CAPILTO 10- TUTTA LA NOTTE

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Fare l amore con qualcuno ti unisce per sempre , che sia la prima, la seconda o anche la millesima volta  l'emozione non è mai scontata e la stessa; ciò che rende speciale è la persona a cui decidi di dare tutta se stessa e la voglia che l altra persona riesce a trasmetterti quando stai con lei.
Quella notte Giulia una volta salutato Sangio, non riusciva a dormire,tendeva a girarsi da un lato all altro del suo letto e appena sembrava trovare la posizione più giusta per potersi addormentare, finiva con il riaprire gli occhi e cercare nuovamente di rilassarsi e riprendere sonno.Sapeva perfettamente che il suo agitarsi costantemente era dovuto alla presenza   di quel ragazzo,dall altra parte della casa,che anche se distante da lei, le creava un mix di adrenalina e emozione a cui non poteva dare la sua attenzione . Non le era mai capitato prima,  neanche quando erano in casetta e addirittura avevano a volte anche dormito assieme per necessità, di aver così tanta voglia di stare abbracciata a lui e di sentire il suo profumo che tanto la faceva star bene come quella notte, forse pensò che era proprio il fattore telecamera, la consapevolezza che nessuno li avrebbe potuti vedere ; lui non si sarebbe irrigidito  come in casetta poiché cosciente che quei loro baci o carezze non li avrebbero trasmessi davanti a tutta Italia, che avrebbe messo avanti la loro storia e non i loro singoli talenti, oppure a dire il vero, era quella scena vissuta pochi istanti prima : lui che la allontana per paura di fare qualcosa che a lei potesse ferirla correndo troppo, facendole capire che infondo anche lui sentiva la sua stessa necessità.
Colta da questi pensieri, e ormai impotente difronte ai suoi occhi totalmente spalancati,  decise di alzarsi e recarsi in cucina per prendere qualcosa da bere ; quei pensieri non solo le toglievano sonno ma le creavano una sensazione di caldo lungo tutto il suo corpo a cui Giulia non era abituata.  Quel ragazzo nel bene e nel male le stava facendo provare emozioni che non aveva mai provato prima e sulle quali molte volte non sapeva come reagire poiché sconosciute.
Aprì la porta della sua stanza, facendo attenzione che non cigolasse troppo e svegliasse gli altri nelle loro rispettive stanze; scese giù in cucina , decise di non accendere nessuna luce, sapeva che aprendo il frigo si sarebbe accesa la lampadina al suo interno che le avrebbe fatto luce necessaria per permetterle di muoversi nella zona circostante . Presa dal frigo una bottiglietta d acqua , fece per girarsi, e si trovò davanti una figura esile, che riconobbe subito essere lui
G:" che ci fai qua ?"
S:" scusa ti go fatta spaventare..avevo un po di sete, ho sentito dei passi r ho pensato potessi essere tu"
G:" si avevo sete "
S"  non riesci a dormire vero?"
G:" già..come sempre.. neanche Marius aiuta ..poi volevo smettere di prendere le pillole per dormire..pensavo che una volta tornata a casa ..avrei dormito "
S:" devi stare serena..rilassarti "
Mentre le stava dicendo ciò,  le si avvicinò..mise le sue mani calde ai lati delle sue braccia percorrendole lentamente fino ad arrivare al suo viso, facendo scontare le loro teste..
S:  "hei sei tesa.."
G:  un pochino.."
S:" perché? Insomma sei a casa. La gara è finita..perché non riesci a rilassarti neanche adesso ?"
Giulia lo guardava, non sapeva se confessargli che sotto al suo  tocco le era sembrata tesa,  all interno il suo cuore non faceva altro che accelerare il battito ogni secondo, sempre più forte, quasi a farle male; ma come sempre con lui non c era bisogno delle parole
S:  " è la mia presenza ? Si insomma il fatto che io sia qui... a  casa tua, vero?".
G:" si ..no..cioè..non voglio che pensi male..sono contenta che tu sia qui credimi..e che continuavo nel letto a .."
S:" a pensare a prima"
G:  si anche .."
S:  beh anche io..strano ma anche io non riesco a dormire, e non perché non siamo in casetta o perche non sia stanco. Ma saperti di là, sola..il mio istinto continua a dirmi che ci fai ancora qua va da lei, no? Pero la testa ricorda dove siamo, con chi siamo..e allora cerco di non pensare "
G: " tu che non pensi.. impossibile "
S:  già.."
Finirono con il ridere, lì da soli in quella cucina,con la fioca luce del frigo a fare loro da sfondo. Sapevano che non potevano stare per sempre lì,  qualcuno dei due avrebbe  dovuto dare una svolta a quella situazione di sorrisi che nascondevano in realtà dell imbarazzo
S:" vado a letto ...cosi ti lascio riposare "
G:  no..aspetta "
Per la prima volta fu Giulia a prendere le redini della situazione; con coraggio afferrò il polso di Sangio e lo fece girare bella sua direzione con ancora i loro occhi che nonostante il buio, trovavano il modo per trovarsi
G:" dormi con me ..se tornassi su non riuscirei a dormire..perché avrei voglia di venire da te...Io so già . Voglio dormire abbracciata a te, senza vergognarmi di farlo".
