Chapter 2

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La classica suoneria "Vecchio telefono" del mio IPhone irrompe rumorosa nella stanza e tiro fuori lentamente la mia testa sommersa dai cuscini, allungando un braccio per afferrare il mio telefono.

Papà.

Santo cielo, mio padre alle sette di mattina non è assolutamente il massimo, anzi...

Trattengo un sospiro frustrato e socchiudo gli occhi ancora impastati, quando rispondo.

"Papà?"

"Buongiorno, principessa"

Principessa.

"Come procede?"

"Uhm... Molto bene. Londra è fantastica, come sempre. "

"Ovviamente."

Lo sento ridere.

"E dimmi, com'è stato il volo? La compagnia è stata sufficiente? L'albergo è di tuo gradimento? "

"Certo, è tutto fantastico."

Sento saluti in sottofondo e un rumore sordo, capisco che lo sportello della sua auto è stato appena chiuso. Questa è l'ora del suo ritorno dalla sua, immancabile, partita di Squash.

"Bene, dimmi se hai bisogno che ti versi altri soldi sul conto. Magari per noleggiare un auto."

"Papà, a Londra non "si noleggiano auto"... Posso benissimo spostarmi in metropolitana. È così che si fa. "

"Io preferirei tu ti spostassi in taxi almeno, non puoi mai sapere quali brutti ceffi girino in quei luridi corridoi."

"Non preoccupati, so badare a me stessa. "

"Come vuoi, la tua testardaggine è sempre stata famosa nella nostra famiglia.
Quali saranno i tuoi programmi di oggi?"

Oggi lo troverò.
Devo.

"Andrò nella zona nord della città: Regents Park e Primrose Hill.
Niente in particolare... Ed i tuoi? "

"Oggi si prospetta una giornata veramente impegnativa. Un paio di riunioni, appuntamenti per la città, pranzo di lavoro e avró spinning, alle diciannove.
Niente di nuovo."

Esilarante.

"Giá..."

"Scusami principessa, devo davvero andare adesso. Sono già fuori di dieci minuti dalla mia tabella di marcia.
Fammi sapere se ti è arrivato il messaggio del versamento, sul cellulare. "

"D'accordo... Buona giornata, papà."

"Anche a te."

Attacca e sollevata, faccio lo stesso.

Prendere le distanze da mio padre non è niente di esilarante visto che non lo vedo spesso in ogni caso.

La sua vita pullula di lavoro, appuntamenti con importanti imprenditori, squash e lunghe discussioni con mia madre, nonostante abbiano divorziato da tempo: queste sono le sue priorità.

Le sue giornate sono troppo ricche di impegni per trovare del tempo per me.
Non so neanche come faccia a mantenere una relazione stabile con la sua attuale compagna.

Lei non è male, certo è perfetta se la donna che si desidera è una sottospecie di Barbie cinquantenne: capelli biondi, zigomi più prorompenti dei miei giovani, borse Louis Vuitton e unghie cipria sempre ben laccate.

Almeno, al contrario di quanto potrebbe sembrare, c'è un po' di sale nella sua zucca ed è abbastanza simpatica, gentile nei miei confronti ed accudisce il nostro cane quando papà non potrebbe affatto farlo.

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