Stranamente Leila non fece molte domande probabilmente la scusa di John l'aveva convinta.
Proprio perché non dovevo tornare subito a Napoli decidemmo di goderci la mattinata al mare.
Nel primo pomeriggio ci rimettemmo in viaggio, volevo evitare il traffico dell'ora di punta e poi avevo appuntamento dal parrucchiere. Non potevo saltarlo sarebbe stato un completo disastro, quella sera sarei dovuta essere impeccabile sia per rispetto del signor Antonio ma soprattutto per John.
Appena finito tornai a casa, Sara mi aveva già preparato il vestito.
In realtà si può dire che fosse una sua creazione. Mia sorella era un'abilissima disegnatrice di vestiti e anche una brava sarta. A Roma aveva lavorato per un po' da Fendi, poi lasciò tutto per seguire l'amore della sua vita. Aveva comunque trovato lavoro in una nota sartoria napoletana di abiti da cerimonia.
E il mio vestito era stato creato proprio dalle sue mani. L'avevo fatta un po' impazzire ma fu felice di accontentarmi.
Non volevo un abito qualsiasi, volevo che realizzasse un abito in particolare, uno che mi facesse sembrare sensuale ma allo stesso tempo elegante. Un vestito che non si puoi dimenticare facilmente quando viene indossato.
Mia sorella confezionò per me un abito di seta blu, con una scollatura non troppo ampia, la schiena scoperta e lungo il giusto da coprire le scarpe.
Quando decisi di farmi realizzare quell' abito non era previsto che John dichiarasse il suo interesse per me.
Lo avrei indossato per mio vanto certo, ma soprattutto perché volevo farmi notare da lui e continuare quella situazione di allusioni e provocazioni che avevamo innescato.
Ma a quel punto era tutto diverso, non dovevo più conquistarlo, forse avevo un compito anche più difficile, dovevo tenerlo stretto a me.
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Era di Maggio
ChickLitIsabella, per tutti Isi, è una giovane e vivace trentenne che vive e lavora a Napoli, città che adora. Un po' per pigrizia, un po' per le tante attenzioni della sorella Sara, continua a vivere con lei e suo cognato. In una calda giornata di maggio I...