Chapter 27

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"Sono nervosa... "

"Andiamo Cam, ancora con questa storia?"

"Beh, si! "

"Per quale motivo dovresti essere nervosa?
I ragazzi li conosci già tutti, Perrie, a quanto dice Zayn, non vede l'ora di conoscerti ed in più ci sarò io con te. "

Chiudo il mascara, attenta a non sporcarmi nuovamente le dita di nero, e mi volto verso un Harry casual, alle mie spalle.
Gli lascio un veloce bacio sulle labbra, come ringraziandolo silenziosamente per la sua adorabile ultima frase.

"Sta tranquilla. "

Le sue grandi mani massaggiano dolcemente la mia schiena ed il suo naso si strofina sulla mia tempia accaldata.

"Dai, dobbiamo andare. "

Incrocia le nostre dita e mi trascina fuori dalla stanza, o forse dovrei dire: fuori dall'appartamento.

Mi sono trasferita al Milestone Hotel ieri sera. Quando abbiamo lasciato il Radisson, il mio soggiorno era già stato magicamente pagato ed i miei bagagli già accuratamente preparati, pronti ad aspettarci nella hall.
Le recensioni su questo albergo non mentono affatto, anzi forse non gli rendono neanche giustizia.

Avete presente le antiche sale da ballo o le sale del trono, dei vecchi palazzi reali?
Ecco, la hall del Milestone Hotel mi è apparsa davanti agli occhi proprio così: lussuosa, sfarzosa e luccicante. Grandi lampadari di cristallo pendono dal soffitto affrescato, giganteschi tappeti persiani ricoprono il pavimento in marmo ed eleganti divani lavorati a mano, coordinati con le lunghe tende di seta, arricchiscono la sala, regalandole quel tocco in più.
La Prince Albert Suite si trova all'ultimo piano dell'edificio. Harry sostiene di averla scelta perché si affaccia su Kensington Palace e Kensington Gardens, e sa benissimo quanto quel posto significhi per me. Probabilmente è tutta una scusa usata per convincermi ad alloggiare in questa piccola reggia, confinante con il cielo tenebroso di Londra, ma mi piace pensare che non lo sia affatto: sarebbe un gesto molto romantico.

Il nostro soggiorno qui fin ora è stato quasi regale. Abbiamo trascorso il sabato sera a guardare film di Hugh Grant ed a discutere su quale suo film, tra "Love Actually" e "Notting Hill" , fosse il migliore.
"Notting Hill" vince, non c'è storia.
Il cibo francese è stato squisito ed il mio frigo bar piacevolmente ben fornito.
Ci siamo addormentati entrambi, ancora nei nostri jeans, guardando "Two Weeks Notice", stesi sul gigantesco letto a baldacchino. Quando la mattina ho aperto gli occhi, facendo il resoconto degli ultimi due giorni, mi sono resa conto di quanto lusso ci sia nella vita di questo famoso, appena ventunenne. Autisti, alberghi a cinque stelle, ristoranti con cinque stelle Michelin e cibo francese.

Come fa a non voler evadere da tutto questo?

Ho imparato sulla mia pelle che il lusso diventa opprimente e soffocante, se portato ad i massimi livelli; il mio di lusso, a quei "massimi livelli" non ci arriva affatto, il suo: li supera.

***

Se dovessi descrivere la casa di Zayn e Perrie con un solo aggettivo, userei: bianco. Le pareti sono bianche, le tende, i tappeti, i pavimenti e gran parte dei mobili; tutto è talmente chiaro che sembra quasi di essere in Paradiso.

La serata si è rivelata molto piacevole.
Perrie mi ha raccontato di come ogni volta che la famiglia di Zayn è ospite a casa loro, cerchi di cucinare piatti asiatici, rivelandosi un totale fiasco. Il suo sorriso è contagioso e con le sue smorfie e voci strane, ogni tanto sembra esser uscita da un cartone animato firmato Warner Bros. L'ho scovata più volte ammirare il costosissimo anello, posato con grazia sul suo anulare sinistro, come l'avesse appena ricevuto, come fosse ancora una novità. L'amore che questi due ragazzi condividono aleggia costantemente nell'aria quando entrambi sono intorno.

