CAPITOLO 55 - BATTITO

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Era giunto il giorno della partenza ; quella mattina Sangio e Giulia si erano alzati presto avendo il treno per l ora di pranzo, volevano riuscire a far tutto con calma senza rischiare di dimenticare nulla. Appena arrivati a Roma sarebbero poi andati a casa dei genitori di Giulia, lasciato la valigia e poi subito si sarebbero recapiti per l appuntamento dal ginecologo, fissato alle 16 del pomeriggio.
Salutarono calorosamente i genitori di Sangio con la promessa che se la diretta non l avessero potuta fare dal medico avrebbe registrato un video da farglielo vedere dopo e con anche la promessa di ritornare da li a breve così da far vivere anche a loro quella pancia che cresceva pian piano e ogni singola emozione che dava saperla diventare sempre più grande.
Il treno per fortuna arrivò puntuale così da non creare ulteriori disagi . Una volta presi i soliti posti, entrambi forse ancora esausti da quelle giornate anche esse ricche di emozioni contrastanti, si lasciarono prendere da morfeo. Stranamente tra i due la prima a svegliarsi fu Giulia che sorrise vedendo Sangio addormentato con la bocca leggermente socchiusa e la testa poggiata in modo maldestro allo schienale, mentre nella mano destra aveva ancora la penna con sulle gambe un piccolo quaderno. Di solito li conosceva tutti i suoi quaderni, perché amava ribragllieli per leggere di nascosto quelle che poi sarebbe diventate le sue canzoni ancora prima che lui gliele facesse ascoltare fingendo poi di essere stupita quando lui gliele mostrava , ma quel quaderno non sembrava di averlo mai visto prima. Titubò e valutò se fosse giusto fare quello che stava pensando di voler fare , ma poi infondo si disse che non c era nulla di male, avrebbe letto e chiuso velocemente e come sempre avrebbe fatto finta di nulla. Silenziosamente, facendo attenzione a non svegliarlo, gli sfilò il quaderno e controllando che non si svegliasse, lo tirò via lentamente . Sentiva ogni tanto lui lamentarsi di qualcosa o muoversi, per poi tornare a dormire come prima. In pochi minuti riuscì ad avere tra le mani quello che le sembrava un tesoro , e immediatamente senza indugi presa dalla curiosità cominciò a leggere
"Sentirsi una bambina
con il corpo da ballerina
Vedremo ogni sera come sarà la luna
tra le stelle, i pianeti la nostra stella brillerà come nessuna
Mi dirai che il mare non è limpido abbastanza
non come ricordi quel famoso cielo in una stanza
Con addosso quel costume che mi farà impazzire
d altronde lo so che sei bella da morire
Mi dirai che non siamo semplici
ma posso assicurarti che siamo molto complici
Ci alziamo, corriamo ma poi cadiamo
coscienti che forse un giorno non saremo piu quel che siamo
Stanchi, diversi forse lontani
avremo la forza di mantenere i nostri cuori sani
La paura ci farà da collante
tra me , te e lei chi sarà il vero poppante ?
Ma non temere mai di non farcela sola
guarda davanti a te tutto il mondo fa la ola
Come dice una canzoncina giro giro tondo
sei stata la scoperta più bella al.mondo
Senti guarda questa canzoncina
l ho scritta per lei..la mia bambina.."
Leggeva e sorrideva ..idee confuse come lo era da sempre lui, quella canzone aveva tutto : lui , lei , la bimba e loro, non mancava nulla. Decise di rimettere tutti com era, sarebbe stato lui se avesse voluto a condividerla con lei e sapeva che se ancora non l aveva fatto era solo perché non si sentiva pronto e non era ancora finita . Riuscì poco prima che si svegliasse a mettere tutto come era
S:" hei..mi sono addormentato "
G:" tranquillo..anche io sono sveglia da poco "
Notò il suo quaderno sulle gambe e appena verificò fosse chiuso e non aperto si rilassò sorridendole e rimettendo nel suo zainetto.
Da lì a un pretta circa di altro viaggio, arrivarono in stazione dove ad attenderli c erano Susy e Carlo
C:" ragazzi..siamo qua "
G:" ah eccoli..andiamo.."
Li andarono incontro salutandoli con un abbraccio
S:" oh mamma sono solo alcuni giorni che sei via e già vedo un po di più la pancia rispetto a quando sei partita "
S:" quelle sono le patatine che si mangiata in treno"
G:" scemo "
Sorrisero e si recarono alla macchina parcheggiata fuori alla stazione..
C:" che ne dite se andiamo direttamente dalla dottoressa e poi a casa ..così ceniamo ?"
S:" si si va bene.. a te giuli?"
G:" si anche perché siamo in orario..non avremmo tempo di tornare a casa "
Se la fortuna alla andata era stata benevola, nell orario invece di arrivo a Roma decisamente meno solidale, arrivando un ora dopo.
