Quarantatre

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Il taxi era l'unica alternativa che avevano per arrivare a casa più velocemente possibile, per fortuna non dovettero aspettare molto, ma la vera difficoltà era per Jungkook mantenere nascosto il perché Jimin fosse così.

<<Abbiamo alzato un po' troppo il gomito>> ridacchiò aiutandolo a salire nella vettura per poi tornare ad abbracciarlo. Il tassista sembrava interessato a qualche gossip, visto che da quando avevano messo piede nella capitale nipponica, tutti sembravano sapere della loro esistenza.

<<Jungkook>> sussurrò Jimin ancora, con le guance rosse e la mano che cercava di coprirgli le cosce.

<<Sh Sh, guarda me>> sussurrò ancora più sottovoce accarezzandogli il viso <<Ancora poco>> dichiarò guardandolo negli occhi.

Jimin annuì debolmente appoggiandosi alla spalla dell'altro. La voglia che aveva Jungkook in quel momento di uccidere l'uomo che non spingeva il piede sull'acceleratore era alle stelle.

<<Jungkook>> il biondo continuava ad ansimare sotto voce il suo nome, stringeva tra le dita la sua giacca per avere attenzioni. Jungkook sospirò appena, prendendo con due dita il mento di Jimin per poi avvicinarlo a sé e iniziare a baciarlo, lui avrebbe voluto rilassarlo, ma i baci dell'altro erano umidi, eccitati, pieni di lussuria e a tratti violenti.

Finalmente il taxi si arrestò e Jungkook lo pagò velocemente senza dare troppo peso se avesse pagato in più o in meno di quello che effetivamente avrebbe dovuto dare, non gli importava in quel momento, aveva altro a cui pensare.

Fortunatamente la reception era vuota e silenziosa, così Jungkook, tenendo Jimin quasi in braccio, sgattaiolò nell'ascensore e successivamente nella loro stanza. Il cuore gli batteva all'impazzata, sia per la corsa che aveva fatto, sia per quei baci in taxi e sia perché il suo lupo voleva a tutti i costi portare a termine una lista infinita di cose da fare sul corpo caldo dell'altro.

Jimin si adagiò sul letto circondandosi velocemente con le coperte <<Vieni qui>> chiese quasi con dolcezza mentre stringeva a sé un lembo della coperta per avere del contatto.

<<Jimin non posso>> sospirò Jungkook cercando di calmare il suo battito cardiaco, pensava che forse sarebbe stato più semplice assistere Jimin, ma ora si rendeva conto quanto fosse difficile pensare lucidamente in quel momento.

<<Ti prego... Ho bisogno di te>> ansimò il biondo stringendosi di più alla coperta. <<Stringimi come prima...>> Jimin aveva gli occhi lucidi, sentiva il dolore che si faceva largo nel suo basso ventre e non voleva darsi piacere, ancora, davanti a lui. Per fortuna Jungkook scelse di avvicinarsi e si sedette sul letto accanto a Jimin. Egli gli si gettò tra le braccia con tutti i muscoli che tremavano, non gli era mai successo niente del genere e sentiva che avrebbe sofferto le pene dell'Inferno.

<<Jungkook>> sospirò Jimin mentre si avvinghiava al corpo del maggiore.

<<Sono qui rilassati>> ripeteva il moro, cercando in qualche modo di farlo calmare, era sera ed era tardi, doveva riposare, dovevano riposare entrambi.

<<Ti prego>> si lamentava l'altro, salendo sulle sue gambe per provocarlo e farlo cedere.

<<Non ti toccherò Jimin, te l'ho promesso>>

Jimin si lamentò, come se il suo lupo si stesse arrabbiando con se stesso per avergli impedito il piacere dell'accoppiamento.

<<Jungkook fa male>> pianse stringendosi ancora sulle sue gambe.

<<Se vuoi che diminuisca il dolore hai le tue mani e la mia coscia>>

<<Voglio te>> sospirò passando le mani sul cavallo dei suoi jeans. <<So che mi vuoi anche tu>>

Jungkook prese la mano tentatrice velocemente, poteva resistere a tanto ma quelle attenzioni, quegli ansimi e quelle richieste non gli erano indifferenti.

<<Ti ho detto di no>> rispose serio, accompagnando la sua frase con dei pungenti occhi cremisi.

Jimin abbassò la testa lamentandosi sottovoce, lasciò perdere la forza nelle gambe e finì a stretto contatto con la coscia di Jungkook, appoggiò la testa sulla spalla dell'altro e iniziò a muovere il bacino facendo attrito. Le sue gambe e le sue mani tremavano. Si dimenticava sempre quanto fosse sensibile in quel periodo.

<<Jungkook è una parte di te che mi da piacere, stai mantenendo ancora la tua promessa?>> rise Jimin tra un gemito e l'altro, resi esagerati da lui stesso per far cedere Jungkook.

<<Io non ti sto toccando, quindi si, principessa>>

Jimin sbuffò ancora, il suo obbiettivo di farlo cedere si stava allontanando sempre di più, soprattutto quando si rese conto di essere già venuto all'interno dei jeans, preso dal troppo fastidio non se n'era nemmeno accorto.

Jungkook abbassò lo sguardo notando cosa era successo <<Togliti quella roba, ti prendo qualcosa di pulito>> disse, spostandolo dalla sua gamba e andando a frugare tra le sue cose in valigia.

I vestiti erano la minima parte di quello che si era portato. Più di metà valigia era fatta di medicinali di ogni tipo, di nuovo Jungkook si chiedeva come mai una persona potesse giungere a tanto per essere qualcun'altro, aveva conosciuto Jimin come alpha, ma scoprendone il vero carattere e il vero genere, nulla era cambiato. Forse si era aggiunta un immensa attrazione sessuale, ma il loro modo di odiarsi e mandarsi frecciatine continuamente non era mai cambiato. Prese dei pantaloni e un paio di boxer dalla valigia del collega e tornò sul letto, trovando Jimin con solo la maglia addosso ma addormentato.

<<Devo farti da babysitter>> sospirò Jungkook, prendendogli delicatamente le gambe e facendogli indossare tutti gli indumenti puliti.

<<Jungkook>> evidentemente non aveva fatto abbastanza piano per nom svegliarlo. <<Voglio uscire>> dichiarò.

Jungkook spalancò gli occhi <<No che non esci, al massimo ti accompagno in terrazza>> rispose serio ricevendo un piccolo movimento positivo della sua testa. Era passata quasi un'ora e già non ne poteva più.

Si avvicinarono alla finestra e Jimin si aggrappò all'altro per non cadere. <<È bellissima la luna sta sera vero?>> sussurrò piano il biondo, con le gambe tremanti.

Jungkook osservò la luna confuso e poi guardò Jimin <<È come sempre però.. Si bella>>

Jimin abbassò la testa, forse il fatto che Jungkook non avesse capito nulla era un lato positivo.

𝐌𝐲 𝐒𝐭𝐲𝐥𝐞 • 𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora