Capitolo 57

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"Hai il cuore troppo elegante per questa gente così spoglia"
E.Pelese

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Non ho la minima intenzione di alzarmi dal letto.
Brandon Evans è senza maglietta, sdraiato accanto a me, che sta dormendo.
Chi oserebbe muoversi o allontanarsi minimamente da qui?

Mi stiro, appoggiandomi successivamente al suo petto.
Ieri sera è stato bellissimo...come sempre d'altronde.
Ma mi basta guardare con attenzione il suo viso ed il suo corpo per vedere i lividi per capire che invece, la serata, non era andata a lieto fine.
Per una volta però, decido di dare ragione a Brandon, Jack stava diventando irritante ed evidentemente il suo intento era quello di infastidirlo.

Ma mai infastidire Brandon Evans...

Gli bacio il collo, sfiorandogli il mento.
La leggera barba mi fa il solletico, ma mi piace molto.
Dal suo respiro capisco che probabilmente è ancora nel mondo dei sogni, perché non si muove di un millimetro.

Una parte di me sa che questa "vacanza" gli farà bene, per staccare dal lavoro e rilassarsi, dato che ne ha fortemente bisogno.
Magari il suo caratteraccio è anche dovuto al fatto che si sveglia fin troppo presto di mattina.

Decido di alzarmi, lasciandolo ancora dormire.
Mi vesto velocemente, infilando una maglia e dei pantaloni lunghi, fa abbastanza freddo stamattina.

Quando esco, per andare in cucina, trovo mio padre già intento a preparare il caffè.
-Buongiorno...- mi sorride e noto che ha due occhiaie molto evidenti, scommetto che deve essere tornato a casa molto tardi.
Di solito lui e i suoi amici organizzano queste serate insieme, dove bevono birre e parlano fino quasi a mattina presto.
-Buongiorno...- mi siedo sul tavolo, davanti a lui, continuando a guardarlo.
Mi passa dei pancake, e sorriso, sa che gli amo.

Si risiede davanti a me, iniziando a mescolare un po' di zucchero nel caffè.
Ne mette sempre almeno tre cucchiai...
-A proposito di ieri sera, Natalie...- inizia e so benissimo dove vuole arrivare.
Mio padre odia la violenza e ieri Brandon ne ha usata fin troppa...

-Si...- dico aspettando che continui.
-Non so bene cosa sia successo, ma Brandon ha esagerato, a parer mio...- mi dice e annuisco, perché alla fine non ha tutti i torti.

La rissa è durata fin troppo, Jack aveva il volto ricoperto di sangue.
Mi vengono ancora i brividi...
-Si beh...- dò un colpo di tosse.
-Hai completamente ragione, però Jack stava diventando troppo fastidioso, papà...se fosse rimasto zitto e se fosse stato nel suo, tutto ciò non sarebbe successo- dico sinceramente, perché è la verità.

Mio padre rimane zitto per qualche secondo, starà sicuramente riflettendo.
Io comunque ho le idee chiare, so che Brandon questa volta ha agito solo di conseguenza.
Non c'è l'ho con lui, e sicuramente non passerò tempo a spiegargli che ha sbagliato, perché so che lo capirà da solo.

-Lui non ti piace?- chiedo a mio padre, con una stretta allo stomaco, aspettando la risposta.
Non sopporterei l'idea di sapere che a mio padre non vada a genio il mio ragazzo, sarebbe triste, e ci rimarrei molto male.
-Non è che non mi piace Natalie...è che non so cosa pensare- ammette.
-È una brava persona papà...- lo rassicuro guardandolo negli occhi.

L'espressione di mio padre sembra incerta, ma so che si fida ciecamente di me.
Nessuno dei due ha mai mentito all'altro.

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