Capitolo 59

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"Vogliamo essere amati.
In mancanza di ciò, ammirati.
In mancanza di ciò, temuti.
In mancanza di ciò, odiati e disprezzati.
Vogliamo suscitare negli altri qualche sorta di emozione.
L'anima trema davanti al vuoto
e ha bisogno di un contatto ad ogni costo"
H.Söderberg

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Sistemo con calma il letto mentre sento il mio cuore battere freneticamente.
È finalmente la vigilia di Natale e stasera saremo a casa dei miei amati parenti.

Mi siedo, passando lo sguardo lungo le pareti della mia familiare stanza, e mi chiedo che diavolo di problemi io abbia.
Ho passato i giorni precedenti a girare per la città, analizzando negozio per negozio e cercando inutilmente qualcosa che potesse piacere a Brandon.

Tra braccialetti in pelle inutili, portafogli brutti e vestiti che non avrebbe mai messo, ho capito di non avere la minima idea di cosa gradirebbe, in realtà.

Dice sempre che sta bene così, è un uomo semplice, non veste di marca e odia i regali.

Ho deciso comunque di fare un piccolo pensiero...

Sono andata nell'unica gioielleria della mia città, e ho preso un ciondolo con la "N", l'iniziale del mio nome.

L'intenzione è di metterla all'interno della sua collana, quella che usa sempre, con le placche in argento.
Non sono sicura al cento per cento che sia una buona idea, perché Brandon potrebbe benissimo rifiutare...
Ma in ogni caso, è la mia unica opzione.

Mi alzo sistemando il letto e preparando i vestiti per stasera.
Sarà una cena in famiglia, ma voglio comunque vestirmi elegante.

Cioè dai, devo far finta di essere una giovane donna in carriera.

Sento bussare alla porta, quindi mi giro.
Brandon alle mie spalle, sorride.

-Buongiorno...- mi dice e noto che deve aver fatto la doccia, visti i capelli bagnati e le guance leggermente rosse.
Dovrebbe essere illegale.
-Giorno...- rispondo avvicinandomi per baciarlo mentre gli circondo il collo con le braccia.

Restiamo abbracciati per minuti, quando improvvisamente mi lascia un pizzicotto sul fianco, allontanandosi leggermente da me.
-Come fai ad essere sempre così bella, Natalie?- domanda facendomi sorridere.

I suoi occhi sono immobili, fermi nei miei e riesco a vedere una piccola luce al loro interno.

Ogni occasione per lui, è buona per farmi un complimento.

In teoria, mi sarei già dovuta abituare, ma non credo che lo farò mai, visto il battito accelerato ogni volta che fa il mio nome.

Guardo con riluttanza la maglietta larga e i pantaloni di un blu acceso.
Come fa a trovarmi bella con questa roba addosso lo sa solo lui probabilmente...

Quando però, sposto lo sguardo lentamente su tutto il suo corpo, capisco che è inevitabile pensare lo stesso per me nei suoi confronti.
È in tuta, ma ai miei occhi risulta bellissimo.
Rimarrei ore anche solo per fissarlo da lontano...

-Allora stasera cena con i tuoi parenti...- borbotta levandosi la maglia per infilarsene un'altra.
-Già...- dico incrociando le braccia -Scommetto che non vedi l'ora...- aggiungo ironicamente.
Lui fa un sorriso tirato, e come previsto deduco che non sta facendo i salti di gioia.

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