Capitolo 28

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"Stai
Com chi ha voglia
Di stare con te
Anche quando tu
Gli fai passare la voglia"
G.Evan

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Sono dieci i minuti in cui di solito Brandon resta a fumare con i suoi amici.
Ho dieci dannati minuti per entrare in camera sua, trovare il mio fascicolo e tornare nella mia stanza senza che si accorga di nulla.
Non ho idea delle conseguenze.

-Che ore sono?- mi chiede Max sdraiato sul letto stanco.
-Mancano cinque minuti alle undici- gli dico subito.
Lui alza un sopracciglio, i capelli blu tutti disordinati gli danno un'aria simpatica -Sei sicura che esca sempre a quest'ora?-
-Si...- rispondo prontamente fissando la porta con attenzione
-Brandon Evans è un uomo amante dell'ordine e della precisione, uscirà alle undici, come sempre-
-Ma come facciamo a capire quando uscirà?- mi chiede Max
-Dobbiamo stare in silenzio...- gli dico -Di solito sbatte la porta molto forte e si sentirebbe a chilometri-

Lui si risdraia e rimaniamo zitti per i successivi minuti.
Quando finalmente sentiamo una porta sbattere.

Do una spintarella a Max -È il momento...-
-Non so se è una buona idea, Natalie...- mi dice lui incerto ma io continuo e mi avvicino alla porta.
-Dai andiamo!- gli dico aprendola leggermente.
Riesco a intravedere Brandon camminare nel lungo corridoio, le spalle larghe riconoscibili ovunque e i passi sicuri che solo lui potrebbe avere,
ed una volta che ha svoltato l'angolo,

Corro in camera sua.

-Natalie!- Max dietro di me corre ma con sguardo di rimprovero, girando continuamente la testa a destra e sinistra
pronto ad un attacco.

Una volta entrata in camera di Brandon probabilmente non mi sarei mai aspettata di vederla cosi,

Monotona.

Pareti bianche, pavimento in legno scuro, letto enorme e un comodino di altrettanta misura.
Neanche una foto, un po' di colore...

-Sono ancora convinto che non sia una buona idea..- sento il mio amico vicino alla porta che guarda con un'ansia percettibile, continuamente fuori.
Io però mi avvicino al grande comodino e cerco con lo sguardo quel dannato fascicolo.
Ce ne sono migliaia di fascicoli qua sopra, come farò a trovarlo?

Cerco di spostare gli innumerevoli fogli con le mani, senza però spargerli troppo.
Controllo velocemente ogni pagina e trovo solo fogli noiosi.

Documenti su documenti su documenti...
Come può quest'uomo rinvenirsi in mezzo a tutto questo casino?

-Sbrigati Natalie!- Max continua a guardare fuori, l'ansia percettibile a distanza.
-Ci sto provando...- gli dico frustata io.

Apro il primo cassetto e trovo una cartellina nera.
Decido di aprirla e capisco di aver trovato ciò che cercavo.

Ma quando vedo i fascicoli, rimango senza parole...

Sul primo foglio ci sono io, probabilmente in prima superiore, con l'apparecchio e una coda storta, che sorrido davanti all'obbiettivo pronta per la foto.
"...Natalie Flores primo anno nella nostra scuola, la ragazza per quanto minuta ha deciso di seguire l'indirizzo di meccanica delle macchine/autoriparatore e sembra cavarsela abbastanza bene..."
Quelle parole le avevo gia sentite e lette, pronunciate dal preside della mia scuola che aveva deciso di scriverle proprio al di sotto della mia foto.

Ma come fa Brandon ad avere queste cose?

Scuoto la testa girando la pagina.

Io in seconda superiore, senza apparecchio, con occhiali da sole sulla testa, sorrido con la tipica maglia che andava di moda a quei tempi che ritraeva la scritta "odio tutti" di un nero sbiadito.

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