Il giorno dopo si svegliarono più tardi di quel che avevano programmato, difatti andò entrambi in cucina non trovarono i genitori di Sangio gia usciti che avevano lasciato un post It sul frigo augurando loro una buona giornata e con l invito di rimanere a cena a casa poiché sarebbero venuti gli altri parenti a trovarli .
S:" che ne dici vista la bella giornata se andiamo a fare colazione fuori ?"
G:" si dai..ho bisogno di una bella giornata di sole "
Decisi entrambi a uscire di casa , per poi tornare direttamente a cena, indossarono dei capi estivi portando con sé una giacchetta per ciascuno. Sangio era pronto ed attendeva Giulia che uscisse dal bagno ; era da troppo tempo chiusa lì dentro, così decise di raggiungerla
S:" hei Giuli..tutto ok?"
Nessuna risposta..silenzio, tentò prima di apire la porta a richiamarla
S:" Giulia.. apri la porta ..o almeno dimmi che stai bene "
Niente ..nessun emissione di fiato o piccolo movimento che facesse intuire che stesse bene . Con decisione tentò di aprire la porta, che però era chiusa a chiave
S:" Giulia cazzo..ho detto di non chiuderti dietro "
Era arrabbiato con lei, ma più di ogni altra cosa spaventato ; poteva essere successo tutto come nulla e lui non poteva saperlo, fare niente e questa cosa lo mandava in tilt.
S:" Giulia se sei dietro la porta spostati..così provo ad aprire "
Era deciso ad aprire quella porta, avrebbe fatto tutto ciò che di necessario c era da fare . Prese una piccola rincorsa e provò per la prima volta senza riuscirci, così con più decisione, si allontanò maggiormente e fece una breve ricorsa, stavolta riuscendoci.
Aprendo quella porta, la vide , rannicchiata su se stessa , seduta per terra con alle spalle il muro e davanti la porta appena spalancata. Non la toccò, si avvicinò a lei , su chinò così da poter essere alla sua altezza e le alzò leggermente il viso almeno per guardarla negli occhi e capire cosa fosse successo. I suoi occhi erano come pietrificati, nessuna reazione, solo fissi adesso su quelli di lui
S:" hei amore..che hai ?"
Niente, ancora silenzio..sembrava come volesse dirgli qualcosa, dare risposta ma che la sua voce non fosse in grado di emettere nessun suono
S:" ti prego dimmi solo che stai bene "
A quelle parole, dopo tanto tempo gli occhi di Giulia si mossero , guardando da destra verso sinistra in maniera frenetica, per poi soffermarsi nei suoi. Lentamente alcune parole uscivano dalla sua bocca
G:" io..io..non riesco "
S:" hei respira ..con me..vedi come faccio io..segui me "
Gli prese la mano e portandola sul cuore, fece seguire il respiro regolare e quel movimento del torace di abbasarsi e rialzarsi per poi tornare regolare . Poco per volta gli sembrò vederla respirare normalmente
S:" brava così.. continua .."
Non le chiese nulla, voleva prima che lei stesse bene e poi capire il perché di quell attacco di panico così all improvviso
S:" stai meglio?"
G:" si .."
S:" mi vuoi dire cosa è successo?"
G:" io non lo so..davvero..ero davanti allo specchio, mi stavo per truccare un pochino, e all improvviso , la mia immagine allo specchio ..sembrava di tornare indietro nel tempo"
S:" e cosa succedeva andando indietro nel tempo?"
G:" tante gente ..mi fissavano tutti..non ero mai abbastanza..anche truccarmi era inutile..c era sempre qualcosa che non andava..io non andavo "
S:" chi era questa gente "
G:" i miei compagni di scuola, alcune di danza "
Ripensava alle pare del papà di Giulia e adesso capiva cosa intendesse dire quando diceva fosse la sua bambina. Quando lui pensava al lato bambino di Giulia, lo associava a quella parte dell infanzia divertente, spensierata , e difatti a lui piaceva e faceva anche sorridere ; l aveva anche invidiata per questo , perché lui invece prima di conoscerla non l aveva mai vissuta . Invece adesso vedendola lì, ricordare proprio quelle cose , quel lato da bambina rappresentava tutta la sua fragilità, paura , sofferenza .
S:" ascoltami..guardami giuli "
Fece come lui le aveva chiesto
S:" adesso sei in un momento fragile , e per questo che rivedi quelle persone cattive. Ogni volta che ti senti tu per prima vulnerabile , torna il passato, quello cattivo . Invece no..guardati allo specchi e impara a vedere chi sei ora..una forte, una ballerina, una mamma giulia..ricordi quello che ha detto mia mama ieri? Se tu sei fragile lo è anche lei. In passato queste persone hanno condizionato tutto il tuo modo di essere, di porti, di sorridere ..e poi amici ti ha fatto capire che devi essere libera di essere chi sei, che la gente ti adora perché sei unica . Ora hai il compito di sorridere, di stare bene , per lei. Pensa se lei vivesse tutto quello che hai vissuto tu..no giulia non deve succedere e solo tu potrai insegnarglielo, ma prima devi crederci e farlo tu ".
