Capitolo 20

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"Sulla schiena trovi cicatrici, è lì che ci attacchi le ali"
E.Meta

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Con un gesto veloce allontano la sedia.

Lui mi guarda senza dire niente e la riavvicina con poco sforzo, mentre io continuo a fissare davanti a me.
-Te l'ho già detto che sei infantile?- dice e non posso fare a meno di notare che adesso siamo vicinissimi.
Io incrocio le braccia, quasi per nascondermi da lui
-Sbaglio o avevi detto di volermi lontana? Mi sa che tu sei incoerente però...- sorrido falsa piegando la testa di lato per osservarlo meglio.

Ma da quella distanza riuscivo benissimo a notare tutti i dettagli del suo viso, e dentro di me cercai vagamente di trovare dei difetti,
senza trovarne alcuno.

Perché visto da fuori, quest'uomo è dannatamente bello.

Ma se cerchi di conoscerlo la sua bellezza viene spazzata via da un arroganza, violenza fisica e verbale spietata, come se fosse superiore agli altri.
Come se gli importasse solo di se stesso.

Osservo le sue braccia che sembrano enormi rispetto alle mie e mi chiedo come sarebbe bello esserne circondata...
Continua a far scontrare le sue mani tra loro lentamente e rimango affascinata da questo insignificante gesto, che lui neanche sembra notare.

Vedo che i nostri piedi sono vicini, forse per caso, o forse di proposito.

So solo che improvvisamente la voglia di allontanarmi sparisce e decido di concentrarmi sui miei amici, per non pensare a ciò che sto provando.

Continuo ad ignorare Brandon mentre vedo Kevin e Milly cominciare a lavorare, ma il suo sguardo mi sta arrostendo viva quindi do un colpo di tosse.
-Ti serve qualcosa?- dico sempre senza guardarlo, perché puntando gli occhi nei suoi divento improvvisamente gelatina e la voglia di parlare a vanvera mi passa.

Lui ghigna e lo distoglie senza dire nulla e quindi alzo la voce
-Dovresti guardare le persone che devi giudicare dopo, non la sottoscritta-

E capisco di aver colto il centro quando noto molta gente avermi sentito e Brandon farsi improvvisamente più duro.

Ops l'ho messo in imbarazzo, povero cucciolo.

Resisto all'impulso di sorridere come un ebete mentre lo vedo respirare pesantemente per poi concentrarsi su Kevin e Milly.

Godo

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Dopo una ventina di minuti passati ad ignorarci capisco che in effetti guardare le persone lavorare è davvero noioso: I miei amici al contrario mio sono molto concentrati e ignorano completamente il pubblico.
Dopo che ho cercato di farmi notare in tutti i modi, mi sono arresa e ho iniziato a fingere di star seguendo anche io.

Solo mio padre quando lavora è interessante, perché mi spiega e parla con una tranquillità tale che anche un neonato apprenderebbe da lui.

Ma la realtà è che stavano andando bene entrambi e sarebbe stato impossibile per me individuare chi dei due è stato più bravo...
Non mi sfugge però che Kevin ha un modo molto più professionale di parlare rispetto a Milly e che quest'ultima è rimasta spesso ferma a ragionare su cosa fare.

Ma adesso me ne sto qui, con la mente rivolta a Max e la voglia di alzarmi per cercarlo.

Cerco di dare una spiegazione alla sua assenza ma trovo solo insulti nei suoi confronti per non essersi presentato.

Contro di me, magari anche senza volerlo, avrebbe vinto;
Con la sua esperienza passata e i maggiori anni di studi anche solo l'idea un confronto tra noi due sarebbe risultata stupida.

Cerco di scacciare quei pensieri e di passare il tempo.

Vedo il piede di Brandon vicino al mio quindi decido di fare un gesto stupido.
Infantile.

Gli tiro un calcio.

La sua scarpa si sarà spostata di si e no 2 centimetri ma vedo che lui sospira pesantemente e improvvisamente mi viene da ridere, perché probabilmente sta decidendo come uccidermi.

Quindi continuo a tirargli calci.

Lui non reagisce stranamente, forse perché si vergogna a comportarsi così in pubblico, e rimane immobile,
impassibile.

Io continuo a sorridere e sto per tirare l'ennesimo calcio quando la sua mano si posa improvvisamente sulla mia coscia.

E non sorrido più.
La guardo con curiosità e paura messi insieme mentre per calmarmi cerco di respirare profondamente

È solo una mano...

Ma quella di Brandon però...

Alziamo automaticamente gli occhi e ci guardiamo, ed è come se riuscissi a decifrare il suo sguardo che mi sta chiedendo di smetterla.

Quindi allontano in fretta il piede aspettando che lui faccia lo stesso con la sua mano.

Cosa che non succede perché un minuto dopo si trova ancora lì

Mi guardo intorno sperando che nessuno ci abbia visti e noto con fortuna che gli sguardi di tutti sono rivolti a Kevin e Milly che stanno lavorando con attenzione.

Poso di nuovo gli occhi su Brandon che sembra concentrato pure lui, tranquillo, come se non mi stesse toccando.

Forse sono l'unica che lo vede come gesto intimo.
Forse a Brandon tenere la mano sulla mia coscia non cambia niente...

Ed è giusto così, Natalie.

Decido di appoggiare la mia sopra per poi spostarla, ma lui me la ritira addosso, e compie questo gesto in automatico ogni volta che decido di scollarmela.

Sospiro e lo guardo
-La puoi levare?- dico a bassa voce.

In realtà mi piace, così grande, mi scalda e la terrei li,
Ma stiamo parlando della mano di Brandon signori e signore.

Quindi meglio levarla.

Lui finge di non avermi sentito.
Sospiro e sono sicura di avere in mente un idea, anche se stupida.

Ma tanto ormai

Fingo di scivolare dalla sedia, cadendo in terra e puntando l'attenzione di tutti su di me.
-Scusatemi!- mi giustifico alzandomi e nel farlo allontano di molto la sedia da Brandon, riuscendo nel mio intento di separarmi da lui.

Ma dal suo sguardo capisco che prima o poi, ci ritroveremo faccia a faccia senza scuse o vie di fuga.

Be MineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora