Capitolo 71 - un messaggio per te

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L amore quella notte fatta tra quelle lenzuola che avevano visto varie volte i loro corpi sudati e sentito i mugugni di piacere pronunciati, era colma non solo di tutto questo ma anche della voglia di tornare al più presto in quel posto che di magica aveva tutto .
Si erano svegliati facendo abbondante colazione , entrambi sorridevano uno di fronte all altra eppure in quei sorrisi cercavano di nascondersi a vicenda la sensazione di dispiacere nel dover lasciar tutto e tornare alla realtà fatta di responsabilità, di impegni ormai non più rimandabili e da quella nuova vita tutta da scoprire.
Mentre Giulia era in doccia , sangio già pronto , decise di dare un ultima occhiata alla baita assicurandosi di non aver dimenticato nulla e chiudendo la sua valigia ma anche quella di Giulia. Sapeva che tra i due a soffrire il ritorno molto di più sarebbe stata lei , poiché una volta tornati non potendo buttarsi sulla danza come avrebbe voluto fare e lui impegnato nel nuovo disco l avrebbe lasciata sola
Guardava quella valigia aggiustando meglio alcun6o vestiti messi alla rinfusa , perché conoscendo Giulia aggiustarli di certo non le andava visto che le avrebbe lavati una volta arrivata a casa . Ebbe un idea : si girò guardandosi attorno in cerca di un pezzo di carta che trovò poco dopo poggiato sul comodino , cercò nel suo zainetto una penna e si sedette sul letto facendo attenzione che lei non vedesse nulla. Non voleva scriverle frasi sdolcinate o altro ma solo farle sapere che nulla sarebbe cambiato
"Alla mia piccola donna..anche se adesso sei in realtà solo donna non più piccola ; tu forse non te ne rendi conto ma hai la forza necessaria per esserlo. Forse tra i due quello ancora piccolo sono io anch se lo mostro meno , perché mi piace farti sentir protetta; ma la verità è che nessuno vuole rinunciare a essere tra le braccia di chi ama. Per altri diventerai donna, mamma , una grandissima mamma sono sicuro ma per me sei la mia piccola donna."
Riuscì velocemente a richiudere il biglietto e a metterlo in valigia nascondendo tra i vestiti quel regalo che aveva odore di famiglia al suo interno.
Giulia sbucò vestita e truccata leggermente come ormai usava fare dal bagno
G:" hei ma che stai facendo seduto ?"
S:" ho messo a posto le ultime cose..tu sei pronta ?"
G:" vorrei dirti di no per rimanere ancora..ma si..sono pronta "
S:" bene allora andiamo..l autista è qua fuori.."
G:" aspetta un ultima cosa "
La osservava correre nella stanza pensando che avesse dimenticato qualcosa
S:" cosa cerchi ?"
G:" non cerco nulla..vieni qua "
La raggiunse davanti a quella grande di destra che aveva accompagnato tante loro notti regalandogli dolci risvegli e luminosi tramonti
S:" che vuoi fare ?"
G:" dai facciamo un selfie. Un ultimo ricordo prima di andare via..una foto solo nostra "
Si avvicinò a lei facendole aderire il viso all altezza della sua spalla mentre le baciava il capo ; quell immagine fù catturata poco dopo dal flash del cellulare di Giulia che felice guardava soddisfatta la foto
S:" adesso sei pronta?"
G:" si adesso si "
Lasciarono definitivamente quella baita rispondendo le chiavi esattamente dove le avevano trovate. Giulia salì in macchina appena arrivata ad attenderli mentre Sangio sistemava le ultime cose in macchina per poi sedersi vicino a lei.
Una volta assicurati di aver messo tutto nel suo ordine il rumore della macchina segnalò la partenza verso casa .
Per metà del tragitto il viso di Giulia era girato verso quel finestrino cercando di catturare le ultime cose magari perse di quel posto e fissandole nella sua mente in modo che non potessero scapparle mai via, dal suo canto invece Sangio aveva ripreso il suo quaderno per buttare giù qualche idea visti i giorni di pura ispirazioni passati assieme . Ogni tanto quello sguardo dapprima fisso e concentrato sul quaderno finiva per guardare lei trovandola sempre nella stessa posizione e facendolo sorridere di ciò.
Verso le diciotto circa la macchina si fermò davanti casa dei genitori di Giulia che dopo aver dedicato le prime ore al paesaggio si era lasciata cullare da Morfeo , con Sangio accanto a lei che la teneva circondata con il suo braccio .
S:" hei piccolinasiamo arrivati ?"
