Sangio passò pre rimanendo in quella stessa posizione in cui lei lo aveva lasciato ore prima, non riusciva o a dire il vero non voleva che magari muovendosi anche per cercarla lei pensasse che lui non era lì ad aspettarla , ma anzi aveva pensato bene anche di uscire come se nulla fosse accaduto.
Si alzò e reputò necessario almeno vestirsi, visto che era rimasto con solo un asciugamano alla vita ; indossò velocemente una camicia e un jeans, i capelli ormai asciugati in maniera naturale da quell aria calda anche se ormai era pomeriggio inoltrato e ai piedi delle semplici scarpe da ginnastica bianche. Non importava come fosse vestito, se avesse potuti avrebbe anche evitato di farlo, pur di non perdere altro tempo e andare subito a cercarla; solo in quel momento di lucidità si rese conto che infondo era sola in giro chissà dove e che molto probabilmente era spaventata, infoso fuori si stava facendo buio e lei non conosceva niente di quel posto .
Andò in panico pensandola sola ma soprattutto pensando che se le fosse accaduto anche la minima cosa la colpa sarebbe stata sua, che aveva permssi di lasciarla andare senza almeno provare a fermarla, anche se cosciente che contro una Giulia arrabbiata non avrebbe ottenuto nulla.
Preso nuovamente dalle mani, quel telefono che aveva lasciato da parte nel letto, la chiamò al cellulare, sperando che anche se arrabbiata fosse stata lucida nel prendere il suo cellulare in caso di necessità, ma a suo malincuore qualche istante dopo aver avviato la chiamata sentii quella suoneria che conosceva bene riecheggiare nella stanza, in particolare quel ritornello rimbombava nella sia testa se vuoi ti compro tutta Malibu, se vuoi ti compro tutta Malibu.
Fece terminare la chiamata, scaraventò il cellulare sul letto e andò sul balcone, aveva bisogno che quel vento seppur ancora caldo in qualche modo alievasse quel dolore , che sapeva benissimo avesse causato lui stesso. In amore non ci aveva mai capito nulla, e questa ne era la prova di tutto ; aveva Giulia e ancora una volta non l aveva saputa valorizzare, non le aveva detto la verità o perlomeno quello che stava accadendo, ma non per paura di una sua reazione, ma perché davvero in quei giorni con lei non aveva pensato minimamente a ciò che aveva lasciato lì a Vicenza . Lì, in quel posto isolato dal mondo, almeno a lui così sembrava, erano solo lui e lei. Margherita? Aveva capito che Putin volendole bene, l amroe era un altra cosa : la follia di scappare insieme e fare un viaggio con addosso nulla, la voglia di fare l amore in qualsiasi momento e posto e la paura costante di non essere mai la cosa giusta per l altro. Tutto questo erano lui e Giulia, lo erano sempre stati e lui questo l aveva capito proprio nella notte prima, quando erano stati entrambi diversi, quando avevano fatto l amore in maniera diversa, quando si era lasciato andare , forse anche non pensando alle conseguenze di quel non curare i dettagli, lui voleva solo che lei fosse sua e viceversa.
Mentre cercava di pensare a come fare per cercarla, cercando magari di chiedere anche aiuto a quella signora tanto carina, che sicuramente avrebbe messo in atto tutta la sua piena disponibilità, sentì la porta aprirsi; si girò di scatto e vide lei immobile davanti alla porta ; restò ferma lì a fissarlo per qualche minuto, fino poi a decidere di entrare e chiudere quella porta alle sue spalle
G:" che ci fai ancora qui?"
