Chapter 53

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Harry's POV.

Non so precisamente che ore siano, so soltanto che è pomeriggio, e finché sono ancora in vacanza dal lavoro, sapere questo mi basta.
Riesco a sentire il rumore provocato dalle macchine, che per St. John's Wood, sfrecciano per le strade, quale più veloce, quale meno; riesco a sentire il fruscio delle foglie, mosse freneticamente a causa del vento forte; sono sicuro di aver sentito anche il cinguettio di qualche uccello, ma non so adesso che fine abbiano fatto.
Ho sentito la suoneria del mio cellulare per cinque volte, ancora sepolto nella tasca dei miei jeans, abbandonati a terra, da qualche parte.
E riesco a sentire il suo respiro.
Lo sento perfettamente.
È calmo, sottile, e regolare; sembra il sinonimo di "tranquillità" .
Porto il mio indice sulla sua clavicola, percorrendola fino in fondo.
Intorno a noi, regna talmente tanto il silenzio che, da un momento all'altro, potrei udire il rumore provocato dallo strusciare del mio dito, sulla sua pelle, accarezzandola.
Il mio dito giunge alla base del suo collo, si sposta verso il centro di esso, ed una volta a metà, parte in discesa libera verso il solco, tra i due seni. Il mio dito percorre quella valle più e più volte, in su ed in giù, lentamente, apprezzando i percettibili battiti del suo cuore, a causa della poca lontananza dal muscolo.
Il corpo nudo di Cam, è disteso supino.
Steso su un fianco, con la testa poggiata sul mio braccio appollaiato sul cuscino, riesco a vederla soltanto, portando lo sguardo un po' più in basso.
Il lenzuolo grigio tiene nascosta la parte del suo corpo, che va dai fianchi, fino ai piedi.
Inutile tentare di spiegare quanto sia bella.
I capelli scuri, corti, e mossi, sono sparsi sul materasso in modo totalmente naturale; i suoi occhi grandi, e vispi, sono intenti a scrutare ogni minima sfaccettatura del mio volto, in alto rispetto al suo.
Le sue labbra rosee, e gonfie, sono leggermente dischiuse, per permetterle di respirare meglio.
È veramente, bellissima.
Sembra così pura adesso...
Il colore nero dei suoi capelli, abbinato all'inchiostro dei tatuaggi che segnano il suo busto, è veramente in netto contrasto con l'immagine di purezza che raffigura adesso.
Ed io, amo fottutamente tanto questa cosa.
Mi piace poter vedere il suo corpo, esser stato usato come una parte di quello che è il libro della sua vita. Conoscendola so bene che non si farebbe mai un tatuaggio, soltanto perché reputa il disegno carino, una farfalla colorata non potreste mai trovarla, sul suo corpo.
Sul suo corpo, Cam disegna e scrive quelle cose che vorrà ricordarsi tra vent'anni.
Potrebbero essere cose incerte, semplici, o stupide, ma nessuno dice che non potrebbero comunque essere importanti per lei; soltanto, per lei.

"Perché tre "x" ? "

Le chiedo, accarezzando la piegatura del suo braccio sinistro, il punto che congiunge l'avambraccio al radio, dove si trovano quei piccoli schizzi neri.

"Io, Julie, e Gin: tre. "

"Devono essere davvero importanti per te, se hai deciso di lasciare la loro impronta, permanentemente, sul tuo corpo... "

"Sai, non so se la nostra amicizia durerà per sempre; perché la vita è imprevedibile, le persone cambiano, ed il "per sempre" non esiste affatto, ma il mio cuore ha semplicemente reputato giusto che mi rimanessero nella memoria finché vivrò.
Sono consapevole che, un giorno, potremmo ferirci l'un l'altra, in modo imperdonabile, tanto da non volerci più parlare; potremmo lasciare che la nostra amicizia sfumi, perdendoci di vista, troppo impegnate a seguire il corso della nostra vita inarrestabile... Potrebbe succedere.
Ma il passato non cambierà mai, quello resterà sempre già scritto. "

Gli occhi di Cam, vorticano per il soffitto bianco mentre racconta, ed un accenno di sorriso prende posto sulle sue labbra ancora provate, a causa delle mie.

"Potrà sembrarti infantile, o sciocco, ma una parte del mio passato, io l'ho scritto con loro. L'adolescenza è una delle fasi più fondamentali, nella vita di una persona, secondo il mio punto di vista, la fase più bella in assoluto, ed io, la mia, l'ho pienamente, condivisa con loro.
Tra trent'anni, quando il mio occhio cadrà su queste "x" , io mi ricorderò del nostro primo "ciao" ; mi ricorderò dei tavoli prenotati per tre, in pizzeria; della camera tripla negli alberghi, durante il nostro primo viaggio insieme; dei tre biglietti per un concerto, per un film al cinema; delle tre sigarette estratte da un pacchetto appena comprato, e degli abbracci caldi, allargati a tre persone, invece che dei semplici, per due.
Qualsiasi cosa succeda, io saprò, tramite i meravigliosi, innumerevoli, ricordi insieme, che quel disegno sulla mia pelle, loro, se lo sono guadagnate.
La nostra amicizia, lo ha fatto.
È il disegno più semplice che potessi scegliere di farmi dipingere, ma il significato che racchiude, lo rende un capolavoro. "

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