kevin, fidandomi di lui e delle sue parole rassicuranti.

Inutile dire che alle 9 sono ancora a russare nel letto, a godermi il sonno, fino quando sento dei colpi forti provenire dalla porta.

Mi alzo camminando a zig zag ancora mezza addormentata.
So di chi si tratta, lì per lì non ci dò peso.
La mattina è come se il mio cervello non si collegasse totalmente con il corpo, quindi i pensieri e i problemi passano in secondo piano.

La apro.
Kevin, con addosso una camicia e dei pantaloni eleganti sta annaspando, mentre si appoggia con fatica al muro.

-Se devi morire vai da un'altra parte...- lo fisso con un mezzo sorriso, ha un aspetto orribile.
-Mi sono svegliato tardi...- parla velocemente, mi fa un po' tenerezza...
-Scusa...- aggiunge poi, con sguardo carico di rimpianto.

Alzo le spalle, non è colpa sua se entrambi siamo dormiglioni.
-Tranquillo...- poi poso per un attimo lo sguardo in terra.
-Forse non è stata una buona idea il mio piano, non ho chissà che per farmi bella...- guardo la mia valigia ancora in disordine, appoggiata in terra.
Non mi sono neanche presa la briga di sistemarla...

Kevin, però, mi guarda in cagnesco, segno che non è d'accordo con me.
-Non dire così...- dice infatti.
-Pensa alla bionda tinta e alla faccia che farà vedendoti vestita e truccata...- mormora sorridendo e mi viene automatico ricambiare.

Non ha tutti i torti, il mio aspetto quotidiano non è nulla se comparato a quello di me versione "festa" "elegante"
Sono sempre stata una ragazza semplice, ma quando voglio apparire, faccio di tutto per essere al centro dell'attenzione.

-Già...- annuisco -Ci vediamo dopo, allora...- lo saluto.
-E cerca di non svenire guardandomi!- aggiungo chiudendo subito la porta.

Sospiro, appoggiandomi al muro e guardando la stanza.

E adesso che diavolo faccio?

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Dieci minuti dopo sto passando la piastra, notando la lunghezza dei miei capelli biondi.
Passo le dita tra essi, sono davvero belli.
Devo anche ammettere che mi piace il risultato, mi da già un aria diversa, quasi più ordinata.

Adesso devo truccarmi...oh no.

Ci metto mezz'ora a renderlo decente.
Noto probabilmente ho esagerato con il mascara perché adesso i miei occhi sembrano il doppio grandi di quello che dovrebbero, ma sono troppo stanca per aggiustarlo e decido di non aggiungere altro.

Per il rossetto opto un colore scuro, qualcosa che dica,
"oh si sono, figa lo so" e cerco di migliorare il mio colorito pallido con un po' di fard sulle guance.

Ci sta dai.
Sembra che sto per andare in discoteca...
Ma ci sta dai.

Ormai mancano si e no dieci minuti e non so ancora come vestirti.
La mia mente ha visualizzato qualche outfit ma ammetto che non sono sicura del risultato finale.

Tiro fuori un po' tutto quello che ho nella valigia, analizzando centimetro per centimetro.

Le uniche cose eleganti che mi sono portata dietro sono una camicetta aderente bianca e una gonna nera aderente utilizzata solo due volte per andare a ballare.

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