CAPITOLO 16 - NIENTE SCUSE

4.1K 166 45
                                    

Erano rimasti lì per chissà quanto tempo , non saprei neanche descriverlo; quando all improvviso preso dalla piena coscienza di ciò che era appena accaduto,lei rimasta per tutto il tempo accanto a lui, andhe lei inerme e pensierosa,  vide lui con gesto fulmineo scattare sull attenti e fissarla, forse in attesa che quel suo sguardo fosse ricambiato
S:" Margherita,  io devo andare..devo capire, riflettere, devo mettere ordine. Ho tutto così poco chiaro; fino a qualche giorno fà era tutto così limpido e adesso mi sembra di rivivere l inzio di qualche mese fa',  solo con le stesse persone a parti inverse : io con lei  stavolta e tu quella che mi manda in confusione."
M:" Sangio non voglio e non pretendo nulla.. questo bacio ha significato tanto per me e non posso negarlo. Pensavo che uscire con un altra persona mi avrebbe allontanata da te, ma poi è bastato guardarti,  mi ci sono ripersa in quegli occhi. Non ci speravo più..lo sai "
S:" si certo..e non voglio che tu ti senta colpevole di qualcosa che io per primo ho voluto. Sono io che dovrò rispondere  di quanto fatto e non tu"
M:" si ma io avendolo vissuto sulla mia pelle, sò cosa si prova ..ami qualcuno e ti senti amata anche tu; poi lui smette di amarti e tu lo ami ancora nonostante vedi lui perdere la testa per un altra..e non puoi farci niente,  accade tutto così veloce, naturale.. "
Sangiovanni, ascoltava quelle parole con silenzio e ci rifletteva sù.  Lei aveva ragione, lui aveva ferito due persone esattamente allo stesso modo in momenti diversi, regalando rispettivamente all una e all altra amore e poi subito dopo dolore.
Si girò,  lasciandosi alle suensoalle la figura di Margherita che vedeva  lui allontanarsi,  ma decise in quel momento di non chiedergli di restare; sapeva che lui avrebbe avuto solo bisogno di stare solo e pensare, infondo lo conosceva bene, se fosse rimasto l avrebbe fatto solo per un senso di colpa e non volere. Vedeva in lui la voglia di tornare a casa e parlare con lei e infondo lo capiva anche ; se lei in quel momento fosse stata Giulia,  avrebbe voluto sapere e capire, quindi rimase lì in silenzio, ormai sola in quel parchetto.
Senza accorgersene,  Sangio aveva aumentato di gran lunga la velocità del suo passo, se ne accorse solo quando sentì che il suo respiro diveniva irregolare; così decise di rallentare ed respirare quell aria fresca che si era venuta a creare qualche istanti prima.  Camminava,  inspirava e espirava aria, pensando anche a tutto quello che gli era successo: Margherita,  poi Giulia,  poi ancora Margherita; si chiedeva il perché di questa confusione,  vista la scelta che sembrava definitivamente presa mesi prima.
Con tutti i pensieri,  arrivò finalmente a casa ; non salutò nessuno dei suoi genitori che aveva intravisto essre in cucina, ma si recò velocemente sù in camera.  Appena entrato nella sua stanza, notò il suo cellulare lì dove lo aveva lasciato ; staccò la carica e non potè non notare le mille notifiche presenti sul suo cellulare.  Era sempre grato per tutte le attenzioni che la gente gli riservava e  anche  nelle critiche cercava di trovare qualcosa che lo avrebbe aiutato a crescere e migliorare e dopo tanto questo lo fece sorridere. A richiamare la sua attenzione fù in particolar modo un messaggio,  diverso dagli altri, aveva il suo nome.
Giulia : NON SO PERCHÉ MI HAI MENTITO..TI AVREI CAPITO..CI ERAVAMO PROMESSI NIENTE BUGIE..E INVECE, TORNI A CASA DA UN PAIO DI GIORNI ED ECCO LA PRIMA..QUELLA CHE FÀ PIÙ MALE . NON SONO ARRABBIATA DEL FATTO CHE TU ABBIA PARLATO CON LEI, TE LO AVREI DETTO IO DI FARLO, GLIELO DOVEVI, DA DONNA TE LO DICO. PERCHE SI, SONO BAMBINA, COME TANTI DICONO, MA SE SERVE ANCHE DONNA, SOPRATTUTTO NEL RISPETTARE CHI AMA COME ME. CON TE HO IMPARATO A NON AVERE PAURA DI DIRE A QUALCUNO CHE HO PAURA ..BEH ADESSO HO PAURA
Leggeva quelle parole, ritornando da capine ancora e ancora ; non voleva perdersi nessuna analisi possibile di quel messaggio,  m tutte le sembravano prive di alcun spiraglio per lui, per loro . Decise però,  che la cosa giusta stavolta no  sarebbe stagli scrivergli  un messaggio,  troppo da vigliacco,  l avrebbe videochiamata,  voleva guardarla negli occhi.
Avviò la videochiamata su wastapp e attese un po' prima che sullo schermo del suo cellulare comparisse lei: struccata, con i capelli raccolti in una cosa e una maglietta corta che le lasciava scoperta la pancia. Lei era questo , non aveva bisogno di  accessori, la sua bellezza era nell essere Giulia e nient altro. Reputò  corretto,  fosse luinl a parlarle per primo, tra lui a doverle delle spiegazioni, andhe perché vedeva Giulia in attesa che lui dicesse qualcosa costa che l aveva chiamata lui
S:" Giulia.."
G:" hei.."
