Capitolo 41

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"Le persone non cambiano.
Si rivelano"
D.Lynch

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La distanza tra me e Brandon è di circa 3 metri.

Sono a 3 metri di distanza dal demonio.

In questo momento riesco a percepire la sua rabbia, ed il suo sguardo non fa che sottolinearla.
Vorrei andare lì, dirgli che va tutto bene, che Kevin mi stava solamente pulendo una guancia sporca di olio, ma so per certo che sarebbe inutile spiegarlo.
Sento il mio amico accanto non capire esattamente costa sta succedendo;
Passa solamente lo sguardo da me a Brandon per provare a decifrarci.
Fidati, non lo sappiamo nemmeno noi...
I miei occhi stanno pregando quell'uomo di non fare mosse azzardate, di non comportarsi da irresponsabile solamente per quello che pensa di aver visto.

-Natalie ci sei?- domanda Kevin con voce bassa e un mezzo sorriso -Sembra che hai visto un fantasma...- commenta.

Io no, ma forse te tra poco.

-Emh... si scusa- scuoto la testa sentendo ancora i suoi occhi addosso.
So che ogni tanto a forza di prendere il contatto visivo con Brandon divento come immune alla realtà circostante, dimenticandomi che ci sono altre persone oltre a noi due.
-Allora andiamo?- domanda in tono incerto indicandomi il corridoio.
-Io...- rimango per un attimo incetta sul da farsi.
Se vado con Kevin non farò che aumentare la rabbia di Brandon, ma se non ci vado sembrerà strano per il mio amico.
Sospiro.
-Io vado a farmi una doccia...- dico l'unica cosa sensata alzando la voce e puntando gli occhi su Brandon, girandomi dall'altro lato.
Voglio che mi senta in modo da seguirmi, così possiamo chiarire questa situazione.
-Ci vediamo dopo...- dico a Kevin che mi sta guardando con aria confusa mentre me ne vado.
Ma al momento non ho tempo per pensare a cosa stia passando per la sua testa e mi affretto a camminare.

Sono probabilmente un'amica di merda, ho lasciato Kevin da solo per sfuggire alle grinfie di Brandon, ma altrimenti ci saremmo rimasti tutti e due secchi.

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Appena arrivo davanti a camera mia mi giro cercando con lo sguardo Brandon.
Pensavo avesse capito che volevo stare con lui per chiarire la situazione, ma non c'è traccia qui in giro di un uomo antipatico.
Entro e la prima cosa che faccio è levarmi la tuta sudata, in questo momento sto bruciando e ho solo bisogno di acqua fredda.

Mi spoglio e mi infilo sotto la doccia, come previsto, in poco tempo non sento più caldo e fortunatamente la mia temperatura corporea si abbassa gradualmente.
Levo bene l'olio e struscio più del dovuto, ho intenzione di essere carina se sta per arrivare Brandon.

Anche se ormai mi ha vista nelle peggiori condizioni...

Appena mi asciugo i capelli sento bussare alla porta.
Merda.

Mi infilo velocemente un pantaloncino e una canottiera e vado ad aprire.

Brandon Evans, perfetto come sempre, si trova sulla soglia di camera mia.
Avvolte mi chiedo come fa ad essere sempre bello e affascinante, anche nelle situazioni dove chiunque risulterebbe terribile.
Non passa lo sguardo lungo il mio corpo ma lo mantiene fermo nei miei occhi e tutto ciò non fa che farmi venire i brividi.
I suoi occhi scuri sembrano volermi dire così tante cose...

Se si potessero uccidere le persone con il pensiero scommetto che con lui avrei fatto il record.

-Oh...entra- dico subito lasciandolo passare.
Immediatamente il mio sguardo cattura un punto ben preciso.
La manica sinistra della sua giacca, quella dove il mio filo giallo c'è ancora.
Immediatamente mi si scalda il cuore, mai avrei pensato che l'avrebbe lasciato.

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