Passarono un po' di giorni, da quella decione precisa, forse anche con un pizzico di rabbia e incoscienza; d altronde quando ci si ritrova a vivere un qualcosa di inaspettato che ti regala amore ma poi ti risporta con così freddezza con i piedi per terra, non hai tempo per decidere cosa sia più giusto fare, si reagisce di pancia, e in quei giorni Giulia era diversa dalle altre volte. Non aveva condiviso il suo dolore con nessuno, neanche con la sua amica Chiara, altrimenti lei avrebbe detto di perdonarlo, che infondo tutti possono sbagliare, ma lei voleva che lui capisse chi voleva accanto a sé, esserne davvero certo. Voleva qualcuno che volesse solo lei.
Giulia in accordo con Samuele decisero di trovarsi in quel di Milano, dove avrebbero tenuto uno stage assieme. Si trovarono in stazione, così da rendere l incontro facile per entrambi, visto che nessuno dei due conosceva quella grande città e andate a far colazione assieme, così da organizzarsi per la giornata.
Appena scesa dal treno, Giulia si guardò attorno. Nonostante fosse molto presto, quella città sin dalle prime ore trasudava di gente che imperterrita senza mai alzare lo sguardo da terra, a passo svelto correva in ogni possibile direzione, in cerca della propria meta da raggiungere. Pensò subito che non sarebbe stato facile trovare Sam , ad aspettarla, visto che le aveva mandato pochi minuti prima un messaggio dove la avvertiva del suo imminente arrivo.
Con fatica e socchiudendo leggermente gli occhi, si guardò intorno e dopo aver maledetto se stessa per aver consigliato lui di trovarsi lì, poté scorgere la figura del suo amico tra tante, infatti era l unico completamente fermo quasi al centro della piazzetta, con addosso uno zainetto e lo sguardo fisso su un punto. Vedendolo così, le veniva da sorridere; era cosi preoccupata che non sarebbe riuscita a riconoscerlo, eppure pensandoci bene l avrebbe individuato tra mille.
Silenziosa, con passo leggero, si avvicinò alle spalle del ragazzo e rimanendo distante qualche centimetro da lui
G:" ciao Sammmmm"
Il ragazzo, concentrato nell ammirare quella città mai voata prima, fù colto da un sobbalzo che fece sorridere Giulia
S:" ma sei matta? Che spavento.."
G:" ma come, non mi riconosci? Me, Giulia Stabile ?"
Sorrideva, anzi sorridevano assieme, proprio come due fratelli che anche non vedendosi da un po' sanno fare. Salutati con un lungo abbraccio, si recarono in un bar lì vicino, e ordinato rispettivamente la loro colazione, presero ad organizzare quella che sarebbe stata la loro prima giornata di stage
S:" allora io ho pensato che potremmo mischiare due cose..infondo facciamo più o meno le stesse cose..possiamo oggi puntare sull interpretazione , come trasformarla neo passi, facendo venir fuori l emozione e domani potremmo fare una lezione assieme di coreografia, così oggi appena finiamo abbiamo tempo per provarla "
G:" si dai va bene, mi sembra giusto, quindi fai tutto te ..mi sta benissimo "
Samuele la guardava, non poteva arrabbiarsi con lei, anche perché sapeva benissimo che lei lo avrebbe aiutato dal primo secondo ma sapeva anche bene del suo punto debole legato all improvvisazione e non voleva farglielo pesare . Conosceva bene la sua amica, in tutti quei mesi, erano stati una famiglia vera, rispettivamente fratello e sorella , non era la stessa Giulia che conosceva quella a essere di fronte a lui; era solare ma non felice come quella volta che si erano salutati in stazione
S:" Giulia adesso puoi smetterla "
G:" di che?"
S:" Giulia..ciao sono Sam.."
G:" ma va..menomale pensavo che ero con uno sconosciuto "
S:" divertente..sono serio..che succede ?"
G:" ma niente..il viaggio..sono un po' stanca, ma a lezione darò il massimo..non ti deluderò "
Sam sapeva che quel che aveva appena detto era vero, lei quando ballava era un altra , questo glielo avevano sempre detto tutti. Era sicura di sé, di quei movimenti, gestiva le sue emozioni e sapeva trasmetterle , mentre quando era fuori dal palco e doveva usare le parole, allora lì, era vulnerabile
S:" non sono preoccupato di questo.. sò che sarai perfetta..ma non sei Giulia..non quella che conosco..sò che dopo ballerai e spaccherai e non si vedrà nulla di quello che vedo adesso..ma se non dai sfogo alle emozioni, questo si risentirà anche nel ballo "
Lei lo guardava, ascoltando con attenzione ogni minima parola, e all improvviso lui se la ritrovò tra le sue braccia. Non riusciva a vederle il viso, ma poteva benissimo immaginare, dal caldo che avvertiva sulla sua spalla, che stava piangendo e anche tanto. Non voleva farle domande , voleva solo che lei buttasse fuori tutto ciò che probabilmente aveva tenuto dentro di sé per parecchi giorni; quando sarebbe stata pronta, lui l avrebbe ascoltata .
