Capitolo 52

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"Esiste un momento in cui le parole si consumano e il silenzio inizia a raccontare"
K.Gibran

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Vedo a Brandon avvicinarsi sempre di più a me, venendo diritto, diritto nella mia direzione.
Mi alzo, avvantaggiando e andandogli a fianco.
-Brandon...- mormoro cercando di prendere il suo viso con le mani, ma lui ha gli occhi fissi su Marcus.

-Che cazzo sta succedendo qui...?- posa lo sguardo in giro per la stanza e si sofferma su Dave, che sta cercando di nascondersi, invano, dietro la poltrona.

Si alza subito, dopo l'occhiataccia a lui riservata.
-Oh Buongiorno Signore...- dice con un tono di voce innocente.
-Stavamo giusto per invitarla alla festa...ma che coincidenza!-
si giustifica alzando le mani.

Ma io scuoto la testa.
-Mi dispiace, avrei dovuto dirtelo, ma non è colpa loro...- mi affretto a dire e finalmente il suo viso è rivolto nella mia direzione.
-Sono andata a questa festa con i miei amici, ma non è successo nulla, ci siamo divertiti e...- mi guardo un po' in torno, preferirei parlarne in privato.
-Possiamo parlarne in camera?- chiedo infatti.
-No- risponde solo, sospirando e allontanandosi dal mio tocco.

Sento freddo.
E una stretta allo stomaco.
-Andateve...- dice rivolto a Max e gli altri ragazzi, passando di fianco ai divanetti e analizzando di nuovo ogni centimetro della stanza.

I suoi occhi si fermano di nuovo su Marcus, il quale ha un sorriso in volto e sembra come sfidarlo.
So che Brandon lo odia, spero solo che non alzi le mani su di lui.
Odio quando fa a botte, sembra quasi cattivo, come se non riuscisse più a controllarsi.
-Non c'entrano niente loro...- si intromette Dave, riportandomi alla realtà e prendendo le difese di tutti.
Guarda per un attimo in direzione del mio amico dai capelli blu.
-Ho organizzato tutto io...-

-Bene...- gli risponde Brandon in modo tranquillo mentre vedo tutti alzarsi e dirigersi all'uscita.
-Spero tu non abbia bevuto troppo, perché domani ti aspetterà un duro allentamento...- dice con un tono di voce calmo, ma chiaro.
-A tutti voi! ovviamente...- continua guardando gli altri ragazzi militari.
-Scusi signore...- sento la voce di Bryce e mi giro nella sua direzione.
-Abbiamo bevuto un po' tutti...personalmente non credo che domani avremo le forze per un allentamento completo, pensavo che il venerdì ci fosse solo quello pomeridiano...- si alza tenendo la schiena diritta e guardandolo negli occhi.
Lui si avvicina, a passo lento.
-Non me ne frega un cazzo che giorno è domani...-
-Voi avete avuto questa stupida idea di fare la festa, adesso ne pagate le conseguenze!-
la freddezza con cui parla mi fa capire che è maledettamente incazzato.

Marcus se ne sta ancora seduto, a bere una lattina, con gli occhi puntati addosso a me.

Adesso ti tiro uno schiaffo...

Brandon sospira pesantemente mentre Dave e Bryce, dopo essersi scambiati un'occhiata, iniziano a ripulire i vari tavoli dalle bottiglie e i sacchetti di patatine.
Rimango in piedi, cercando di attirare l'attenzione di Brandon ma l'unico sguardo rivolto nella mia direzione è sempre e solo quello del biondo a pochi centimetri da me.

-È un tipo socievole, vero?- domanda con ironia a voce bassa mentre io continuo ad ignorarlo.
-Sembra essersi completamente dimenticato della sua fidanzatina...-
si lecca le labbra e continua a tenere gli occhi su di me.

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