G:" arrivati? Dove?"
S:" a casa ..a roma"
G:" oddio ..di gia "
S:" ti sei addormentata.."
G:" come al solito " ammise sorridendo
S:" grazie di tutto .."
A:" si figuri ..ci vediamo domani qui alle 8.30 ..il signor Nueve mi ha detto di riferirglielo "
S:" d accordo a domani "
Scesero dalla macchina e aprendo la.porta con le chiavi di Giulia, si accorsero che i suoi non erano a casa e neanche la nonna, probabilmente erano usciti visto che era una bella domenica estiva.
Decise di non chiamarli altrimenti avrebbero rinunciato alla loro giornata per tornare da lei, ma li avrebbe attesi a casa per cena così da raccontargli tutto.
G:" che ne dici se cucina qualcosa ?"
S:" siamo sicuri?"
G:" vedrai qua sono a casa..so come usare tutto..preparo la cena anche per loro così quando tornano rimangono contenti "
S:" di vederti si della cena ho qualche dubbio "
G:" vedrai invece "
S:" va bene mi arrendo..ma sta attenta..io vado a posare queste cose "
G:" lascia le valigie in stanza..così dopo disfo tutto "
S:" ok te le salgo solo "
Lo vide salire su per le scale , mentre tutta energica cominciava a uscire pentole e ingredienti vari . Sentiva caldo rispetto a qualche istante prima e solo dopo si accorse che questo derivasse dal fatto che aveva addosso ancora una piccola giacca e dei leggings. Prima di iniziare decise così di cambiarsi indossando solo quella maglia oversize che ormai era diventato più che altro il suo pigiama e tornò sorridente in cucina. Attorno a lei sentiva aassoluto silenzio tanto da farle percepire una sensazione che non la metteva a suo agio: aveva sa sempre preferito il caos rispetto al vuoto. Si avvicinò al lettore mp3 e accese facendo partire il CD al suo interno: ovviamente quello di Sangio.
Muovendosi a ritmo di Malibu tornava verso la cucina ripassando a mente ciò che la nonna qualche sera prima gli aveva insegnato . Mentre svolgeva ogni singola azione era come se prima avesse a mente quella successiva e così via.
Quando Sangio anche lui con solo una canotta e dei pantaloncini tornò giù da lei , si soffermò qualche istante prima di avvicinarsi a guardarla , per poi avvicinarsi e abbracciarla da dietro avvolgendolo tra le sue braccia
S:" allora come procede ?"
G:" bene direi..assaggia qua "
Prendendo un piccolo cucchiaio, lo immerse nel sughetto appena preparato e lo portò alle labbra di lui che soffiandoci prima un po su le fece poi aderire al cucchiaio
S:" bah devo dire..mi hai stupito stabile "
G:" hai visto ? Tie..non ti fidi mai.."
S:" a chi dobbiamo ringraziare ?"
G:" nonna..e vedrai per quando andremo a casa saprò farti tanti pranzi e cene deliziose "
S:" ah si ?"
Girò di poso la testa in modo da incontrare il suo viso e lo baciò assaporando quelle labbra che davano ancora di sugo
G:" si cucinerò per noi "
S:" allora non vedo l ora "
Ritornò a vedere e controllare la pentola sul fuoco girando meticolosamente il mestolo affinché non si attaccasse alla pentola
G:" senti continua tu tanto devi solo girare e poi tra un po spegni..io vado a disfare la valigia così poi quando arrivano ceniamo"
S:"ok"
Lo lasciò in cucina e andò nella loro stanza dove messa la borsa sul letto così era più comoda cominciò a tirare fuori i panni. La sua curiosità nacque quando togliendo una maglia dalla valigia vide cadere a terra un bigliettino. Si chiese cosa mai potesse essere non ricordando di aver scritto nulla o lasciato nessun appunto e prese dalla curiosità lo raccolse. Lo aprì e lesse quel bigliettino non potendo credere a quello che stesse leggendo ; con delle semplici parole e con un gesto così semplice era riuscito ancora una volta a dare fiducia a se stessa come lei mai riusciva da sola.
Portò a termine il suo compito e riscesi giù da lui trovandolo ora seduto sul divano a guardare la TV. Senza dir nulla si sedette vicino a lui e lo fissò quasi con quel gesto fatto di silenzio a guardarla a sua volta
S:" che c e?"
G:" non sarò mai brava con le parole come te..quello è il tuo dono ..uno davvero grande ; con poco riesci a dire tutto e afra sentire speciale la gente . Sarò sempre la tua piccola donna "
S:" e io il tuo sangius "

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