Sophia ed El sono due delle ragazze più dolci che abbia mai conosciuto.
El è poco loquace ma con Niall nelle vicinanze creano quasi un duetto comico con le loro battute buffe.
Sophia è una malata dello shopping!
A tal proposito, mi ha proposto di andare a fare quattro passi con lei nel centro, uno di questi giorni, cosa più che positiva dato il mio scarso numero di amici in questa città che mi ostino a chiamare piacevolmente "casa" .

I ragazzi sono stati carini, come mi aspettavo. Sempre strani, ma carini.

Adesso, mentre salutiamo e facciamo per uscire dall'appartamento, non posso fare a meno di sorridere, pensando a come io mi sia sentita perfettamente accettata questa sera. Sembravamo quasi una grande famiglia riunita a cena. Ognuno di loro mi ha fatta sentire a mio agio.

Quando entrambi gli sportelli anteriori si chiudono, Harry si getta di peso contro lo schienale del sedile.

"Odio la cucina di Perrie. "

"Non è così male... "

Prima che Harry mi risponda, qualcosa che si muove sulla sinistra, attira la mia attenzione. Il volto sorridente di Niall appare oltre il finestrino, all'improvviso, ed io sobbalzo dallo spavento.

"Mio Dio! "

"Che cazzo- Niall? "

Harry abbassa il finestrino, pronto ad ascoltare la sua richiesta o ad urlargli contro...

"Scusa per lo spavento, Cam. E tu cazzone, prima di mandarmi a fare in culo, posso chiederti un passaggio? "

La faccia del diretto interessato è impassibile.

"Muoviti. "

Accetta senza cambiare affatto espressione.
Io, nel frattempo, non posso far altro che ridere, come d'altronde faccio ormai abitualmente quando assisto ad un "colloquio" tra i due amici.

Il rapporto tra Harry e Niall è senza ombra di dubbio, qualcosa di esilarante.

Un tranquillo silenzio regna all'interno dell'abitacolo dell'auto inglese, accompagnato soltanto dal rumore del caricamento della home di Twitter, nella quale Niall sta curiosando, dietro di noi.
La mano di Harry è appoggiata dolcemente sulla mia come è accaduto durante i precedenti viaggi in auto e dopo un paio di secondi, nei quali mi perdo a guardarlo, a studiare ogni dolce linea del profilo del suo volto, si volta verso di me, i suoi occhi finiscono nei miei e mi regala un piccolo sorriso. Questa insolita, strana, pazza e meravigliosa storia sembra essere in corso da più tempo di quello che in realtà è; fa strano adesso, in momenti come questi, pensare che sia soltanto all'inizio. Non vedo l'ora di proseguire oltre in questo incerto cammino, scoprendo passo dopo passo che cosa mi regalerà: quali e quante saranno le sorprese.

"Oh- oh... "

Le sopracciglia di Harry si aggrottano velocemente e fissa rapidamente i suoi occhi nello specchietto retrovisore per poter vedere il suo amico, apparentemente sotto shock e... spaventato?

"Che succede? "

"Lei è a Londra. "

Lei chi?

Quando Niall sposta i suoi occhi azzurri in quelli verdi di Harry, riflessi nel piccolo specchio, quest'ultimo sembra capire velocemente di chi diamine stia parlando, dato che quegli occhi si dilatano improvvisamente, come fosse al cospetto della Regina in persona.

Che succede?

Perché io non riesco a capirci niente?

Il loro linguaggio in codice ed il loro inteso scambio di sguardi, non mi aiuta affatto.

"Lei, lei? "

"Lei. "

Lei, chi?!

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