"Sei strano John, cos'hai?" Mi chiese mio fratello mentre cenavamo a casa mia.
"Ti sembrerà assurdo quello che sto per dirti, ma oggi in biblioteca ho conosciuto, anzi diciamo ho scambiato qualche parola con una ragazza e adesso non me la riesco a togliere dalla testa."
"E allora prova ad uscirci, non lo so rivedila!" Suggerì Michele.
"Non ho il suo numero e non so neanche il suo nome"
"E perché?" Chiese Raoul.
"Perché mi hai chiamato tu e lei se ne è andata, rompipalle!"
"Ora sono curioso, che avrà mai una ragazza di cui non sai nulla per affascinarti così tanto? Poi proprio a te che non ti sei mai filato nessuna!"
"In realtà ancora lo devo capire..." Risposi sinceramente a Michele, era vero, non avevo ancora capito bene perché quella perfetta sconosciuta stava occupando cosi insistentemente i miei pensieri.
Spesso le donne si approcciavano a me in maniera sbagliata, si proponevano con l'intento di sedurmi, con atteggiamenti provocatori, senza alcun argomento, senza un minimo di contenuto, credendo che tutto quello che mi interessava nel sesso femminile fosse l'aspetto fisico.
Quella ragazza invece aveva un qualcosa di diverso dalle altre, niente di strano o artefatto era straordinariamente normale, una semplice e bellissima donna con un mucchio di libri in braccio.L'indomani la giornata era iniziata malissimo, Melania mi aveva chiamato chiedendomi di vederci e di provare a chiarire, ma c'era poco da chiarire, avevo fatto un grande errore sposandola, l'errore più grande della mia vita.
Mi dispiaceva che lei ne soffrisse ma non potevo fare altrimenti, continuare quella farsa sarebbe stato deleterio per entrambi.
Per parlare con lei al telefono avevo fatto tardi, avevamo l'incontro con la signora Nalli e il suo team, per presentarci e conoscerci, non era da me e soprattutto mi dispiaceva fare una figuraccia del genere soprattutto con lei, donna capace, intelligente e ottima amica di mio padre.
Quando entrai in ufficio percepii una grande allegria e una piccola folla intorno a mio fratello.
Andai subito incontro alla signora Nalli e mentre mi piegai per abbracciarla la vidi.
Era proprio lì davanti a me, mi guardava come se avesse visto un fantasma, forse era lo stesso sguardo che avevo io.
Mi emozionò rivederla, non me l'aspettavo e in parte mi venne da pensare che magari il destino aveva qualcosa in serbo per me, era una coincidenza veramente straordinaria.
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Era di Maggio
Chick-LitIsabella, per tutti Isi, è una giovane e vivace trentenne che vive e lavora a Napoli, città che adora. Un po' per pigrizia, un po' per le tante attenzioni della sorella Sara, continua a vivere con lei e suo cognato. In una calda giornata di maggio I...