Trentuno

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Il pranzo iniziò e finì fortunatamente liscio. Jimin aveva parlato poco ma non gli importava, per un breve periodo della sua vita si era dimenticato cosa significasse odiare Jungkook, per lui era diventato tutto un giocare, un prendersi in giro, che lo faceva divertire. Ma una volta scoperto che la cosa era solo da parte sua e che l'altro lo voleva soltanto come schiavetto tranquillante, le cose potevano cambiare.

<<Grazie mille Taehyung per il pranzo era tutto buonissimo>> sorrise educato per poi alzarsi dal tavolo e recuperare la sua giacca al volo.

<<Dobbiamo finire->>

<<Manda tutto in azienda, farò domani con calma>> Jimin interruppe Jungkook sul nascere <<Grazie dell'ospitalità>> sorrise ancora uscendo dalla porta.

Fanculo anche a lui, pensava soltanto Jimin talmente era arrabbiato in direzione di casa. Sentiva un nodo alla gola che si stringeva sempre più e una volta tornato alla sua abitazione le cose non cambiarono, entrò sbattendo la porta e l'unico che trovò in casa fu Yoongi. <<Dove sono gli altri?>> chiese

<<Taemin è al lavoro e i due ragazzi dovrebbero tornare da scuola tra poco>> rispose il corvino dalla sua comoda posizione sul divano.

<<Vado nel bosco, ho bisogno di distendere i nervi>> dichiarò Jimin avviandosi verso le scale.

Il ragazzo si preoccupò <<Il bosco? Stai bene Jimin?>> chiese seguendo l'altro per le scale fino alla sua stanza.

<<No che non sto bene Yoongi, altrimenti non ci andrei>> rispose ovvio cambiandosi i vestiti con qualcosa di più comodo.

<<Jimin che è successo...?>> il corvino si avvicinò all'altro stringendolo a sé.

<<Yoon... Jungkook è la fine del mio filo rosso... Lui ha l'altra parte>> sussurrò il biondo stringendosi al petto dell'altro. <<Lui non vuole prendersi cura di me, vuole che gli stia attaccato perché il mio omega tranquillizza il suo alpha... Non gli importa niente di me>> si lasciò sfuggire un singhiozzo.

<<Da quando a te importa di lui Jimin...?>>

Jimin alzò la testa <<È sempre stato così! Dalla prima volta che l'ho conosciuto, il mese scorso mi sono toccato pensando a lui, lo voglio con tutto il mio essere ma so che non dovrei perché vuole soltanto approfittarsi di me>> gridò appoggiando ancora la testa sulla spalla di Yoongi.

<<Jimin... Se siete collegati dal filo rosso lui non potrà mai approfittarsi di te senza che il suo cuore si laceri>>

<<Evidentemente è bravo a fregarsene del cuore lacerato>> sospirò prima di rialzarsi. <<Ora lasciami andare al bosco, devo sfogarmi>>

<<Jimin, trasformandoti renderai solo il tuo lupo più forte>> sospirò Yoongi alzandosi a sua volta. <<Guardami>> gli prese il viso tra le mani. <<Io conosco Jimin, il vero Jimin, quello che non si arrende mai, quello che ottiene qualunque cosa voglia, so che l'amore fa male, ma niente può scalfire un diamante come te Jimin>> sorrise infine, vedendo enormi lacrimoni bagnare le guance del più piccolo.

<<Io non volevo l'amore>> si lamentò tra i pianti.

<<Detesto Jungkook, con tutto il mio cuore>> disse il corvino facendo sorridere Jimin. <<Ma magari quella che vediamo è solo una maschera che porta>> ipotizzò.

<<E se non lo fosse?>>

<<Abbiamo tanti pregi e uno di questi e non saper vivere lontano da quello che vuole il lupo, se veramente Jungkook è legato qui>> sorrise Yoongi prendendo il mignolo di Jimin <<Allora non potrà mai negare di volerti... Però dimmi Jimin, tu lo vuoi?>>

<<Non lo so nemmeno io Yoongi... Un po' si, un po' no... Vorrei ucciderlo e nello stesso momento baciarlo fino a rimanere senza fiato. Vorrei calpestarlo con le mie scarpe più costose ma anche restare accanto a lui mentre mi coccola dolcemente…>> arrossì parlando.

Yoongi sorrise insieme a Jimin <<Perché non gliene parli?>>

<<Ogni volta che ci provo mi fa incazzare e finiamo a litigare, perché mette in mezzo il mio aver mentito.. A tutti e quant'altro>>

Il corvino sospirò <<Che testa di cazzo>> Jimin rise.

<<Cosa devo fare Yoongi...?>>

<<Aspetta che ceda lui, sono sicuro che prima o poi il suo lupo inizierà a lottare per avere te, lui sarà pressoché costretto a starti accanto e come non ci si può innamorare di uno come te>> sorrise leggermente.

Jimin fu contagiato dal sorriso dolce di Yoongi <<Ora posso andare nel bosco?>> chiese ancora.

<<No, non voglio che tu ti metta in pericolo>>

<<Per favore…Yoongi…>>

<<No, ora scendi con me, ti rilassi e non pensi a quell'alpha>> Yoongi aveva tutte le intenzioni del mondo di non lasciare che Jimin si allontanasse da quella casa.

<<Yoongi>>

<<Yoongi niente scendi>> concluse il discorso prendendo Jimin per mano e riportandolo nel grande salotto. <<Da quanto ho capito io dovrò farti da modello>> iniziò un altro discorso.

<<Se vuoi, non è obbligatorio>>

<<Mi dispiace per i modelli pagati che vedranno me lavorare meglio di loro>> si pavoneggiò sedendosi accanto a Jimin sul grande divano.

<<Se ti prendo qualche mio vestito mi fai una sfilata qui così vedo il tuo "elegante" portamento?>> rise.

<<È una sfida? La accetto.>> i due risero insieme.

Intanto Jungkook era ancora nel suo studio, ma la sua capacità di concentrazione sembrava svanita, stava pensando troppo a quell'ultima conversazione avuta. Perché Jimin pensava che lui volesse altro oltre che al suo lupo? Ormai quando era nei dintorni si comportava da bravo cagnolino, lo faceva anche divertire perdendo la pazienza alle sue provocazioni. Eppure Jungkook si era sentito colpevole sotto l'ultimo sguardo triste che gli aveva riservato Jimin, prima di dirigersi in cucina per il pranzo, perché? Avrebbe tanto voluto parlare faccia a faccia con il suo animale, così da chiarire definitivamente cosa volesse uno e cosa volesse l'altro, quello che sapeva però era che il suo alpha voleva Jimin, ma non nel modo in cui pensava lui, perché era certo che se avesse solo bramato il suo corpo, quella mattina se lo sarebbe mangiato vivo e non sarebbe riuscito a controllarsi per non fargli nessun male.

<<Cazzo>> sibilò Jungkook sbattendo il pugno sul tavolo. Si era comportato da stupido... Di nuovo.

𝐌𝐲 𝐒𝐭𝐲𝐥𝐞 • 𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora