Be Mine

Caoitolo 66

"I went to war with myself,
For you"

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La notte passa piuttosto tranquilla.
Quando Brandon era tornato, ieri sera, ho fatto finta di dormire perché so per certo che avrebbe letto tutto dal mio sguardo, e il piano sarebbe andato a rotoli.

Quando l'ho sentito baciarmi la fronte e sdraiasi accanto a me mi sono sentita tremendamente in colpa a mentirgli.
Odio tutta questa situazione, ma odio ancora di più pensare che lui nasconda qualcosa e che mi stia mentendo.

La mattina seguente, quando mi alzo, sono da sola, perché Brandon probabilmente si è svegliato prima dati gli allenamenti.

Faccio un sospiro profondo.
Oggi finalmente saprò la verità.

Mi guardo un ultima volta allo specchio, prima di uscire e dirigermi alla mensa, per la colazione.

Un altro punto a mio favore è che ci sono i miei amici con me e che quindi non sono da sola in questa situazione di merda.

Lì vedo subito, seduti ad un tavolo, a poca distanza.
Quando mi siedo sento gli occhi di tutti puntanti addosso.
-Che c'è?- domando, con la bocca ancora piena di una fetta biscottata con marmellata.
-È successo qualcosa?-

Milly, è la prima a parlare.
-Sei ancora sicura del piano...cioè sei sicura di voler rischiare così tanto?- domanda e capisco benissimo il perché del loro sguardo.
Sono incerti.
-Ragazzi...se volete tirarvi indietro fate pure...io dovrò comunque parlare con Marcus...-

-Non ti lasceremo da sola...- dice subito Max, mentre Kevin annuisce.

-Però vogliamo essere certi che sia la cosa giusta da fare- aggiunge e noto con un sorriso che stamattina si è truccato più del solito.
-Per questo ti sei fatto bello? Ultimo giorno da passare con Dave?- lo stuzzico.

Lui mi fa il dito medio.

Kevin si intromette nella conversazione.
-Però facciamo un esempio...- dice solo, puntando i suoi occhi nei miei -Se dovessi scoprire che Brandon ha ucciso realmente una persona...cosa dovremmo fare?- domanda e sospiro perché in effetti non ho pensato a questo.
La mia mente è come se rifiutasse quest'ipotesi.

-Beh...- alzo le spalle -Parlerò con lui, sentirò la sua versione e...- rimango con le parole in sospeso, perché la verità è che non ho la minima idea di cosa fare in quel caso.
Sicuramente non posso restare insieme ad un assassino, questo è poco ma sicuro, ma allo stesso tempo è giusto che abbia la possibilità di spiegare la sua versione.

-Cerchiamo di pensare positivo...- Milly alza la voce, mentre fa dei veloci gesti con le mani.
-Conosciamo tutti Marcus...- aggiunge e ammetto che anche questo punto è valido.

Marcus, per qualche ragione, odia Brandon.
So benissimo tutto quello che è successo in orfanotrofio, tutto quanto.
Brandon si era confidato una sera, ammettendo che si sente ancora una merda per quello che aveva fatto in passato, ma in ogni caso non è paragonabile ad una accusa di omicidio.

Appoggio una mano sulla fronte, cercando di non farmi prendere dall'ansia.
Devo essere forte, per andare fino in fondo alla questione.

-Qualsiasi cosa ci dirà Marcus...dubito che si tratterà di una cazzata- sento la voce di Max, e alzo lo sguardo nella sua direzione.
-Per quanto possa odiare Brandon...non rischierebbe il posto di lavoro per un'accusa del genere-
anche questo è vero.