In tarda mattinata John tornò in ufficio e di corsa gli andai a preparare il caffè. Prima di entrare nel suo ufficio mi soffermai un attimo a osservarlo. La cosa più sicura a questo mondo era la sua disarmante bellezza, così selvaggia e naturale sprizzava sesso da tutti i pori. Erano indecenti i pensieri che mi venivano in sua presenza.
Entrai ma non diede molta importanza né a me né al suo caffè, era intento a vedere qualcosa sul suo computer, avrei voluto evitare di disturbarlo ma la mia fastidiosa curiosità mi incitò a chiedere.
"Cosa stai vedendo?"
Girai intorno alla scrivania e mi misi dietro di lui dopo il suo cenno.
Era una bozza della campagna pubblicitaria, Ciro gli aveva già spedito qualche anticipazione.
Senza volerlo per guardare meglio poggiai le mani sulle sue spalle e avanzai con la testa fino ritrovarmi molto vicino al suo viso.
Mi annusò il collo, credo l'abbia fatto istintivamente senza pensarci troppo.
"Mi mancava il tuo profumo!"
"John..." Non sapevo cosa dire se non il suo nome.
"Tra amici si può dire tutto?"
"Credo di sì!" Mormorai con un filo di voce
"Oggi sei particolarmente distraente, mi hai deconcentrato molto!"
"Cosa ti distrae? Il mio profumo?"
"Forse tutto..."
"Allora da domani provvederò a ritornare a uno stile più casual!"
"Sono certo che mi distrarrei ugualmente"
Avremmo potuto continuare così forse per tutto il giorno, ma quella parentesi fu interrotta dall'arrivo di Michele che imbarazzato bussò circa tre volte e diede due bei colpi di tosse prima di riuscire a farci capire che lui fosse lì. Impacciati ci distaccammo tentando di far finta di nulla.
"John ascolta c'è Chiara con sua sorella volevano salutarti, le faccio entrare?"
Annuì e Michele andò a chiamarle.
Non avevo mai conosciuto la sorella di Chiara e appena arrivò rimpiansi quell'ultimo pensiero. Notai che già conosceva John e dagli atteggiamenti di lei sembrava volesse approfondire ancora di più quella conoscenza. Non c'entrava proprio nulla con Chiara, era una ragazza giunonica, bionda anzi biondissima, molto appariscente, avrei scommesso che per quell'incontro si fosse preparata nei minimi dettagli per assicurarsi di essere notata. Indossava dei tacchi altissimi, un vestitino forse troppo corto per quell'ora del giorno, un trucco molto vistoso. Appena vide John si buttò a capofitto su di lui e non lo mollò fino a che non andò via. Notai che la sua troppa sfacciataggine lo metteva in difficoltà, ma allo stesso tempo, come succede in tutti gli uomini, il suo ego era notevolmente aumentato da tutte quelle attenzioni.
Mi infastidii molto, mi ammutolii e involontariamente misi anche il muso. Mi allontanai in disparte ad assistere a quel teatrino odioso.
"La finisci di fare quella faccia?" Provò a spronarmi Michele.
"Che faccia, non ho nessuna faccia!"
"Guarda che è innocua Lucia!" Si chiamava così la sorella di Chiara.
"Guarda che ti stai sbagliando, non ho nessun problema!" Negai fino all'ultimo quello che era evidente, ero tremendamente gelosa di lui.
"Ti conosco troppo bene! Comunque visto che so che ti interessa saperlo, lei ci prova così da anni ma lui non ha mai ricambiato, e non ricambierà di certo ora!"
"Ne sei così sicuro... si può cambiare idea nella vita!"
"Sei tremenda quando ti ci metti, rilassati che dovrai conviverci per altri due giorni!"
"Perché due giorni?"
Spiegò che a loro avrebbe fatto piacere trascorrere il giorno prima del matrimonio in compagnia degli amici nella villa a Ischia di proprietà della famiglia di Michele, l'intera famiglia invece avrebbe alloggiato nell'albergo dove si sarebbe svolto il ricevimento.
Non potei dire di no e non l'avrei fatto, confermai subito e impaziente aspettai la conferma di John.
"Naturalmente tu sei l'ospite più atteso, verrai vero?" Chiese civettuola Lucia
"Direi proprio di sì!" Rispose rivolgendo nella mia direzione lo sguardo.
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Era di Maggio
ChickLitIsabella, per tutti Isi, è una giovane e vivace trentenne che vive e lavora a Napoli, città che adora. Un po' per pigrizia, un po' per le tante attenzioni della sorella Sara, continua a vivere con lei e suo cognato. In una calda giornata di maggio I...