Non era come le altre volte,non c era in lei quell entusiasmo che caratterizzava le loro chiamate, fatte di sorrisi , sguardi a volte anche maliziosi, e il suono della sua risata ad ogni sua battuta,  anzi al contrario c era profondo silenzio che nascondeva il rumore più assordante di tutti: la delusione.
S:" Giulia  ti prego dimmi qualcosa, anche se dovesse farmi male ..ma dimmela"
G:" no Sangio,  come hai detto tu una volta a me ..stavolta sei tuba dover parlare. Sarebbe comodo che io iniziassi e tu terminassi con uno scusa, troppo facile , siamo troppo cambiati per meritarmi solo questo "
S:" non voglio scusarmi, perché sarei falso.. sai perfettamente che quello che faccio, anche se sbagliato è pensato "
G:" allora perché non me lo hai detto ?"
S:" avevo paura, banale ma vero ..paura di dover rispondere a delle domande a cui non avevo risposta "
G:" non te le avrei fatte..o magari si ..ma non avrei preteso niente.  Pero adesso stiamo parlando, adesso è il momento di dirsi tutto ..mi devo dire altro ?"
Stavolta lei, gli aveva permesso di scegliere: la verità o l ennesima bugia e questo lui lo aveva capito.  Mentirgli avrebbe significato perderla,  dirle la verità farle male.
S:" Giulia una cosa devo dirtela "
Lei rimase in silenzio, voleva che fosse lui a parlare, a dirle tutto ciò che doveva; non voleva interromperlo per paura che lui cambiasse o decidesse di non raccontarle più ciò che doveva, perché magari preso dal dispiacere do vederla star male , lei voleva sapere tutto
S:" io mi sono visto con Margherita,  perché ieri mi ha mandato un messaggio per  congratularsi con me. Le ho risposto ed è venuto fuori che stava conoscendo un tipi di Vicenza. Non chiedermi perché ma ho sentito qualcosa dentro spezzarsi,  come se davvero forse tra noi fosse finita stavolta , la consapevolezza che ognuno di noi, avesse continuato con le proprie vite. Ho chiesto io di vederci "
Fece una breve pausa, sapeva che la cosa più importante di quell incontro non poteva ometterla, così facendo un lungo sospiro e abbassando lo sguardo le disse con voce quasi impercettibile
S:" l ho baciata .."
G:" abbiamo fatto l amore Sangio..ho fatto l amore con te..non avevo mai sentito il bisogno di appartenere a qualcuno come con te e tornassi indietro lo rifarei, sai qual è la cosa che mi fà più male? Io..forse se fossi di più di quel che sono "
S:" Giulia non dirlo neanche per scherzo..e poi abbiamo fatto l amore ..io c ero..io ci sono "
G:" no tu c eri Sangio "
S:" non dire questo ..io sono confuso..ma questo non vuol dire che ciò che provo per te non è reale, altrimenti non sarei scappato da quel fottuto posto così velocemente da farmi mancare l aria per parlare con te "
G:" l hai baciata "
S:" si hai ragione e non sò perché,  ma ne avevo bisogno"
G:" se tornassi indietro la baciaresti ?"
Quanto avrebbe voluto dirle no, sapeva che lei forse l avrebbbe perdonato, ma lui no era la classica persona che per salvarsi dice la cosa giusta, lui aveva sempre combattuto per dire ciò che pensavo realmente
S:" si lo rifarei "
Dopo tanto lei alzò lo sguardo, si videro, si studiarono come non facevano da tempo
S:" ma sò  anche, che   se fossi lì con te , come quella notte , rifare l amore con te"
G:" io no.."
S:" bugiarda.."
Dopo tanto sorrisero, anche se per pochi istanti sembrava tornare indietro nel tempo e prima che accadesse tutto ciò
G:" Sangio forse è meglio se non ci sentiamo per un po'..vivi la tua vita come se non esistessi, come se io non ci fossi, se non mi avessi conosciuta,  con le persone di prima : i tuoi genitori,  amici..lei "
S:" come puoi chiedermi questo "
G:" perché tu non puoi chiedermi di esserci come se nulla fosse successo. Tra qualche mese ti ritroverei con gli stessi dubbi non risolti "
S:" e tu che farai nel mentre ?"
G:" la mia vita, come te.."
S:" da sola?"
Anche Giulia, aveva imparato a conoscerlo e come le aveva anche consigliato Martina una volta al pomeridiano , a essere più una donna sicura di sé stessa
G:' chi lo sà "
S:" Giulia non fare cazzate "
G:" tutti le facciamo..aiutano a crescere "
Nessuno voleva chiudere quella chiamata, perché avrebbe significato in parte chiudere la loro storia o perlomeno sospenderla..ma la realtà andava affrontata
G:" vivi la tua vita Sangio e se capisci che io te la rendo migliore allora si vedrà "
S:" e se invece fossi io a  non prendertela migliore ?"
G:" allora ti ringrazierò per tutto quello che è successo; ma oggi proprio non riesco. Ti guardo e non vedo il mio Sangio,  non più "
S:" io vedo sempre la mia lady mista a una bambina"
Sorrise, ma stavolta quel sorriso  era misto a imbarazzo che solo lui sapeva provocarle quando le faceva complimenti che a lei sembrava di non meritare
G:" adesso devi andare, ho lezione. Stammi bene Sangio "
S:" mi stai dicendo addio?"
G:" ti sto dicendo di vivere la vita, come farò io.."
S:" già..mi stai dicendo addio .."
La consapevolezza a volte di ferire,  fà anche capire quanto si è amato. ..

1,2 , 3 e 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora