Harry's POV.
Quando la porta è chiusa, rilasso le spalle poggiandole sul legno chiaro; scivolo a terra, completamente vuoto.
Il corridoio è silenzioso, illuminato soltanto da luci fioche ed io mi ritrovo qui: seduto contro la porta della sua stanza, a passarmi freneticamente le mani sul viso, come a voler togliere quell'orribile maschera da stronzo che sono stato costretto ad indossare, a piangere come un bambino, in silenzio, facendo sì che lei non mi senta.
Le mani corrono tra i miei lunghi capelli e li tiro, sperando di riuscire a provare anche soltanto la metà del dolore che ho fatto provare a lei. Una mano corre sulla mia bocca, soffocando e nascondendo i singhiozzi, provocati dall'immagine di Cam, distrutta davanti ai miei occhi.
Io l'ho distrutta.
Io l'ho distrutta ed adesso è il momento che paghi, che mi lasci distruggere io, dall'unica persona capace di farlo davvero, senza pietà: me stesso.
Ho una schizofrenica voglia di distruggermi come si distruggono gli specchi crudeli, in preda alla rabbia: al dolore. Voglio rovinarmi, sopportando ogni colpo ed arrivato al limite, distruggermi improvvisamente in mille pezzi.
Perché non ho mai provato ribrezzo per me stesso, come adesso.***
Liam's POV.
"È palese che fosse fallo, Niall! "
"No che non lo era! "
"D'accordo, guardiamo il replay allora. "
È sempre così, ogni volta che l'Inghilterra sfida l'Irlanda ad una partita di calcio, io, Niall e Louis ci ritroviamo a casa mia per guardarla insieme, finendo per litigare, ovviamente.
Agli altri ragazzi non interessa molto il calcio, quindi fanno a meno di unirsi a noi, ma qualche volta vorrei davvero lo facesse anche Niall... Guai a chi tocca la sua amata Irlanda. Io dico, puoi essere patriotta quanto vuoi, ma se è fallo è fallo, accidenti! Eppure lui non si smuove dalla sua posizione, è irremovibile.
"Perché continuiamo a guardare queste partite in tre? Saremmo sempre due contro uno, e così lo scontro non è affatto equo! "
"Ma che c'entra? Se l'Irlanda è una mezza calzetta, non è di certo colpa nostra! "
"Mezza calzetta? Louis, i Doncaster Rover giocherebbero meglio. "
"Hey, che vuoi dire? "
"Voglio dire che la tua Inghilterra è una pippa tanto quanto lo è la tua squadra! "
"Non lo hai detto davvero... Vero?! "
Ridacchio, assistendo al divertente battibecco dei miei migliori amici.
Sembrano due vecchie signore di ottant'anni, che discutono riguardo la loro ultima partita a Bridge.La suoneria del mio cellulare mi permette di distogliere l'attenzione dai tue tifosi e non appena leggo il nome di Harry sullo schermo, sorrido, rispondendo immediatamente.
"Hey, Tarzan! Perché non passi a casa mia?
Io, Niall e Louis stiamo guardando la partita dell'anno. ""Non c'era nessuno ad aspettarmi in quella fottuta macchina, nel parcheggio del suo hotel! Nessuno. Non l'avrei mai portata lì, non l'avrei mai lasciata avvicinarsi a lei! "
Ma che diamine?
"Ma che cosa stai dicendo? "
"Sto indossando quella maglietta. La t-shirt è stata testimone dello stronzo che sono, ha visto tutto. Ha visto come l'ho abbandonata in quella stanza l'altra notte, andandomene e regalandole quello che sarebbe stato il nostro ultimo bacio. Ha ascoltato le mie parole, ha visto le mie espressioni, ha osservato il modo in cui l'ho distrutta. "
Quale maglietta? Sta parlando maledettamente veloce ed in modo concitato, di qualcosa che non riesco a capire; ho captato soltanto che c'entra Cam e che probabilmente ha fatto lo stronzo, di nuovo.
È dannatamente ubriaco e mi azzarderei a dire che stia piangendo e uscendo completamente pazzo.
"Sto indossando quella maglietta e odora deliziosamente di lei. "
"Harry... Harry, ascoltami: dove sei? "
Il baccano creato dalle voci concitate dei ragazzi, mischiate a quella quasi meccanica del telecronista, scompare, segno che Niall e Louis abbiano urgentemente spostato la loro attenzione su di me.
"Che succede? "
Faccio segno a Louis di stare zitto, mentre cerco di capire dove si trovi Harry.
"Sei da Barney, Harry? "
"Avrei tanto voluto portarla qui, un giorno... "
"Non muoverti di lì, i ragazzi ed io stiamo arrivando. D'accordo? "
"Chi sei tu di loro? "
"Mio Dio, ma quanto hai bevuto? "
"Barney! Un'altra Tequila! "
Trattengo il cellulare tra l'orecchio e la spalla mentre mi affretto a recuperare il mio cappotto e le chiavi della mia auto.
Faccio segno ai ragazzi di andare e loro velocemente mi seguono.Da quello che riesco a sentire, il locale del buon vecchio Barney dev'essere parecchio affollato questa sera, e prego il Signore che non ci sia alcun paparazzo lì dentro, pronto ad immortalare Harry.
Passo il telefono a Niall quando metto in moto, sperando che con le sue parole riesca a distrarre il riccio dal bere altre Tequila.
"Louis, tu avverti Zayn. "
Il viva voce della mia auto, al quale è collegato il telefono di Louis, dopo un paio di squilli, permette alla voce del moro di risuonare per l'abitacolo.
"Pronto? "
"Zayn, stiamo andando da Barney. Raggiungici lì, d'accordo? "
"Da Barney? È quasi mezzanotte, che ci andiamo a fare al locale, adesso? "
"Harry è lì; è fottutamente ubriaco ed impazzito. Ha appena chiamato Liam, piangendo ed urlando come un matto. "
"Piangendo? Cosa cazzo ha combinato questa volta? "
"Non ne ho idea! Ma muovi quel culo, adesso. Ci vediamo lì. "
Louis attacca ed io sento Niall cercare di non scoppiare a ridere, di tanto in tanto, per i discorsi sconclusionati e senza senso di Harry, ancora al telefono.
Che cosa combini, Harry?
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Mind the Gap
FanfictionIn Underground, un comune inglese ascolta il famoso avviso: "Mind the Gap!" almeno un centinaio di volte al giorno. La maggior parte di essi, alzano gli occhi al cielo perché già consapevoli di dover sostare dietro quella linea gialla, di sicurezza...