"Avrei risposto che sarei stata disposta ad accettare tutto questo, pur di avere te. "Dopo aver pronunciato queste parole sincere, sono io ad avvicinarmi. Salgo due scalini, contandone soltanto altri tre a separarci.
"Sai che cosa sarebbe successo poi, Cam?
Dimmelo: lo sai? "Stavolta resto in silenzio, aspettando che dimostri la sua tesi.
"Ci avremmo provato e cazzo se saremmo stati felici i primi mesi ma poi: tu non ce l'avresti più fatta. Pur avendolo scelto, ad un certo punto avresti iniziato ad essere costretta a vivere quella vita, esattamente come tutti gli altri. Alla fine, saresti stata infelice Cam. "
Scende uno scalino nell'esatto momento in cui io ne salgo uno.
"Smettila! " il tono della mia voce si fa improvvisamente più alto ed un'insopportabile frustrazione si fa spazio dentro di me "Devi smetterla di pensare che io sia debole. Basta, Harry. "Tu non ce l'avresti più fatta. " e questo chi te lo dice, ah? Come puoi sapere che non ce l'avrei fatta, se non hai neanche minimamente provato a tenermi al tuo fianco? Ti sei semplicemente tirato indietro, mentre io, lasciatelo dire: sarei stata disposta ad affrontare qualsiasi cosa, se tu fossi stato al mio fianco. Io sono più forte di quanto pensi. Pensavo tu lo avessi capito.
In questa situazione, tra i due: il debole sembri essere più tu, Harry. "Scende quell'ultimo, fatidico scalino, raggiungendomi.
Siamo sullo stesso piano adesso.
Il suo respiro accelerato sbatte contro la mia faccia; i suoi occhi sono sepolti profondamente nei miei.
"Spero di non averlo capito troppo tardi. "
Aver capito troppo tardi, che cosa?
"Cosa? "
"Che entrambi non avremmo avuto affatto paura di qualcosa, se fossimo rimasti uno affianco all'altro. "
"Tu, mi hai lasciata. "
Marco la prima parola, volendola imprimere prepotentemente nella sua mente. Cerco di pronunciare la frase con più fermezza possibile, pur sentendomi estremamente debole soltanto elaborandola.
Ripensare a quel giorno, fa maledettamente male.
"Ma adesso, io sono tornato a prenderti."
Sono tornato a prenderti.
Adesso è lui a marcare il pronome personale in modo deciso, con sicurezza.
"Basta scappare; basta temere che uno dei due possa avere paura. Basta. Ti rivoglio nella mia vita, Cam. "
Ti rivoglio nella mia vita.
"Perché? "
Lo so, può sembrare una domanda stupida da porgere adesso ma ho bisogno di saperlo.
"Perché con te è tutto più bello. Perché con te posso essere me stesso. Perché tu mi hai fatto aprire gli occhi, facendo sì che mi rendessi conto di tutte le cose sbagliate delle quali mi sono circondato in tutti questi anni. Perché tu mi hai fatto venire la bramosa voglia di provare a fare sul serio, per la prima volta. Perché, mostrandomi il tuo passato, tu mi hai insegnato cosa vuol dire essere forte ed a smettere di comportarmi come un fottuto codardo. "
Mentre io me ne sto in silenzio, incredula, lui fa un passo verso di me.
"Perché se questa estranea, grande emozione che mi sta divorando è amore, allora credo di essermi innamorato follemente di te. "
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Mind the Gap
FanfictionIn Underground, un comune inglese ascolta il famoso avviso: "Mind the Gap!" almeno un centinaio di volte al giorno. La maggior parte di essi, alzano gli occhi al cielo perché già consapevoli di dover sostare dietro quella linea gialla, di sicurezza...