Ottantanove

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Jimin era agitato, in realtà non era nemmeno la parola corretta, era terrorizzato. Aveva indotto una riunione, si ricordava molto la prima volta che tutti loro si erano seduti a quel tavolo, in quella stanza così spaziosa. Ricordava perfettamente le battute sarcastiche di Jungkook, ricordava gli occhi stretti e giudicanti di Namjoon e Taehyung, ricordava di essere in preda alla paura perché temeva che l'alpha d'élite lo avrebbe smascherato. Non si ricordava nemmeno quanto era passato, sapeva solo che quel giorno si sarebbero seduti nuovamente in quella stanza e lui avrebbe dovuto presentarsi come futuro padre e compagno di quello che tempo prima considerava un nemico.

<<Ti vedo sovrappensiero come al solito>> commentò Jungkook accarezzandogli i fianchi per abbracciarlo delicatamente. <<Stai bene?>>

Jimin arrossì, il suo profumo da gravidanza teneva Jungkook costantemente vicino a lui, lo faceva sentire più amato del solito ogni giorno e, tutte quelle attenzioni, lo rendevano emotivo e sensibile.

<<Sto bene, stavo solo pensando ad oggi, la prima volta che hai messo piede in quella stanza per le riunioni pensavo volessi saltarmi alla gola e uccidermi>> ridacchiò Jimin.

<<Non lo nego>> continuò l'altro con un sorriso.

<<Dovevi dire "no amore figurati" dai>> rise il biondo di gusto abbracciando Jungkook.

<<La prossima volta risponderò bene, ora preparati che esigo anticipo alle riunioni>> sorrise sistemando la cravatta allontanandosi dal compagno.

<<Ci mettiamo dieci minuti appena per arrivare e manca un'ora>> puntualizzò.

<<Non ho detto di quanto principessa>>

Jimin sospirò <<Non cambi mai>>

Il moro sorrise maliziosamente scendendo le scale per andare ad indossare le scarpe e Jimin decise di vestirsi con calma con la sua solita divisa da lavoro, il fatto di guardarsi di profilo allo specchio con solo i boxer addosso era ormai abitudine da quando avevano iniziato a solo pensare ad un figlio e ora Jimin controllava ogni singolo centesimo di millimetro sulla sua pancia. Anche se dopo appena una settimana non poteva dire di aver visto qualche cambiamento.

Si vestì con un attenzione maniacale ai dettagli come il suo solito, sistemò i capelli biondi, si diede un po' di colore e luminosità al viso con qualche cosmetico, infine scese per raggiungere il compagno e prendere le sue scarpe.

Una volta usciti di casa, come Jimin aveva già annunciato in anticipo, arrivarono in azienda dieci minuti dopo, ma stranamente quasi tutti erano già presenti al piano terra in sala d'attesa.

Namjoon teneva la mano di Seokjin dolcemente, sorrideva in modo tranquillo, accarezzava il dorso della sua mano con il pollice, entrambi alzarono la testa appena videro i due entrare nell'azienda.

Sull'altro divanetto si trovavano Hoseok e Taehyung, loro due avevano sempre evitato il contatto fisico, mancava solo Yoongi all'appello.

<<Come mai siete così in anticipo?>> chiese Jungkook alzando un sopracciglio, la sua abitudine era arrivare sempre prima degli ospiti ma questa volta l'avevano fregato

<<Cosa vuoi che abbiamo da fare il sabato mattina Jungkook?>> chiese ironicamente Taehyung prendendo in giro il suo ex coinquilino.

Jungkook sospirò e lasciò perdere la conversazione dirigendosi fino alla sala riunioni, pronto per sistemare tutto.

<<Sei pronto?>> chiese Jimin entrando.

<<Agitato, ma si, sono pronto>> sorrise Jungkook avvicinandosi all'altro per stringergli le mani.

Yoongi fu l'unico ad arrivare puntuale e una volta che furono tutti presenti la "riunione" poté iniziare, nessuno di loro aveva la minima idea che quell'incontro non aveva nulla a che vedere con il lavoro.

<<Io e Jungkook abbiamo trovato delle piccole idee per la prossima collezione, che è dovuto a un altro annuncio importante che dobbiamo dare>> disse serio Jimin.

La mano del biondo tremava e Jungkook la accarezzò delicatamente prima di distribuire i regali che avevano preparato.

Tutti lo aprirono con curiosità e 5 tutine diverse spuntarono dal pacchetto. Ognuna di essere aveva la lettera del ragazzo a cui era stato regalato.

Taehyung aveva la T
Yoongi la Y
Hoseok la H
Seokjin la S
Namjoon la N

<<Moda per bambini?>> azzardò Namjoon guardando con dolcezza la tutina così piccola da stargli quasi su una mano.

<<Si questa è l'idea>> sorrise Jimin arrossendo, sfiorandosi involontariamente la pancia.

<<ASPETTATE UN BAMBINO?>> gridò Yoongi alzandosi in piedi, spingendo la sedia talmente tanto forte da farla cadere per terra, tremava in un misto di ansia e di emozione.

<<Si.. hyung>> arrossì vistosamente stringendosi al tavolo per non crollare ma comunque finì a sedersi sulla sedia per evitare di crollare.

<<Jimin>> gli occhi di Yoongi erano pieni di lacrime, pieno di emozioni, si gettò verso il fratello e lo strinse tra le braccia come se da quello dipendesse la sua vita <<Sei pazzo>> sorrise tra le lacrime accarezzandogli i capelli biondi. Era sempre stato convinto che lui sarebbe stato un padre perfetto e ora aveva modo di dimostrarlo.

<<Jimin, sei speciale>> sorrise Seokjin vedendo il viso rosso e rigato dalle lacrime del suo capo.

Hoseok saltò in piedi, per abbracciare Jimin a sua volta, almeno era quello che credeva Jungkook, ma il moro gli si gettò tra le braccia dell'altro congratulandosi con lui per la notizia.

<<Era questa la notizia>> chiese Taehyung con fare serio e il suo ex coinquilino annuì con gli occhi felici.

A Taehyung aveva sempre dato fastidio il fatto che Jungkook fosse sempre 10 passi avanti a lui, era sempre stato così dalla prima volta che si erano conosciuti, Jungkook era sempre stato perfetto in ogni cosa e lui rimaneva sempre con i resti della sua vita. Ma forse per la prima volta, in quel momento, vedendo il sorriso felice di Jungkook decise di mettere da parte quel senso di inferiorità e si alzò dalla sua sedia per abbracciarlo.

<<Congratulazioni mr. Non volevo l'amore>> lo prese in giro con un sorriso.

<<Smettila romanticone>>

<<Voglio un maschio come nipote>>

<<Decidono loro cosa diventare in pancia al mio compagno>>

Iniziarono a battibeccare come due fratelli erano soliti fare.

Ma andava bene così, la loro famiglia era fatta così e mai sarebbe cambiata.

𝐌𝐲 𝐒𝐭𝐲𝐥𝐞 • 𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora