Capitolo 26

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"I'm selfish, impatient and a little insecure.
I make mistakes, i am out of control and, at times, hard to handle.
But if you can't handle me at my worst, then you sure as hell don't deserve me at my best"
M.Monroe

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-Il tuo armadio non è molto femminile...- parla a voce alta Max mentre esamina con attenzione il mio guardaroba.
Non che ci sia molto da esaminare visto che ho principalmente solo jeans e magliette di colori chiari.
Alzo le spalle mangiando un po' di popcorn con Milly e Kevin sdraiata sul letto -Lo so...- rispondo sincera
-Ti sembro femminile?- gli domando poi.
Lui scuote la testa sorridendo mentre accarezza con le mani quella che sembra essere una mia felpa color pastello.

Sono circa un quarto alle dieci ed i miei amici sono qui per essere presentati a mio padre.
In realtà non so bene perché ho avuto questa iniziativa ma scommetto che sarà divertente incontrare tutti insieme la sua nuova fidanzata che, a quanto dice, è un "indovina".

Non credo a queste cose, sono molto realista, ma tentar non nuoce e poi se questa donna sembra andare d'accordo con mio lui, la tratterò con rispetto.

Kevin si alza dal letto stirandosi un po' le braccia
-Che stanchezza...- dice camminando un po' per la stanza mentre Milly rimane sdraiata accanto a me mangiando.

In realtà il sonno mi è completamente passato, in particolare da quando la mia testa non fa che pensare a Brandon e a quei dannati documenti con la mia faccia sopra.

Okay, so di star esagerando e che lui, essendo il mio capo, può avere tutte le informazioni necessarie sul mio curriculum.
Ma quella foto non mi ritraeva di profilo, come invece avrebbe dovuto essere sulla fototessera.
Era la stessa foto del mio annuale scolastico, l'ho riconosciuta perché i miei capelli erano più corti e il mio viso leggermente più tondo.
Non ho la minima idea del perché Brandon la abbia e di come sopratutto ha fatto per ottenerla.
Non centra niente con il mio lavoro, dato che ero al terzo anno, e sicuramente non ho acconsentito a niente di tutto ciò.

Dovrei semplicemente limitarmi a chiederglielo, magari si tratta di un informazione lavorativa.
E sicuramente lo farei...se non si trattasse di Brandon.

Una parte di me cerca di darsi una spiegazione.
Una qualsiasi spiegazione.

E probabilmente se non fossi una persona così ansiosa, me la darei;
quindi qualsiasi pensiero razionale viene spazzato via da
"Oh mio dio Brandon mi sta stalkerando, è pericoloso"

E so di sembrare patetica pensando questo.

Cioè andiamo, quest'uomo a mala pena mi sopporta, perché dovrebbe voler avere informazioni su di me?

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-Oh ecco...sta caricando...- dico allontanandomi dallo schermo del computer per mostrare a tutti i miei amici mio padre.
Tutti e quattro siamo rannicchiati nel letto, con varie schifezze a portata di mano.

-Natalie? Mi vedi?- chiede mio padre seduto accanto ad una bella donna dalla pelle ramata.
Ultimamente la connessione non è stata delle migliori e, vista la situazione in cui mi trovavo, non ho avuto il coraggio di farlo sapere al dirigente.
Quindi era da un bel po' che non lo vedevo e devo ammettere che sembra come rinato, si è fatto la barba e i capelli.
Gli occhi sembrano avere una luce diversa...
-Papà...- sorrido mettendo un braccio intorno al collo di Kevin
-Ti presento i miei amici...- e gli presento uno ad uno.

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