Quindici

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<<Yoongi>> sussurrò Jimin, immobile dopo aver sentito la sua voce.

<<Sono entrati...>> disse Yoongi con il respiro spezzato e la voce bassa.

Non era la prima volta che alcuni alpha decidessero di fare irruzione in casa sua, la maggior parte delle volte però, loro tenevano sotto controllo quasi tutto, una volta era successo il peggio e Jimin non aveva intenzione di lasciare Yoongi in mano a quegli alpha maledetti.

Si alzò in fretta dalla sua scrivania e si precipitò velocemente nell'ufficio di Seokjin per avvisarlo, aprì la porta con uno scatto e il suo segretario saltò sulla sedia dallo spavento <<Ti lamenti che vuoi che la gente bussi ma tu entri così?>>

<<Yoongi sta male, devo andare a casa, tieni Jungkook lontano dal mio ufficio>> disse rapido sottolineando il dove dovesse stare Jungkook.

<<Va bene, non preoccuparti>> concluse semplicemente rimettendosi davanti al computer.

Jimin corse fuori dall'azienda cercando di non farsi fermare da nessuno, Yoongi aveva bisogno di lui, voleva a tutti i costi proteggerlo e cacciare via quegli alpha da casa sua. In pochi minuti fu davanti al suo cancello, dopo aver rischiato una decina di incidenti per eccesso di velocità, si gettò dentro casa e subito davanti a lui si fece largo l'immagine dei due alpha che si aggiravano in casa sua in cerca di Yoongi.

<<Voi due.>> ringhiò Jimin.

Entrambi si girarono verso di lui, erano sempre loro, quei due volti erano ormai conosciuti a Jimin, non aveva idea di chi fossero, ma il loro muso lo avrebbe riconosciuto tra mille.

<<Sparite o vi uccido.>> ringhiò sfilandosi la giacca come per avvisare la sua trasformazione.

Come ogni volta, i due alpha si gettarono fuori dalla finestra preoccuparti dal dare inizio a una lotta dove ne sarebbero potuti uscire feriti.

<<Yoongi! Yoongi sono qui, dove sei?! Yoongi!>> iniziò a gridare Jimin preoccupato correndo per casa. <<Yoongi!>> iniziò a tremare, convinto di essere arrivato troppo tardi. Era finita, aveva fallito, avrebbe dovuto assicurarsi lui che fosse al sicuro.

<<Jimin...>> una voce ovattata lo chiamò e all'improvviso il ragazzo sembrò riprendersi.

<<Yoongi!>> gridò di nuovo seguendo il suono di quella voce.

Yoongi spuntò lentamente dall'armadio che occupava il corridoio e subito fu assaltato da Jimin che lo abbracciò con tutta la sua forza. <<Dio stai bene>> pianse.

<<Jimin...>> sussurrò ancora il maggiore stringendolo a sua volta. <<Non volevo portarti via da lavoro, sono andato in panico, nessuno ha paura di me, avevo paura di->>

<<Sh va bene>> lo zittì Jimin baciandogli la testa. <<Tu vieni prima di qualunque lavoro>>

Nel frattempo dell'edificio della Nevermind, Jungkook era impegnatissimo a creare il marchio che avrebbe potuto rappresentare quella loro "unione" ma nessun nome gli veniva in mente. Quando era giunto il momento di dare il nome alla sua azienda, questo gli era letteralmente scivolato tra le labbra, teneva fede al suo motto di vita e dava senso di grandezza solo il pronunciarlo. Ma ora non aveva idea di come muoversi, anche perché sapeva che qualunque nome avesse tirato fuori, Jimin gliel'avrebbe bocciato, si odiavano per un motivo dopotutto. Prima di perdere le speranze decise di guardare tra le vecchie collezioni che aveva prodotto il suo collega.

<<Ah, non è per niente il mio stile>> sbuffò accarezzando la rotellina del mouse svogliatamente. Poi si fermò.

<<Non è il mio stile>> ripeté di nuovo.  <<ma lo diventerà perché lo produco io, diventerà del mio stile!>> quasi come un fulmine l'idea gli colpi il cervello, così Jungkook raccolse velocemente una penna dal tavolo e scarabocchiò su un foglio la scritta "My Style" sapeva che Jimin non avrebbe potuto dire di no, era un nome che, anche se li teneva uniti, li lasciava liberi di essere se stessi, li lasciava staccati e divisi come avrebbero sempre voluto essere, ma soprattutto avrebbe incrementato le vendite e loro non ci avrebbero perso niente.

Seokjin in quel momento entrò nel suo ufficio <<È l'ora della pausa pranzo, scendi?>> chiese.

<<Di già? Va bene arrivo>> sorrise cordiale il moro.

Seokjin sorrise nuovamente e si lasciò Jungkook alle spalle scendendo per l'ascensore verso la sala da pranzo.

Jungkook sospirò prima di alzarsi, ma era ben deciso a parlare del nome dell'azienda a Jimin prima di scendere e godersi il suo pranzo, così prese il foglio e si diresse verso l'ufficio di Jimin, aprì la porta ma lo trovò vuoto.

Evidentemente era già andato a pranzo, rifletté Jungkook posando il foglietto sulla scrivania mentre si guardava intorno. Non stavano cercando di ampliare un bel niente, il suo ufficio era enorme e un'altra scrivania lo avrebbe riempito perfettamente senza dare fastidio. Nuovamente quella rabbia fastidiosa prese possesso di lui ma questa volta aveva lui il coltello dalla parte del manico. Poteva osservare silenziosamente in giro per l'ufficio in cerca di qualcosa per minacciarlo e prendere il controllo di tutta la My Style, rise guardando il foglietto ricordando il suo nuovo nome.

Se fossi un CEO che deve nascondere qualcosa, considerando che i miei sottoposti possono entrare nel mio ufficio, io nasconderei tutto... Pensò Jungkook voltando velocemente la testa verso la porta che conduceva al bagno. Entrò a passo svelto e aprì i cassetti di ogni mobile esistente in quel piccolo spazio, ma niente saltò ai suoi occhi, solo qualche barattolo di lacca, prodotti per il viso, alcune boccette di profumo, altri barattolini di cipria e fondotinta.

Normale.

Uscì dal bagno più arrabbiato di prima, non poteva essere vero che la persona che lui credeva avesse una vita perfetta ce l'aveva veramente. Avrebbe setacciato ogni cassetto di quello studio a costo di rovesciare l'intera scrivania.

<<Cosa ci facevi nel mio bagno?!>> una voce assai familiare lo accolse quando mise nuovamente piede sul parquet dell'ufficio.

<<Lo stavo provando in attesa di doverlo condividere con te>> sorrise Jungkook sorpassandolo e dirigendosi verso la porta.

<<Non devi mettere piede qui hai capito?>> ordinò alterato Jimin avvicinandosi alla sua scrivania.

<<Guarda il foglietto sulla tua scrivania principessa>> concluse Jungkook prima di uscire dall'ufficio. Avrebbe trovato qualcosa, ad ogni costo.

𝐌𝐲 𝐒𝐭𝐲𝐥𝐞 • 𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora