Ottanta

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<<Jungkook che hai fatto...>> sussurrò Jimin sentendo la voce di Minho chiamare per un ambulanza. 

Jungkook si perse nei suoi occhi e lentamente tornò nella sua forma umana con un leggero ansimare <<Ti ho protetto>> disse serio stringendo la sua mano.

I soccorsi arrivarono rapidi, l'uomo perdeva ancora una grande quantità di sangue, ma al moro non importava, l'importante era sempre stato Jimin, talmente tanto che si fece portare il suo cambio da lavoro fuori dall'azienda pur di raggiungerlo più rapidamente possibile in pronto soccorso. Più tardi avrebbe pensato anche a punire quegli uomini che l'avevano ferito, ma prima doveva assicurarsi stesse bene, soprattutto prima che scoprissero che era stato lui stesso a ridurre in fin di vita quell'uomo. 

Corse fino alla sua meta senza preoccuparsi di come avrebbero reagito le persone nel vederlo correre come un forsennato verso il pronto soccorso.  

Fuori dalla struttura vi era Minho che compilava alcuni documenti su una cartellina, Jungkook era in preda alla rabbia, non riusciva a controllarsi più senza le pozze gialle del suo compagno puntate sui suoi occhi. Così accorse da Minho e gli racchiuse la camicia costosa tra le mani e lo guardò con sguardo arrabbiato. <<Ti avevo detto di procedere per arrestarlo, non per raccontare immediatamente tutto a Jimin!>>

Minho alzo le mani e sorrise <<Io lavoro per Jimin, Jimin mi paga, quindi devo rendere conto solo a lui, se ho informazioni devo dargliele>>

<<Se è andato da lui e ora è ferito è solo colpa tua! Sapevi che Jimin non sarebbe stato in vacanza sapendo chi gli voleva male!>>

<<Ti ho già spiegato le mie ragioni>> concluse diplomatico Minho, liberandosi dalla presa di Jungkook.

Il moro lo bruciò con lo sguardo ma ugualmente entrò in cerca di Jimin, per sua fortuna, un infermiera, loro ammiratrice gli indicò la strada giusta e di corsa Jungkook si trovò davanti al suo compagno.

<<Amore>> lo chiamò avvicinandosi a lui, non gli importava se qualcuno potesse aver sentito, voleva solo lui in quel momento. <<Come stai?>>

Jimin sorrise, aveva una grossa botta viola sulla testa, ematomi sulle braccia, sulla schiena e infine un profondo taglio appena sotto il collo, quella era la parte più dolorosa. <<Sto bene, non serve che mi fai il soccorritore ogni volta>> allargò un ampio sorriso guardandolo.

<<Scusami ti prego, avrei dovuto proteggerti, stava andando tutto bene se solo->>

<<Se solo non avessi avuto l'idea idiota di andare da lui senza nessuna difesa?>>

Jungkook rimase in silenzio, non poteva di certo negarlo, ma Jimin sorrise ancora.

<<Mi ha aiutato però, si sarei potuto rimanerci e per un momento ammetto di averlo pensato, la mente quando crede di morire ti fa passare davanti tutta la vita, ti fa vedere quello che hai fatto, ma ancora di più ti fa vedere quello che vorresti fare>> strinse il lenzuolo agitato.

<<Non morirai, sono qui>> lo rassicurò appoggiando le sue mani sopra le sue più piccole.

<<Non intendevo questo... Intendevo che voglio fare quello che desidero, per non avere rimpianti più avanti nella vita>> fece scivolare le sue mani sopra quelle contrarie per intrecciarci le dita <<Ho sbagliato a non fidarmi di te, ho sempre avuto il terrore di questo e sentire tutte quelle informazioni, una dietro l'altra... Non ho più ragionato mi dispiace.>>

<<Sai che se può aiutare a fidarti posso raccontarti qualunque cosa vero?>> chiese il moro guardandolo con occhi dolci.

<<Solo quando e se te la sentirai>> sorrise Jimin facendo sparire i suoi occhi tra le palpebre. In quell'istante un piccolo bacio gli fu rubato e quando aprì gli occhi Jungkook sorrideva.

<<Sai cosa ho pensato in quel momento?>>

<<Parli dei tuoi sogni?>> chiese Jungkook confuso da quel cambio di argomento.

<<Si, vorrei un cucciolo>> disse serio, sapeva la pesantezza e l'immensa responsabilità che stava tirando fuori con una semplice frase.

<<Un... Cucciolo?>> domandò il moro convinto di aver capito male.

<<Si, un piccolo noi>> sorrise, già riuscendo ad immaginare un piccolo bimbo tra le sue braccia mentre parlava con Jungkook.

<<Lo vuoi davvero?>> la domanda del moro sembrava aspra, quasi fosse stata formulata dopo un "è necessario?". Jimin abbassò la testa sconfitto e mugugnò un piccolo "si" come risposta.

Jungkook gli prese in mento tra le dita e gli alzò il viso, per poi attaccarsi alle sue labbra come due calamite divise da tempo, doveva in qualche modo fermare le lacrime di commozione che in quel momento stavano facendo guerra con le sue palpebre per uscire, quando aveva scelto di baciargli la pancia quel giorno, l'idea gli era balenata nella testa, ma essendo il corpo non il suo, spettava a Jimin scegliere e decidere.

Si staccò per un secondo e una lacrima solitaria scivolò sulla sua guancia.

<<No niente lacrime adesso>> sorrise asciugandola con il pollice. <<Sei d'accordo?>> chiese infine il biondo per averne la conferma.

<<Sono d'accordo, lo voglio, creiamo un piccolo noi, cresciamolo, voglio vederlo indossare i nostri abiti, sarà protetto, ci prenderemo una casa nostra, gli racconteremo le favole prima di dormire, correremo nei boschi insieme a lui e so che gli insegnerai a trasformarsi poco per non prendere dal papà>>

Molte più di una furono le lacrime che scivolarono sulle guance di Jimin mentre Jungkook parlava, gli strinse la mano, la baciò e la appoggiò nuovamente sulla sua pancia, l'unica cosa che poteva fare era guardarlo con occhi innamorati.

<<No niente lacrime adesso>> ripeté Jungkook asciugando il suo viso e lasciandogli un piccolo bacio sulle guance bagnate.

<<Non prendermi in giro>> rise Jimin asciugandosi anche da solo le lacrime che continuavano a sfuggire dal suo controllo, era troppo emozionato per poterlo nascondere, pensandoci bene forse non avrebbe nemmeno voluto nasconderlo.

<<No non ti prendo in giro papà>> sorrise Jungkook.

<<Jungkook!>> lo rimproverò pulendosi ancora gli occhi, come se quel nome gli avesse aperto i rubinetti delle lacrime un'altra volta.

Il moro sorrise, si avvicinò a lui, gli baciò la testa e la appoggiò sul suo petto <<Vi proteggerò, da tutto e tutti per sempre>> disse sottovoce, coccolando il compagno dolcemente per non fargli altro male.

𝐌𝐲 𝐒𝐭𝐲𝐥𝐞 • 𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora