Chapter 31

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Harry's POV.

Sono stato rincorso da quelle canaglie lungo l'intero fottuto cammino per arrivare qui. I cinquanta metri dai quali devono stare lontani mi hanno salvato, sono ufficialmente al sicuro adesso, ma i loro urli, le loro domande secche ed i loro commenti poco carini ed educati sono ancora ben piantati all'interno della mia testa.

Non sapevo dove andare o cosa fare, ed il primo posto che mi è saltato in mente è stato questo. Forse perché qui riesco a sentire quell'aria di casa che non sento affatto a casa mia, forse sono venuto qui perché so che non verrò giudicato in nessun modo, non lo so. So soltanto che adesso mi ritrovo attaccato al campanello come fossi un disperato, alla ricerca di vitto ed alloggio.

"Hey, amico! Che ci fai qui? "

Quel sorriso è sempre impresso sul suo volto angelico: ma come diamine fa?

"Dov'è Cam? Vuole spaventarmi? Vuole vendicarsi per l'altra sera, a casa di Zayn? "

Di bene in meglio. Pensavo di rivolgergli almeno un "Ciao" , ma dopo questa battuta inappropriata, che calza a pennello, ci rinuncio completamente.

"Non vale, Cam! Vieni fuori, avanti. "

"Niall. "

Sollevo i miei occhiali da sole, sperando che dai miei occhi gonfi possa capire che tutto ciò che di meno voglio adesso è scherzare, o parlare di Cam. E come al solito, fortunatamente, sembra capirmi al volo.

"Oh... " il biondo si incupisce all'istante "Birra? "

Lo supero, raggiungendo a grandi falcate il suo salotto. Una volta giunto lì, mi scaravento sul divano, reggendomi ancora la testa, come se potesse scoppiare da un momento all'altro.

"È arrivato quel momento, vero? "

Poggia le sue fedeli Guinness sul tavolo da caffè, difronte a noi, cercando di farmi parlare.

"È tornata. "

"È tornata? Chi è torn- "

"Taylor. È tornata Taylor. "

"Ma che cazzo? " si alza improvvisamente, quasi spaventandomi "Che cazzo vuole adesso? "

"Si è presentata da Simon, chiedendogli di poter firmare di nuovo il contratto. "

"E per quale assurdo motivo lo avrebbe fatto? "

"Ha detto... Ha detto che mi ama. "

"Tu non sarai così stupido da crederle, vero? "

"Beh... "

"Dio, amico! Ma che cazzo ti dice il cervello? Che ti è preso? "

"Voglio soltanto ascoltare che ha da dirmi, penso mi debba delle spiegazioni. Non sei d'accordo? "

"Ti doveva, delle spiegazioni. Doveva dartene due anni fa, Harry. Su quella dannata isola, quel dannato giorno. Non adesso. "

Sorseggio la mia birra invece di rispondergli, fissando la città che si muove caotica, sotto di noi. Riesco ancora a vedere Cam, in piedi davanti a queste vetrate, quando la portai qui. Ammirava in silenzio, ammaliata, la sua città come cercando dall'alto un angolo che non avesse ancora esplorato, affamata di conoscere ogni sfaccettatura di Londra.
Intravedevo, dal riflesso del vetro, i suoi occhi scrutatori, il suo sorriso inconscio, le sue dita poggiate sulla superficie fredda, come per cercare di toccarla e farla finalmente sua.

"Tu la ami? "

Niall irrompe bruscamente, squarciando il silenzio, facendo dissolvere Cam, posizionata lì, davanti a me.

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