Chapter 5

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Niente.

Non riesco a sentire e vedere niente intorno a me, non sono neanche sicura di ricordarmi dove mi trovi o addirittura, di star respirando. L'unica cosa che vedo sono quegli occhi.

I suoi occhi.

Finalmente.

Il colore è ancora più bello di quello che mi aspettassi, sono più chiari e tendenti all'azzurro più che al verde ma mi piace pensare che non sia cosí, che sia colpa delle luci fioche di questa cabina.

Sono anni che aspetto questo momento.

Ho passato cinque anni della mia adolescenza, da ragazzina divenendo donna, per quanto stupido e fuori di testa possa sembrare, a sperare di poterlo incontrare davvero un giorno.
E adesso... Beh, adesso ce l'ho fatta.

Ce l'ho fatta davvero, finalmente.

Voglio dire qualcosa, fare qualcosa, come abbracciarlo.
Cazzo, voglio davvero stringerlo forte a me, almeno per un paio di secondi.
Sento che voglio fare troppe cose ed è strano non riuscirne a fare neanche una.

È successo troppo velocemente e in modo inaspettato.
Insomma, ho passato quattro lunghi giorni nella capitale europea cercandolo, passando letteralmente in rassegna, in lungo ed in largo, alcuni dei quartieri e delle strade più trafficati e conosciuti di Londra senza trovare un bel niente, neanche un misero indizio e adesso?
Adesso mi trovo sulla District, in mezzo al 20% della popolazione londinese, pronta per salire sul treno e tornarmene sconsolata nel mio albergo e quando le porte in vetro si aprono di scatto, con in sottofondo il famoso: "Mind the gap." , come per magia, mi ritrovo ad una distanza troppo, troppo piccola, Harry Styles in persona?

Come cazzo è possibile?

Qualcuno lassù si starà sicuramente prendendo gioco di me.

Sento un rumore quasi assordante che si confonde con il trambusto della metro, al quale le mie orecchie si sono ormai abituate, che avvisa che le porte stanno per chiudersi ed a me non potrebbe fregarmene di meno.
Non mi interessa perdere questa insignificante corsa, posso tornare in hotel anche tra un'ora; fin quando potrò vederlo così vicino ancora, allora non mi lamento di niente: non sento il bisogno di nient'altro.

Sento un forte strattone al braccio e subito dopo le porte chiudersi dietro le mie spalle, mentre sento una mano sulla schiena, qualcosa di duro sotto al mio orecchio sinistro ed un profumo che ho già sentito.
E che conosco troppo bene, come quella linea nera che noto appena apro un occhio e poggio lo sguardo esattamente di fronte a me.

Non riuscendo a crederci- perché andiamo, chi cazzo potrebbe anche solo credere a una cosa del genere?
Sarebbe stupido anche pensarlo...
Alzo lo sguardo e non capisco come non stia svenendo seduta stante.
Non voglio risultare pazza od ossessiva compulsiva ma voglio vedere quante ragazze si manterrebbero calme davanti a "HarrystrappamutandineStyles"; neanche le mie di ragazze ce la farebbero, pur non essendo grandi amanti della band.
Insomma, tralasciando la musica che fa, penso ci sia un ovvio motivo per il quale si sia piazzato al secondo posto nella classifica dei ragazzi più sexy di tutto il Regno Unito, sotto i soli fottuti trent'anni!

"Merda."

Lo sento sussurrare chiudendo gli occhi.
La sua mano ancora sulla mia schiena.
Il mio viso ancora sulla sua farfalla.
Il suo profumo ancora troppo forte da stordirmi, nella mia testa.

"Dio Santo..."

Penso.

I suoi occhi scocciati sono fissi dietro di noi, sulla stazione che abbiamo appena lasciato; sembra non si ricordi che io sia qui.

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