Capitolo 3 - QUEL DANNATO BACIO

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Quando si è chiamati a fare ciò che si ama, il tempo sembra passare più velocemente e quindi si tende a non accorgersi che le cose attorno a noi cambino così velocemente da cambiare noi stessi e le nostre idee. Sangiovanni non si era mai pentito della sua scelta, nonostante puntata dopo puntata avesse voluto ogni volta andarle vicino e dire che era stata bravissima,  che i suoi occhi non avevano mai smesso di guardarla in ogni suo passo e che non c era alcun tipo di motivo che potesse indurla a non credere in se stessa ; ma il suo orgoglio e la sua forse anche troppa onestà  però ciò che provava gli impedivano di fare ciò che invece avrebbe voluto, limitandosi soltanto a sorriderle come facevano tutti gli altri.
Ma una sera, dopo una puntata particolarmente difficile per Giulia, dove aveva rischiato di andare a casa contro Esa, ma da cui fortunatamente ne uscì vincitrice, Sangiovanni non poté fare a meno che avvicinarsi a lei
S:"Hei tutto ok?"
Quella domanda poteva sembrare a chiunque banale, eppure nessuno si era  preoccupato di chiederglielo , si erano semplicemente complimentati con lei
G:" Si bene"
Fu tutto in quell istante , delicatamente le sollevò il viso con due dita della sua mano, fece incontrare i loro occhi, come non  accadeva da quella famosa sera e senza dire nulla poté scorgere la tristezza in quelle due semplici parole appena pronunciate
S:" Giulia non mentirmi,  non serve ..non a me"
G:" Si scusa e che non voglio angosciarti con le mie solite e stupide paranoie inutili "
S:" Uno non sono stupide se per te sono importanti e due te l ho chiesto io"
G:"Sono un po giù..insomma si siamo tutti bravi, ma finire al ballottaggio dopo qualche puntata con ancora tante persone dentro,  mi fa pensare che forse non sono così tanto forte "
S:" Non dire cavolate ..non c entra la questione del più forte..guarda Esa ..è uscito prima di Gaia , che con tutto rispetto non ha mai avuto riscontro del pubblico sui suoi pezzi , invece Esa si "
G:" Ecco appunto "
S:" Siamo tutti vulnerabili GIuli e tutti rischiamo . Le classifiche del pomeridiano non hanno più valore, adesso siamo tutti sulla stessa barca "
G:" Può essere che sia così..ma però una parte di colpa per essere finita in ballottaggio è anche mia ..se avessi fatto e soprattutto dimostrato di più non sarei finita lì.. "
S:" Giulia per essere arrivata fin qui,  li sai meglio di me che alla base c è un gran talento..potevi anche non arrivarci al serale se non avessero creduto in te e invece sei qua..pensa a questo e non alle cose negative..altrimenti se ci soffermiamo tutti su quelle, andiamo tutti in crisi a fine puntata "
G:" Beh tu che motivo avresti scusa ?"
S:" Ma come ? Perche pensi che sia perfetto ?! Nelle cover dove c è anche l intonazione a cui dar valore lo sanno tutti che non sono il massimo, per questo ci scrivo delle barre su..uno perché hanno modo di sentire la mia capacità di scrittura ma soprattutto la loro attenzione viene catturata da quello che scrivo e non da come lo canto "
G:" Si ma io come posso coprire delle cose in cui non sono perfetta? Ogni passo nella danza si vede , se non è perfetto,  lo notano tutti "
S:" Con la tua energia GIulia..quella nessuno può insegnartela..ce l hai di tuo..ti ricordi quando Lorella al pomeridiano ti disse che avevi negli occhi del magnetismo? ..è vero Giulia..quando balli nessuno ti stacca gli occhi di dosso "
Non so quella sera, quella piccoletta dove avesse preso coraggio , eppure guardandolo dritto negli occhi in maniera decise gli chiese
G:" Anche tu ? Anche tu non stacchi gli occhi da me quando ballo?"
Non sapeva se questa volta essere sincero o meno nei confronti di quella ragazza che in quel momento stava esponendo con tutta la sua fragilità la voglia di avere certezze,  di sapere se lui in particolar modo l avesse guardata
S:" Giuli.."
G:"Sangio voglio solo la verità z non vuol dire nulla di che se mi dici che mi hai guardata, però va bene lo stesso , lascia stare ..vado a letto "
Fù proprio in quell istante , la definirei la notte del coraggio, in cui Sangiovanni accantonò tutte le sue domande senza risposte e la afferrò di getto il braccio, bloccandola sulla uscio della casetta
S:" Io ti guardo sempre , anche quando non lo vedi o pensi che io non lo stia facendo ..ti guardi quando balli, quando fai le facce buffe perché quel passo non è venuto come avresti voluto;quando sorridi soddisfatta perché la coreografia e venuta come avresti voluto; quando ti guardi allo specchio e non ti piaci, così corri in bagno a truccarti  in modo da sembrare diversa ; ti guardo anche quando mi guardi perché pensi che io non lo veda .."
G:" Sangio.."
In quell istante nessuno aveva  bisogno di dirsi niente , le parole erano futili, avevano solo bisogno di sentirsi.  In maniera naturale le loro labbra si avvicinarono inizialmente con leggero imbarazzo ma poi sempre più passionali. Quell imbarazzo al primo tocco era stato sostituito dalla passione che si era accumulata in quei giorni di distacco e silenzio; adesso erano i loro corpi a dire davvero quel che volevano comunicarsi.

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