"Brutta stronza, avresti dovuto chiamarmi ieri! Sono quattro giorni che cerco di contattarti ma, o non rispondi, o scatta la segreteria! Che c'è, adesso che sei a Londra te la tiri? "
Quanto mi era mancata questa voce familiare, sempre pronta ad offendermi per dimostrarmi quanto tenga a me.
"Gin, non puoi immaginarti che cosa mi è successo meno di ventiquattro ore fa!
Avrei una giusta ragione per tirarmela. "Ridacchio al telefono mentre rimetto in borsa tutto ciò che ho lasciato cadere ieri sera.
"Hai baciato Harry Styles?
L'unica buona ragione per tirartela sarebbe questa. "Quasi...
"Dipende cosa intendi per "baciato": sulla guancia vale? "
"Oh, finiscila! "
"Non sono mai stata così seria, brutta bagascia! "
"Hey, sciacquati la bocca signorina.
Dio solo sa che cosa ti succederebbe se uno dei tuoi genitori ti sentisse parlare in questo modo, soprattutto tuo padre. "Alzo gli occhi al cielo, ricordandomi di come ho liquidato mio padre, qualche minuto fa, con il classico messaggio in cui gli dico che va tutto bene, che non ho bisogno di soldi e bla, bla, bla...
"Vuoi ascoltare che mi è successo, oppure no? "
"Direi che più che altro me lo devi, visto che hai deciso di chiudermi fuori dalla tua vita inglese! "
"D'accordo, ma prometti di credere ad ogni singola parola che ti dirò? "
"Prometto che ci proverò, senza scoppiare a ridere. "
"Affare fatto. "
E lo fa, fortunatamente.
Ogni singolo dettaglio passa attraverso la cornetta, giungendo all'orecchio di una delle mie migliori amiche che, stranamente, non mi ha mai interrotta durante questo avvincente monologo.Il modo in cui mi aveva tirata a se; il modo in cui raccolsi il suo diario ed io presi letteralmente, la situazione in mano, per una volta nella vita; il modo in cui mi aveva chiesto di mangiare con lui e come si era svolta la serata, fino al momento in cui non gli avevo lasciato un improvviso bacio sulla guancia per poi scappare via, rattristandomi non sapendo quando, e soprattutto se, lo avrei rivisto ancora.
Magari sarebbe successo.
Magari per strada, dove lui non si sarebbe neanche ricordato chi io fossi e della bella serata che avevamo passato.
Cercando il più possibile di non pensarci, in cuor mio so però, di esser stata solo una, forse piacevole compagnia per un paio d'ore durante una cena, solo per sdebitarsi di aver recuperato il suo misterioso diario dalla ferrovia dell'Underground.
"Gli ho lasciato pagare la cena, ma se pensava davvero che non gliel'avrei fatta pagare, sdebitandomi in qualche modo, con tutti i soldi che paparino mi ha messo nella carta di credito, si sbagliava di grosso!
Quindi la corsa in taxi l'ho pagata io e non mi sembra se ne sia accorto. Se lo ha fatto beh, quel damerino inglese non potrà di certo lamentarsi con me, visto che non mi rivedrà più... Purtroppo. "Silenzio.
È saltata la linea?
"Gin? "
"Che cazzo stai dicendo, Camille? "
"Potresti, gentilmente, evitare di chiamarmi così? "
"Non me ne frega un emerito cazzo!
Ho promesso di provare a credere a tutto quello che mi avresti detto ma questo è davvero troppo!
Mi stai seriamente dicendo che sei stata a cena in un pub inglese, con uno stupido cuoco che si finge italiano, con Harry Styles? "
STAI LEGGENDO
Mind the Gap
FanfictionIn Underground, un comune inglese ascolta il famoso avviso: "Mind the Gap!" almeno un centinaio di volte al giorno. La maggior parte di essi, alzano gli occhi al cielo perché già consapevoli di dover sostare dietro quella linea gialla, di sicurezza...