Dopo qualche minuto, fù lei stessa a staccarsi e pulendo i suoi occhi con il palmo della mano
G:" scusa non volevo "
S:" io invece si..sapevo che ne avevi bisogno "
G :" sai tutto vero ?"
S:" si Sangio mi ha chiamato, mi ha detto tutto. Che cosa vuoi fare ?"
G:" non sò davvero, gli ho chiesto di vivere la sua vita e io la mia. Ora non sono in grado di immaginarla con lui "
S:" non metterti paletti, non prendere decisioni affrettate..sai cosa penso ?"
G:" dimmi"
S:" che stai usando troppo questa testolina che hai..Giulia tu sei tutto cuore e anche se adesso fa' male, non precluderti niente, se magari capisci che allontanarsi è la cosa giusta allora va bene, ma lo deve essere davvero"
G:" io penso lo sia "
S:" beh vedendoti così non lo darei per scontato "
G:" sini arrabbiata , mi ha tradita Sam..noi sì insomma..quella sera a casa mia..ecco"
Per la prima volta, veniva fuori tutta la rabbia, tenuta repressa in quei giorni, quel suo non capire quel gesto fatto da lui dopo ciò che era successo tra loro a pochi giorni di distanza
S:" Giulia..lo sò cosa è successo quella notte..non sono scemo.. e soprattutto ho visto te con uno sguardo diverso il giorno dopo "
Le parlava e vedeva le sue gote divenire rosse per l imbarazzo, nel ripensare a quella notte o anche al fatto che lui avesse capito
S:" hei è una cosa bella ..ma ho visto anche lui Giulia. Non l avrebbe mai fatto se non tenesse a te davvero "
G:" e allora perché Sam? Non sono abbastanza?"
S:" no perché a volte quando si prova qualcosa di forte, si ha paura. Anche io quando ho rivisto la mia morosa, avevo ansia che le cose fossero cambiate eppure non ho mai dubitato in quei mesi che la volevo al mio fianco anche una volta fuori. La realtà che c è fuori ti porta a riflettere "
Giulia lo ascoltava, sapeva che le sue parole , non volevano obbligarla al perdono, ma alla riflessione
G:" e cosa dovrei fare, finta di niente? Non sà ancora se vuole me o lei ..non mi ha detto voglio te, stare con te..è confuso "
S:" ok ma non ti ha neanche detto non ti voglio.. è scappato nonostante avesse baciato lei per parlare con te. Visto che ormai aveva sbagliato, poteva rimanere lì con lei, invece è tornato a casa perché voleva vederti "
In effetti, questo punto di vista, Giulia non l aveva mai considerato, come diceva Sam se lui avesse voluto, poteva rimanere con lei e chiederle di tornare assieme, sapendo che molto probabilmente lei non l avrebbe più voluto, e invece era più forte la voglia e necessità di chiarire con lei
G:"e quindi che vuol dire ?"
S:" che sì, sicuramente rivederla gli ha fatto un certo effetto, ma qualcosa per te lo prova e devi lottare per questo Giulia se lo vuoi. Lei vive dove è lui, credi che non farà nulla?"
G:" beh non so..non ci ho pensato a questo "
Non aveva pensato davvero alla possibilità che lei, stando accanto a lui, sarebbe andata a trovarlo, a parlargli, stargli vicino, cosa che lei non soltanto non poteva fare per ovvie ragioni,ma che aveva anche negato a lui telefonicamente chiedendogli del tempo da passare distanti.
G:" non voglio fare la sottona, non è il momento "
S:" e chi dice che devi fare la sottona? L importante è che lui ti pensi o rifletta magari sul fatto che possa perderti "
Vide Sam sorridere a quelle parole in maniera compiaciuta davanti a lei, e si chiese il perché di quel suo sguardo furbo che le stava riservando
G:" sam cosa intendi dire ?"
S:" ah niente..io ho già detto troppo.
Dai andiamo"
Per tutto il tragitto dal bar a scuola di danza, Giulia ripensava a quelle parole; conosceva Sam e nulla di ciò che diceva era lasciato al caso . Ripetè quelle parole tra sé l.importante è che lui ti pensi o rifletta magari sul fatto che possa perderti ..."
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1,2 , 3 e 4
Fanfictionci amiamo ancora ? L amore quello vero dica che supera tutto e che vada oltre il tempo e lo spazio, sarà vero ?