S:" stavo impazzendo Giulia..dove sei andata? Ti ho chiamata ma hai lasciato qui il cellulare...non sapevo come cercarti. Mi stavo vestendo per venire a vedere dove eri , avevo paura per te "
G:" anche io ho avuto paura, ma non di stare sola o perdermi, ma di tornare e vederti ancora qua, perché so che tu sarai sempre il mio punto debole, quella cosa che mi farà stare male e poi un secondo dopo maledettamente bene, ma sono stanca di queste montagne russe "
S:" ti prego fammi spiegare..ho sbagliato ..lo so..avrei dovuto dirti tutto, ma credimi questi giorni passati così veloci, che non ricordavo più tutta la faccenda di Margherita e quello che le avevo detto "
G:" ecco questa è la cosa grave ..non solo che tu non me l abbia detto subito, ma abbia aspettato, ma anche questo tuo essere così razionale nelle cose : prima faccio questo, po dico quello. Io non lo faccio mai con te, Sangio, io anche sbagliata sono Giulia, quella che tu ogni volta mi dici di essere e non vergognarmene "
S:" hai perfettamente ragione, ma non volevo che tu pensassi quando sono venuto da te, che volessi sminuire quel gesto, davvero l ho fatto perché avevi paura di perderti "
S:" io Sangio non riesco più..come faccio a fidarmi ancora ? Mi hai mentito una volta, abbiamo ricominciato, poi dopo questi giorni passati insieme, dopo la notte passata insieme, vengo a sapere tutto questo. Come pensi che io possa fidarmi delle tue parole d ora in avanti ?"
Sul suo viso vedeva quella stanchezza mista a tristezza di una persona, rimasta senza energie forse per averci creduto più del previsto o del dovuto. Non sapeva cosa risponderle a quella domanda, neanche lui era abituato a fidarsi degli altri , come poteva essere lui un punto di riferimento per qualcuno?
S:" la verità non lo so..non mi fiderei neanche io..ma sò quello che provo, anzi proviamo e la notte scorsa non è stato come le altre volte ..siamo andati oltre "
G:" si perché mi sono fidata di te e di quello che mi hai detto e oggi trovo un messaggio di una persona, non una qualsiasi che ti aspetta, a casa..e io? Io quale posto occupo?"
Non sapeva ben definire, quale posto lei occupasse nella sua vita, aveva sempre dato assoluta priorità alla musica e non al genere umano, se non si suoi pochi amici di sempre e alla sua famiglia. Ad Amici aveva imparato che l arte se vista e vissuta con amore poteva essere più bella e completa e la prova ne era Lady, se la gente l amava così tanto era perché in quel testo c era Giulia , non solo della bella musica.
S:" non sò che posto sua Giulia, ma sò che assieme alla musica rendi me una persona migliore "
Le lacrime adesso ricadevano sulle guance di entrambi, anche se pe emotivi e emozioni diverse. Nessuno dei due osava spostarsi da quella posizione per non far sì che l altro potesse scappare via, anche l aria che li circondava sembrava essersi fermata per non creare interruzioni tra loro
S:" dimmi qualcosa..questo silenzio mi svuota "
G:" io lo sono già..è meglio interrompere la nostra vacanza e ritornare a casa "
S:" insieme.. "
G:" io torno a Roma, tu a Vicenza "
S:" non fare cosi, non rovinare tutto. Ho sbagliato ma non mi sto pentendo diqnuello che abbiamo fatto. Parlerò con Margherita, le dirò tutto "
G:" non cancellerà quello che non hai detto a me"
Prese le sue cose lasciate per la stanza e le mise nel suo zainetto. Si girò ancora una volta prima di lasciarlo definitivamente lì, solo, in quella stanza
G:" come hai detto tu una volta a me..non ti voglio fare del male..ma questa cosa ti farà crescere "
Lasciò la stanza, esattamente nello stesso vuoto in cui l aveva trovata entrandoci. Non credeva ai supo occhi di essere riuscita a non voltarsi e tornare fra le sue braccia, ancora una volta. Lui doveva capire, e non c era Margherita o Giulia a potergli dare le risposte, lui doveva trovarle da sé.
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1,2 , 3 e 4
Hayran Kurguci amiamo ancora ? L amore quello vero dica che supera tutto e che vada oltre il tempo e lo spazio, sarà vero ?