Capitolo 64

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"I am in love with the impossibility of us"
L. Eden

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Una volta entrata in casa, mi affretto a chiudermi in bagno, con la scusa di fare una doccia.
Per quanto Brandon abbia insistito per farla insieme a me ho cercato così tante scuse che si è arreso dopo circa 10 minuti.

Sospiro mentre guardo il mio riflesso allo specchio.
Mi sento in colpa a mentire all'uomo che amo.

Guardo il suo cellulare appoggiato sullo scaffale e non sono più così sicura di aver fatto la cosa giusta.

La mia intenzione è quella di prendere il numero di Marcus, in modo da poter parlare con lui senza che Brandon desti alcun sospetto.

Mi spoglio infilandomi un accappatoio e accendo l'acqua.
Deve sembrare tutto realistico...

Guardo verso la porta, sperando vivamente che Brandon sia rimasto sul divano nel soggiorno a fumare o guardare la tv.

E poi afferro il telefono.
Mi precipito sulle chat e noto che quella con Marcus è totalmente sparita...

Se prima ero confusa, adesso molto di più...

I miei dubbi non fanno che allargarsi quando noto che non c'è più traccia di nessun messaggio compromettente.
Il registro delle chiamate è vuoto.

Sembra come se fosse stato tutto eliminato.
Possibile che mia sia immaginata tutto?

Una vocina nella mia testa sembra quasi convincermi che in realtà sono io la psicopatica che si fa troppi film mentali.

-Impossibile...- mormoro mentre l'unica cosa che riesco a fare è scattare una foto di sfuggita al contatto di Marcus.

Penso di avercela fatta quando improvvisamente il suo telefono iniziare a squillare.

E non c'è niente di più assordante della suoneria di Brandon Evans.

-Cazzo...cazzo- mormoro mentre sento i suoi passi davanti alla porta.

La chiamata finisce, e sospiro di sollievo quando sento bussare alla porta.

-Natalie?- la voce di Brandon mi fa capire che non ho più via di scampo.

-Un attimo!- urlo prima di precipitarmi sotto la doccia, cercando di bagnarmi il più possibile, per fargli credere che era veramente quello il mio intento.

Una volta con i capelli bagnati, mi affretto a rimettermi l'accappatoio e, con un ultimo sospiro apro la porta.

Brandon, con le mani in tasca, mi sta osservando dall'alto verso il basso.

Il suo sguardo è indecifrabile anche se riesco a cogliere un misto tra sorpresa e rabbia.
-Ho sentito squillare il mio telefono...- mi spiega, senza spostare gli occhi dai miei.

-Oh...si...- glielo porgo
-Devi per sbaglio averlo lasciato qui in bagno...- cerco di essere il più convincente possibile mentre lo vedo osservare la chiamata persa.

-Qualcuno di importante?- domando con un sorriso, per metterlo alle strette, ma lui scuote la testa.

-No, no, probabilmente no perché il numero non è salvato...- mi spiega mentre spegne il cellulare.

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