Harry's POV.
"Harry, qual'è il tuo colore preferito? "
Adesso basta, ha davvero toccato piacevolmente il fondo.
Afferro velocemente il suo polso e la faccio voltare verso di me, incollando subito le mie labbra alle sue.
Dio, finalmente.
Come se se lo aspettasse, porta le mani sul mio collo, all'attaccatura dei capelli, per spingermi di più contro di lei.
Le mie mani ferme sui suoi fianchi.
Le sue labbra sono morbide e se non lo avesse bevuto più di due ore fa, mi azzarderei a dire che sanno ancora di caffè.Libero un profondo respiro nel bacio, tanto pesante come se lo avessi trattenuto per troppo tempo e mi sento così bene.
Sento il suo calore, le sue mani premute lungo la pelle sensibile del mio collo sono delicate mentre continuano a spingermi forte contro di lei, contro la sua bocca, come per farmi capire quanto anche lei desiderasse questo momento.
Lecco leggermente il suo labbro inferiore, volendo ottenere l'accesso alla sua bocca e quando me lo concede, di riflesso subito la faccio indietreggiare fino a che la sua schiena non tocca la parete dietro di lei.
Le mie mani stringono possessivamente i sui fianchi e le sue mani ancora sono ferme lì, come a non volermi far andar via da lei.
Le nostre lingue giocano insieme, accarezzandosi sempre più velocemente mentre adesso, è Londra ad essere nostra spettatrice.Sto baciando una ragazza italiana, incredibilmente sexy in questa grintosa giacca di pelle, conosciuta per puro caso ieri in metropolitana sempre più appassionatamente, a duecento metri d'altezza, difronte ad un panorama da mozzare il fiato.
Fanculo Louis, adesso sono io quello ad essere in paradiso.
Porto le mani alla base del suo collo ed in risposta lei stringe leggermente la base dei miei capelli ricci.
Esploro la sua bocca quanto più mi è possibile e devo ammettere che il bacio si sta rivelando migliore di quanto me lo fossi addirittura immaginato.
Lei è audace e irresistibile, veloce e dolce; percepisco che voglia questo bacio quanto lo voglio io e sento che nessuno dei due ha né la forza, né la voglia di fermarsi.Quando però ci stacchiamo i nostri respiri sono pensanti e le nostre mani ancora ferme dove le abbiamo lasciate, mentre ancora con gli occhi chiusi, appoggio la mia fronte sulla sua.
"Il verde... Il verde è il mio colore preferito. E il tuo? "
Ascolto i nostri respiri incontrarsi veloci in quel piccolo spazio tra di noi e le mie mani tornano sui suoi fianchi, le sue non si muovono.
Si avvicina di nuovo per lasciarmi un veloce ed umido bacio a stampo prima di rispondermi."Il nero. "
Ridacchia leggermente aprendo gli occhi, guardandomi finalmente ed io la seguo, ancora fronte a fronte.
"Ragazzi? Tutto bene lassù? "
La voce di Bob giunge ovattata dalla base delle scale, io sono ancora nel mio mondo e riluttante ad uscirne.
"Si. Si Bob, qui è tutto perfetto. "
Sorride mordendosi il labbro inferiore ed io vorrei davvero dirle a parole di smettere di farlo ma la voglia di afferrarlo con i denti e tirarlo leggermente per portarlo via dalla sua morsa e leccarlo, vince.
Quando lo faccio non si muove, sento solo il suo pollice fare una leggera pressione sul mio collo e percepisco che non le sia dispiaciuto affatto.Devo scendere da qui e devo farlo adesso.
"Andiamo, ti riaccompagno a casa. "
Mentre lo dico guardo il mio pollice scorrere dolce sul suo stesso dannato labbro e poi afferro velocemente la sua piccola mano, guidandola dietro di me.
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Mind the Gap
FanfictionIn Underground, un comune inglese ascolta il famoso avviso: "Mind the Gap!" almeno un centinaio di volte al giorno. La maggior parte di essi, alzano gli occhi al cielo perché già consapevoli di dover sostare dietro quella linea gialla, di sicurezza...