Lui era lì ad ascoltare ogni singola parola,  non riusciva a dire nulla, non riconosceva quasi la sfrontatezza che stava riscontrando nelle sue parole ma anche la dolcezza e la vergogna con la quale esprimeva l'ansia voglia di stare con lui , che anche in lui era viva
G:"  se non ti va fa niente". Se ne uscì con questa frase, era troppo il tempo passato rispetto a quelle sue dichiarazioni, tanto da farle credere che magari quella voglia potesse essere solo sua
S:  Mi guidi tu?"
G:  "dove?"
S: " dobbiamo dormire insieme, no?"
Anche se era buio, Giulia il suo sorriso lo vedeva perfettamente,  quel sorriso che  nascondeva quella risposta che sarebbe stata banale per qualsiasi altra, ma per lei era speciale, lui era speciale.
Si presero per mano,  fù lui ad afferrargliela, stringendola e incastrandola in maniera perfetta alla sua; salirono le scale in assoluto silenzio e con estrema lentezza in modo da non provocare alcun suono,  entrambi sapevano che se anche un altro solo componente di quella casa si fosse svegliato in quel preciso istante, tutto sarebbe finito lì,  e nessuno dei due lo voleva.
Riuscirono ad arrivare sù,  vicino la stanza di Giulia,  la porta era già aperta e una volta dentro fù  proprio lei a richiederla. Appena entrati Sangio si guardò intorno ; era la camera di una bimba quella e c era tutto il suo mondo davanti a lui: le foto di lei che danzava, lei e la sua migliore amica Chiara insieme a danza, il suo primo saggio,  lei con i suoi durante quasi sicuramente una delle loro vacanze e infine lei con la nonna. In ogni foto c era lei, la danza . Giulia glielo aveva anche detto in quei suoi momenti di fragilità QUANDO GLI ALTRI MI FACEVANO SENTIRE SBAGLIATA, LEI INVECE MI FACEVA CAPIRE CHE ERO GIUSTA , e lui vedendola sorridere in quelle foto, adesso capiva davvero come infondo per entrambi anche se con sfumature diverse, la musica aveva reso migliore la loro vita.
G:"se hai freddo mettiamo un altra coperta "
S:" no tanto siamo in due "
Gia siamo in due pensò Giulia.  Per quanto ciò le facesse strano, lo aveva desiderato così tanto da non poterci credere che adesso fosse vero, ricordando quanto all inzio credesse che lui fosse un altro ennesimo amore impossibile per lei.
Si misero sotto le coperte, ci furono attimi di silenzio, quel silenzio creato d aun imbarazzo di essere assieme e pure non riuscire a sapere come non indiscreti verso l altro.
Si misero au di un fianco,  ritrovandosi faccia a faccia, come se si fossero poco prima messi d accorso. Mentre lei lo guardava,  forse aspettando che fosse lui a fare qualsiasi tipo di mossa, Sangio si avvicinò ancora di più a lei, facendo aderire completamente i loro corpi; le venne spontaneo incastrare  le sue gambe a quelle di lui come aveva sempre fatto quando avevano dormito insieme, mentre lui in maniera tentennante pose la sua mano sotto la sua maglia accarezzandole la schiena. Sentì il corpo di Giulia sotto il suo tocco rabbrividire, ogni qual volta le loro pelli si sfioravano; la guardò per capire se quel gesto azzardato fosse risultato troppo ma lei gli sorrise.
Capì che infondo ciò che stava accadendo a lei piaceva tanto quanto lui. Con tutta la dolcezza che potè,  Sangio spostò leggermente il peso del suo corpo un po più su quello di Giulia,  così da lasciarla completamente nascosta da lui
S:" niente si deve fare se non si vuole..capito? Io hontanta voglia di stare con te..ma devi sentirla anche tu"
G:" anche io credimi..altrimenti non ti avrei neanche chiesto di venire da me.."
Ennesimo sorriso, che però stavolta diede inzio a una danza, diversa dal solito,quella dei loro corpi. Giulia stava provando delle emozioni che non aveva mai sentito prima, lui le accarezzava a ogni minimo movimento per assicurarsi che lei stesse bene; Giulia ormai allontanata la paura sincera lasciata andare totalmente.  Si sentiva amata, bella e desiderata in quel momento,  sentiva tutta la voglia che quel suo corpo che non le era mai piaciuto stava dando a lui.
Fecero l amore quella notte, come qualsiasi coppia che si ama, che si desidera e non riesce a non dimostrarlo con il corpo. Giulia era rimasta rannicchiata tra le sue braccia, stretta a lui e non intendeva staccarsi
S:  giuli..hei mi guardi ?"
G:' che c è?"
S:"tu lo sai vero ?"
G:" cosa ?"
S: " che ti amo..che sono sbagliato,  forse anche per te..che non posso assicurarti di non farti soffrire,  perché sò  che non sono perfetto  come dovrei o vorrei essere..ma ricordati una cosa  me lo devi promettere "
G:" sentiamo cosa.."
S:" di ricordarti sempre ..che sei e sarai per sempre ma mia lady"
Fu Giulia stavolta a buttarsi letteralmente tra le sue braccia,  così da ricominciare con quella danza che aveva ogni volta passi ed emozioni diverse, ma che Giulia ormai stava imparando a conoscere e a cui era sicura di non voler più rinunciare cosi come a lui  sapeva delle sue imperfezioni,  del suo carattere difficile,  manleiblo amava così  . ..si lei lo amava.
Tutti hanno la notte magica..e questa è stata la loro sicuramente..ogni notte nasconde un segreto..chissà bello o brutto  .lo scopriremo insieme..

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