Aveva ragione, aveva sempre permesso agli altri di scegliere come lei sarebbe dovuta essere , di farla sentire in colpa perché amava la danza , senza sapere i mille sacrifici che c'erano dietro. Ad amici glielo aveva fatto capire, avuto la sua rivincita come ballerina, ma adesso toccava anche alla persona.
G:" hai ragione..mi aiuti ?"
Si alzò prima lui, le prese la mano e l'aiutò ad alzarsi anche lei, rimanendone accanto per ogni evenienza .
Giulia si guardò ancora allo specchio per qualche secondo , poi chiuse la sua borsetta dei trucchi e si girò verso di lui
G:" sai che ti dico ? Niente trucco..siamo belle così no?"
Le sorrise, mostrandole uno dei suoi sorrisi più belli, poiché nascondevano tutto l orgoglio verso di lei,
S:" si siete bellissime "
Si abbracciarono forte, stretti l una altro, per poi tornare in cucina
S:" sei sicura che vuoi uscire.?"
G:" si la lady vuole uscire "
Per la prima volta, anche Giulia aveva dato un identità a qualcosa che ancora non conosceva anche lei, eppure il pensiero di avere una piccola lady non le dispiaceva.
Uscirono di casa , camminando lentamente verso il centro, mano nella mano , con ogni tanto Sangio che la guardava per accertarsi che stesse bene. Arrivarono davanti a un bar, che aveva dei tavolini , tutti in legno in una piccola piazzetta immersa nel verde
G:" ci fermiamo qui ?"
S:" ti piace?"
G:" si "
Eccola la Giulia entusiasta anche solo per essersi fermata nel bar che le piaceva
S:" che prendi?"
G:" allora..un cappuccino, due cornetti al cioccolato, un succo , ah anche un muffin..che buono"
Mentre elencava tutto questo, sangio seduto davanti a lei, la guardò
G:" che c è?"
S:" no mi stavo chiedendo se avessi ordinato anche per me..vista la quantità "
G:" hei io devo mangiare per due..quindi due cornetti..due muffin "
S:" ah certo ..adesso userai sempre la stessa scusa vero ?"
G:" si e so che tu a lei non dirai mai di no"
S:" ah allora è una lei, lo pensi anche tu confessa"
G:" no ma so che ti piace ..e allora ti accontento così mi fai mangiare "
S:" ruffiana"
Rispose con una piccola linguaccia , per poi una volta chiamato il cameriere ordinare .
G:" senti un po..posso chiederti una cosa ?"
S:" si certo "
G:" stanotte..ho sentito che ti sei alzato a un certo punto "
S:" si sono andato in bagno"
G:" solo?"
S:" in realtà anche in cucina, perché?"
G:" bah..mi è sembrato steddi scrivendo e poi canticchiando mentre guardavi un foglio"
S:" ah ..Giulia stabile adesso mia spia anche ..in casa mia"
G:" certo..e poi casa tua è anche mia no..?"
S:" ah beh certo..e per curiosità.. hai visto anche coda c era scritto ?"
G:" no sennò mica te lo chiedevo "
S:" magari volevi essere solo sicura "
La guardò fisso negli occhi come per essere certo che davvero non avesse visto nulla di quello che aveva scritto.
S:" comunque se vuoi saperlo.."
G:" si?"
S:" non te lo dirò mai..almeno non per ora "
G:" dai sei cattivo ..guarda che non ti faccio più avvicinare a lei sai "
S:" non avresti il coraggio..e poi lei è pazza di me .arrenditi "
G:" questo è da vedere "
I loro discorsi furono interrotti dalla colazione , più che abbondante per dolce due persone che il cameriere portò al loro tavolo. Mangiarono tutto con gusto, e decisero poi di alzarsi e farsi un giro in centro dove avevano saputo ci fossero dei mercatini .
Mentre passeggiavano, inaspettatamente Sangio le disse qualcosa
S:" sentirsi una bambina con il corpo da ballerina "
G:" cosa ?"
Le ripeté quella frase , avvicinandosi al suo orecchio
S:" volevi sapere cosa stessi scrivendo no?"
G:" si..e cosa è?"
S:" ora vuoi sapere troppo ..accontentati "
MiSE il suo braccio sulle sue spalle e continuarono il loro giro in quella città nuova per Giulia, che continuava a far risuonare dentro la sua testa quella frase appena sentita
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1,2 , 3 e 4
Fanfictionci amiamo ancora ? L amore quello vero dica che supera tutto e che vada oltre il tempo e lo spazio, sarà vero ?