In circa mezz ora arrivarono davanti lo studio della ginecologa. Entrarono tutti e quattro , accomodandosi nella sala d aspetto in attesa di essere chiamati per il loro turno.
G:" la smetti ?"
S:" eh? Di fare che ?"
G:" la gamba..mi stai facendo venire il toc anche a me "
S:" non riesco.." la sua gamba sembrava avere un apparato a se , decidendo contro anche la sua volontà di bloccarla di continuare a battere sul pavimento
D:" la signorina stabile.."
G:" eccomi.."
Si alzarono tutti in maniera sincronizzata nel sentire pronunciare quel nome, e un volta entrati si accordarono tutti attorno a Giulia che nel frattempo si era sdraiata sul lettino
D:" allora Giulia.. adesso vediamo un po..scopri un attimo la pancia ".
Sollevò quella maglia che aveva preferito mettere più lunga e larga del solito per evitare che qualcuno in stazione si accorgesse di qualcosa. La sollevò tenendola perma con una mano, mentre la dottoressa le spalmava sulla pancia del gel
D:" lo so che è un pochino freddo "
G:" no va bene "
Prese lo strumento che permetteva a lei di percepire ogni minimo suono o movimento e avvicinò posto su di un carrello uno schermo dove poter guardare esattamente tutto
D:" allora adesso io faccio camminare questo sulla tua pancia e vediamo..ovviamente anche voi potete vedere "
S:" ah un secondo ..mi scusi un attimo non parta "
La dottoressa si fermò incuriosita da quella richiesta mentre vedeva Giulia sorriderle. In pochi istanti in quella stanza si ritrovarono a essere in 7 compresa la dottoressa , con sullo schermo di Sangio due figure che osservavano silenziosi e curiosi..
S:" prego..può se vuole "
D:" bene ..allora procedo..ecco vedi..se osservi nello schermo c è una piccola anzi minuscola pallina..quello è il tuo bambino.."
Guardavano tutti quello schermo , nessuno staccava gli occhi; quel puntino era l inzio di tutto , il loro bambino, un semplice puntino nello spazio .
D:" adesso vediamo se riesco a farvi sentire il cuore "
Attimi di silenzio e poi come una musica lanciata ad alto volume senza preavviso , nel silenzio di quella stanza..
Tu tum tu tum tu tum tu tum riecheggiare .
Giulia era come pietrificata, non riusciva a dar sfogo alle sue emozioni, entrambi i genitori piangevano davanti a quello che vedevano e sentivano mentre Sangio era come pietrificato
D:" beh vedo che siete tutti sotto shock..se e il primo è normale "
G:" si è incredibile.. l ho immaginato tanto volte ma poi quando lo vivi non si spiega "
D:" e non ci si abitua mai..te lo dico per esperienza ..ma il tuo fidanzato sta bene ?"
Guardò Sangio il cui aspetto non presagiva nulla di buono, fermo come lo aveva lasciato prima di sedersi davanti a lei . Lo fissò qualche istante come per avere consenso che stesse bene
D:" va bene..allora vogliamo anche vedere se riusciamo a sapere il sesso ?
G:" magari."
Vedendo più accuratamente quell immagine sullo schermo e girovando su per la sua pancia , sorrise tornando alla sua posizione iniziale , composta
D:" lo volete sapere "
Un si generale, tranne quello di Sangio rimasto ancora così
D:" beh diciamo che se fosse un maschietto dovrei vedere qualcosa che non c e ..quindi credo sia una bella femminuccia "
G:" crede in che senso "
D:" beh certa al cento per cento ancora no..ma un ottanta percento si "
Un applauso generale ai fece largo nella stanza facendo sorridere di vero cuore anche quella donna , che prima di essere medico era mamma
D:" beh vedo che vi ho dato una bella notizia "
G:" si ..cioe in realtà ho perso al scommessa.. ma va bene lo stesso..il papà sicuramente è contento "
Lo guardò ancora e ancora , sorridendogli con le lacrime
D:" bene adesso possiamo pulire e rivestirci"
S:" no un attimo "
Ecco la sua voce farsi spazio per la prima volta bella stanza da quando erano entrati. Diede il suo cellulare con la diretta in corso ai genitori di Giulia, che salutarono i genitori collegati dall altra parte , mentre lui si avvicinava a Giulia
S:" un altra volta ..solo un altra volta"
G:" ma cosa Sangio? Stai bene ?"
S:" voglio sentire il suo cuore un altra volta "
La dottoressa sorrise ..il cuore è il primo passo verso il realizzarsi e prendere forma di qualcosa di incognito fino a quel momento
Non rispose, ripasso sulla pancia di Giulia lo strumento dell ecografia e dopo poco secondi eccola li
Tu tum tu tum tu tum tu tum





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