capitolo 50 - dove vai?

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Aveva girato per chissà quanto, con la convinzione di non essersi allontanata troppo vedendo tutte quelle strade uguali attorno a lei. In realtà si era allontanata pou del dovuto rispetto a casa di Sangio, camminando senza accorgersene e con la sola voglia di dar sfogo ai suoi pensieri, aveva raggiunto quasi l altra parte della città. Guardava il cellulare maledicendosi per non averlo caricato o almeno averlo controllato prima di uscire . Non voleva rischiare di perdersi o andare ancora più oltre di dove già era , così decise di aspettare seduta su una panchina che magari passasse qualcuno per chiedere informazioni su come tornare .
Intanto a casa Damian si continuava a discutere sul da farsi , ma Sangio sembrava essere assente da tutte quelle analisi probabili che la sua famiglia stava facendo anche per lui .
P:" Sangio allora che ne pensi?"
Stavo per esplodere ma non voleva togliere loro il rispetto e riconoscenza che aveva sempre avuto verso la sua famiglia . Saperla lontana da casa a quell ora e non aveva ancora fatto rientro , gli metteva ansia, così senza rispondere a suo padre si alzò e girovagando per quella stanza dove si trovavano tutti, provò a chiamarla. Appena partì la chiamata subito dopo ecco la voce della segreteria telefonica che annunciava che quel numero fosse spento o irraggiungibile. Fù in quell istante che lansua mente cominciava a viaggiare verso pensieri non positivi
S:" cazzo lo sapevo "
P:" Sangio che succede?"
S:" succede che c è la segreteria telefonica..che ha il telefono spento ed è in giro sola a quest ora e non so dove cazzo è " disse tutto di un fiato per poi accasciarsi sulla sedia.
A:" calmati Sangio.. vedrai che starà qua vicino e torna a breve "
S:" no tu non la conosci..non la conoscete ..questo discorso del cazzo non lo dovevate fare non con lei presente ..lo potevate fare a me quando eravamo soli..che coda credete che io non ho paura ? Me la sto facendo sotto , ma lei è fragile ..più di me. Voi non sapete tante cose..stamattina l ho trovata in bagno..aveva avuto un attacco di panico "
P:" Sangio ma .."
S:" nessun ma cazzo..nessuno..adesso non me ne frega niente delle vostre paranoie e idee..sono le dieci di sera, ed è fuori, sola chissà dove senza telefono e c è anche mia figlia con lei. Si perché io lo voglio questo bambino, non mi interessa se tu non sei pronta nonostante l età o se tu pensi ai concerti che non potrò fare , io penso a quando torno a casa e aprendo quella porta mi verranno incontro..lei mi aspetterà..sempre "
Suo padre vedendolo in difficoltà e davvero preoccupato, si avvicinò a lui e lo fermò posando le sue braccia sulle sue spalle
P:" andiamo a cercarla "
S:" si andiamo"
Lasciarono gli altri a casa e prendendo la macchina , in modo da cercare più veloce pian piano setacciavano tutte le zone vicine alla loro casa.
S:" non l abbiamo ancora trovata e sta diventando buio "
P": sangio stai tranquillo.. era a piedi non può aver camminato così tanto "
S:" papà quando Giulia è arrabbiata può fare qualsiasi cosa si mette in testa ..e poi ho paura che possa farsi del male "
P:" che intendi ?"
S:" quando non si sente accettata o addirittura rifiutata tende a non apprezzare il suo corpo, ad odiarlo , quasi a distruggere quel corpo per volerne uno che piaccia a tutti "
Pier lo guardava sorpreso , vedendo sempre Giulia così sorridente non avrebbe mai immaginato questo suo lato così fragile ma anche in un certo senso autolesionista
P:" io non sapevo..non immaginavo "
S:" ho sbagliato io non voi..io invece l conosco e so quali sono le sue paure e fragilità e non ho fatto nulla per farla sentire protetta prima. Ho permesso alla paura, alla confusione del momento di prendere il.sopravvento , ma io papà la amo e questo figlio lo voglio . Lei è la mia famiglia "
P:" quando la troviamo le chiederemo scusa anche noi..lei deve sentirsi appoggiata a casa nostra come tu con la loro..e noi non l abbiamo fatto..si è sentita sbagliata e in colpa di una cosa di cui non deve sentirsi colpevole "
Sangio lo guardò, aveva gli occhi lucidi , non solo perché suo padre aveva capito ciò che lui intendesse dirgli ma anche perché stavano girando gia da un bel po senza risultati
S:" papà "
P:" dimmi"
S:" sono preoccupato..ho paura.per loro "
P:'sangio la troviamo.. non torniamo.a casa senza trovarla "
Fecero altri metri, si erano allontanati di parecchio, fin quando non videro una figura esile che cercava ci richiamare l attenzione di qualche macchina che gli dasse informazioni probabilmente . Mentre si fermavano anche loro, vide una macchina proprio accostarle e affacciarsi dal finestrino una figura maschile parlare con lei . Fu allora che Sangio senza dire nulla a suo padre, che nel frattempo aveva accostato per vedere se fosse lei, raggiunse a passo svelto quella macchina.
F:" hei tu sei Giulia di amici ..sei proprio carina sai .."
G:" hem grazie ..potreste darmi un passaggio ?"
Il ragazzo guardò l amico e ricevuto un cenno di assenso, si rivolse a lei
F:" dai vieni sali"
Proprio mentre saliva in macchina, il suo braccio fù afferrato da qualcuno che la tirò verso di sé
S:" grazie ma non ha bisogno..viene con me..potete andare "
Con dei ragazzi o dei suoi fan non aveva mai avuto un tono duro e secco, ma con quei due che in quel .momento lo guardavano come se avesse loro rovinato i piani per quella sera , volle subito essere chiaro . I due andarono via senza dire nulla, mentre Giulia capitò chi fosse quea persona che l aveva tirata a se , senza guardarlo ma semplicemente togliendosi da quella presa , gli disse
G:" che vuoi? Adesso fai anche sa bodyguard?"
S:" il tuo telefono è spento "
G:" si è scaricato appena sono uscita di casa..ma a te che ti frega "
S:" Giulia cazzo..stavi in giro sola, è quasi notte, il cellulare staccato .."
G:" ah però sono la stessa persona a cui hai detto chiaramente ch non sai se tuo figlio lo vuoi o meno e che mi hai lasciata andare , senza fare nulla"
S:" mi hanno confuso Giulia.. perché quello che hanno detto è vero e lo sappiamo entrambi "
G:" allora che ci fai qua ?"
S:" perché giusto o sbagliato che sia per gli altri..è quello che voglio "
Appena sentite quelle parole , Giulia alzò lo sguardo verso Sangio che stava aspettando che lei lo guardasse
G:" sei sciuro ? Guarda che io non ho più forze..o lottiamo insieme o basta "
S:" anche se non hai forza te la darò io..e adesso muoviti"
G:" a cosa ?"
S:" ad abbracciarmi scema "
La prese tra le sue braccia e la strinse forte come se non la vedesse da chissà quanto, ma in realtà aveva avuto davvero paura come forse mai prima.
P:" ragazzi..che dite torniamo a casa ?"
S:" si andiamo a casa .."


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